Márquez: "Prima o poi ci sarà la sfida con Viñales"

Márquez: "Prima o poi ci sarà la sfida con Viñales"
Giovanni Zamagni
Nove vittorie su nove GP disputati, quinto successo consecutivo ad Austin: non si batte Marc Márquez negli Stati Uniti. «Chiederò alla Dorna di mettere in calendario più gare qui»
24 aprile 2017

AUSTIN – Nove vittorie su nove GP disputati, quinto successo consecutivo ad Austin: non si batte Marc Márquez negli Stati Uniti. «Chiederò alla Dorna di mettere in calendario più gare qui» scherza Marc, che pensava di doversi giocare la vittoria con Maverick Viñales, invece ha avuto in Dani Pedrosa l’unico pilota in grado di contrastarlo.


«Dall’esterno è sembrata una gara facile, ma non è così. Montando la gomma dura all’anteriore, mi sono imposto di stare calmo, non sapevo esattamente quale fosse la reazione della moto. Inoltre, la caduta in Argentina mi ha inevitabilmente influenzato un po’: perdi sicurezza, stai attento a non ripetere gli stessi errori. E’ stato importante tornare subito sul podio, anzi, alla vittoria, il GP successivo allo sbaglio di Termas. La moto sta crescendo, dobbiamo sistemare ancora qualche piccolo problema, ma, nel complesso, siamo competitivi».


Sei stato volutamente dietro a Pedrosa?

«Ho pensato di poter ripetere la tattica del 2013, e attaccarlo a metà gara. Avendo la dura anteriore, sapevo di avere un vantaggio da gestire».


La tua strategia è cambiata dopo la caduta di Viñales?

«Non più di tanto: con la dura anteriore potevo solo controllare all’inizio e attaccare alla fine. Forse, però, con Maverick in pista bisognava spingere un po’ di più all’inizio. Ma non vi preoccupate, prima o poi ci sarà la sfida diretta tra noi due».


Intanto, però, in testa alla classifica c’è Rossi.

«Meritatamente, anche se non ha vinto ancora una gara: ma è il più costante».


Valentino dice che Zarco è stato troppo aggressivo: qual è la tua valutazione?

«Anch’io sono un pilota aggressivo e lo è anche Rossi…Credo però che la penalizzazione non sia stata giusta, perché Valentino non ha guadagnato nulla da quella manovra».


Sentivi la pressione di dover vincere a tutti i costi?

«Da una parte sapevo di non poter sbagliare, ma dall’altra sapevo anche che questa è una pista a me favorevole, anche se venerdì abbiamo iniziato con più difficoltà del previsto. Era sicuramente un appuntamento importante, ma come lo sono tutti i GP».