MotoGP 2015, Barcellona. Rossi: "Sembravo l'asino con la carota"

MotoGP 2015, Barcellona. Rossi: "Sembravo l'asino con la carota"
Giovanni Zamagni
Partito dalla terza fila, Valentino ha rimontato fino alla seconda posizione a un secondo dal rivale. “In un paio di occasioni ho pensato di prenderlo, ma poi ho dovuto rallentare. In ogni caso una gara positiva: bisogna far meglio in prova”
14 giugno 2015

MONTMELO’ – L’ha visto lì, ha sentito il profumo, ha sognato di riprenderlo «magari all’ultimo giro», poi, però, Valentino Rossi ha dovuto arrendersi all’evidenza: probabilmente, nemmeno se la gara fosse durata altri 100 giri sarebbe riuscito ad annullare quel minimo distacco che Lorenzo aveva accumulato. Peccato, ma il giudizio non cambia: ha disputato un’ottima gara.


«In un paio di occasioni – racconta -, ho pensato di poterlo raggiungere, ma non ce l’ho fatta. Ho tentato di mantenere il passo che mi aveva permesso di recuperare un secondo, ma ho dovuto rallentare perché la moto scivolava tanto. Mi spiace perché in gara ho tenuto lo stesso passo di Lorenzo, ma non ho potuto lottare per la vittoria. Se fossi riuscito a raggiungerlo, idealmente ero convinto di potermela giocare, perché in staccata mi sentivo fortissimo, la mia M1 era a posto. Ho fatto un po’ come l’asino con la carota: l’ho vista lì, ma non l’ho raggiunta. In ogni caso, è un bel secondo posto».


Adesso Lorenzo è a un solo punto in classifica: è lui il favorito?

«Lui viene da quattro vittorie consecutive: diciamo che in questo momento Jorge ha il 51% di possibilità, io il 49%. Ma dopo sette gare, c’è un solo punto di differenza, spesso andiamo uguale: sarà interessante. Ma è chiaro che con un Lorenzo così in forma non si può partire dalla terza fila e pensare di vincere: perdo troppo nei primi giri, così diventa troppo difficile. Non so quanti giri ci ho messo a superare chi stava davanti a me, comunque pochi (al quarto giro Rossi era secondo, NDA): a quel punto era a 1”5 e dopo 7 giri ero ancora a 1”2... E’ difficile recuperare, bisogna partire più avanti e ieri avevo il potenziale per stare nei primi cinque. In ogni caso, dopo tre gare complicate, qui sono andato forte da sabato mattina e a differenza di Le Mans qui ho guadagnato e non perso nel finale: è un altro aspetto positivo. Ripeto bisogna migliorare in qualifica: è vero che ci sono tanti piloti con le extra soffice, ma Lorenzo, con la mia stessa moto e le mie gomme riesce a partire davanti. Quindi, dobbiamo fare meglio, anche se io in qualifica non sono mai stato troppo efficace».


Hai visto quello che è successo tra Marquez e Lorenzo? Secondo te Marc guida troppo aggressivo?

«Marc è un tipo molto amichevole, vuole stare sempre molto vicino… Gli si è mossa in frenata e quasi lo prende: è stato un rischio».


Credi sia ormai fuori dal campionato?

«Sicuramente io e Jorge abbiamo un bel vantaggio e siamo molto costanti, ma se la Honda risolve i problemi, Marquez può tornare a vincere: il mondiale non è solo una sfida in Casa Yamaha. Adesso bisogna battere Lorenzo per stargli davanti in classifica, ma siamo solo alla settima gara, c’è tempo per certi discorsi».