MotoGP 2015, Le Mans. Dovizioso: "Pochi dettagli per un grande risultato"

MotoGP 2015, Le Mans. Dovizioso: "Pochi dettagli per un grande risultato"
Giovanni Zamagni
Il pilota della Ducati ha chiuso al terzo posto le libere ma è suo il miglior passo gara. «Stiamo girando forte e con facilità: dobbiamo migliorare un po’ la stabilità su una pista complicata per la MotoGP»
15 maggio 2015

LE MANS – E’ arrivato a Le Mans “tonico”, rinfrancato da due giorni di test molto positivi al Mugello: vedere Andrea Dovizioso nelle prime posizioni non è una sorpresa, ma colpisce un po’ l’aggressività – sportiva, ovviamente – messa in mostra dal pilota della Ducati, con un passo gara di 1’33”7-1’33”8, simile a quello di Lorenzo.

«Abbiamo iniziato molto bene – conferma -: siamo stati veloci e con facilità. Quest’ultimo è l’aspetto più positivo e semplifica il lavoro, perché adesso ci possiamo concentrare solo sui dettagli. I tempi si abbasseranno sicuramente, ma noi ci siamo, anche se ci manca un po’ di stabilità: questa è una pista stretta, si accelera da marce basse e, di conseguenza, non è semplice controllare lo scivolamento della ruota posteriore, specie dopo 7-8 giri. Ecco perché dico che ci vuole più stabilità: in ogni accelerazione devo usare troppa energia per controllare la moto. Ma come avevo detto ieri, i test del Mugello mi hanno ridato confidenza con la GP15 e le prime libere hanno confermato questa sensazione».

Confermi che tu e Lorenzo siete quelli messi meglio nel passo gara?

«Oggi, effettivamente, è così: io e Jorge abbiamo girato sull’1’33”6-1’33”8. Ma è troppo presto per fare delle valutazioni, abbiamo visto nei precedenti GP come nelle FP3 o addirittura nelle FP4 tanti piloti siano in grado di fare un buon passo in avanti. Io sono partito con la gomma nuova e non l’ho più cambiata fino al termine del turno, senza fare un giro tirato da solo. Lo stavo facendo all’inizio, quando ho trovato Melandri…».

Cosa è successo con Marco?

«Ho fatto un errore di valutazione: ero convinto che sarei arrivato più veloce in fondo al rettilineo, ma non sono uscito perfettamente dalla curva e Melandri andava più forte di quanto mi aspettassi. In quel punto puoi fare due linee: ho cercato di passarlo all’interno, ma lui, senza poter sapere quello che stavo facendo io, ha stretto e ho dovuto passarlo all’esterno creando una situazione di pericolo. Ho frenato oltre il limite e siamo andati fuori tutti e due: sicuramente si sarà spaventato, gli chiedo scusa».

Punti alla pole?

«Ci sono ancora due turni importanti, molto dipende da come arrivi alla fine delle FP4. E ancora non ho utilizzato la gomma extra soffice, non so qual è il vantaggio che può dare: in alcune piste è considerevole, in altre minimo».

Honda, Yamaha e Ducati: qual è il livello su questa pista?

«E’ sempre difficile giudicare le moto degli altri da fuori: apparentemente i valori sono molto vicini».

 

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