Mick Doohan torna in pista a Phillip Island con la MotoGP!

Mick Doohan torna in pista a Phillip Island con la MotoGP!
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il cinque volte campione del mondo 500 tornerà in sella il prossimo 28 ottobre, in occasione del GP di casa, per alcuni giri di esibizione sulla Honda RC213V
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
20 settembre 2012

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 Poco prima del via della gara della MotoGP a Phillip Island, il prossimo 28 ottobre, il pubblico potrà rivedere in pista Michael Doohan proprio sul circuito in cui ha indossato per l'ultima volta la tuta in colorazione Repsol. Sono infatti passati esattamente tredici anni - era il 1 ottobre 1999 - da quando "Mighty Mick", convalescente dopo la terribile caduta di Jerez che lo obbligò ad annunciare poco più tardi il ritiro, fece qualche giro in sella alla sua NSR500 per salutare il suo pubblico.

 

"È trascorso molto tempo dall’ultima volta che sono salito su una MotoGP, fu qualche anno fa in Giappone, per questo sono molto emozionato," ha dichiarato l’australiano. "Non vedo l’ora di rivedere tutti, e soprattutto salutare Casey che si ritira"

 

Mick, nato a Brisbane nel 1965, è arrivato al mondiale nel 1989 dalla porta principale. Tre successi su quattro manches del mondiale Superbike 1988 gli valsero l'ingaggio nel team interno Honda Rothmans, voluto fortemente dal capo dell'HRC Oguma che lo strappò alla Yamaha. Dopo due anni costellati di cadute e ossa rotte, Mick mise la testa a posto ed uscì dall'ombra di Wayne Gardner: vinse la sua prima gara in Ungheria nel 1990 e già l'anno successivo si giocò il mondiale con Rainey e Schwantz, penalizzato però dalla fedeltà Honda a Michelin che, quell'anno, aveva annunciato il ritiro.

 

Nel 1992, con la NSR500 "big bang" Doohan sembra destinato a vincere il titolo, ma una banale caduta nelle prove ad Assen gli costa due fratture alla gamba destra. Per un errore dei medici olandesi, Mick rischia di perdere la gamba, e solo l'intervento del Dottor Costa fa si che l'australiano torni a camminare. Il suo vantaggio in campionato era tale che Mick decide di rientrare - in condizioni fisiche pietose - per le ultime due gare della stagione nel disperato tentativo di vincere il titolo. Doohan perde a favore di Rainey per soli 4 punti.

 

Nel 1993 torna alla vittoria al Mugello (pista su cui non smetterà di vincere fino al ritiro) e convince la Honda di essere ancora quello di prima dell'incidente. Una caduta a Laguna Seca nell'ultimo GP della stagione gli danneggia una seconda volta la gamba destra e gli fa passare buona parte dell'inverno con fissatori esterni, ma dal 1994 in poi Doohan diventa "Mighty Mick", "The Thunder from Down Under" e mille altri soprannomi che tentano di definirne la velocità e la personalità. Conquista cinque titoli mondiali, batte record, rivali e compagni di squadra fino a quel maledetto 6 maggio 1999 in cui, nei primi minuti delle prove ufficiali, viene sbalzato in highside dalla sua NSR. Si frattura ancora una volta la gamba ma è una sporgenza metallica di un pannello pubblicitario a fare il vero danno: gli si pianta dietro la spalla destra, danneggiandola irreparabilmente a livello nervoso.

 

Doohan rifiuta di parlare di ritiro per tutta la stagione, ma alla fine deve arrendersi, passando il testimone - ironia della sorte - a due dei protagonisti di quelle che sarebbero state le stagioni successive. Sulla sua NSR saliranno infatti, nell'ordine, Sete Gibernau (promosso dalla NSR-V bicilindrica con cui aveva iniziato la stagione) che completerà il 1999 e... Valentino Rossi, che di Doohan nel 2000 eredita moto e team.