MotoGP. Marquez è il più veloce nei test di Barcellona

MotoGP. Marquez è il più veloce nei test di Barcellona
Test dopo GP a Barcellona: nuova elettronica per Ducati, nuovo scarico e nuovo motore per Yamaha, Honda prova nuove configurazioni del propulsore e diverse Bridgestone. Suzuki scende in pista con gli altri team
17 giugno 2014

Punti chiave

La prima giornata di test post-gara della classe MotoGP™ inizia con un sole promettente, a dispetto delle previsioni. I piloti si sono presentati puntuali alle h 10:00 sfruttando così tutto il tempo a loro disposizione. Il test è iniziato con la opportunità per i piloti di provare una variante alla curva 10, con lo scopo di valutare se il suo impiego potrebbe aumentare la sicurezza in futuro: sulla questione, i piloti daranno un loro personale feedback alla Grand Prix Safety Commission al prossimo evento ad Assen.


Molto attivo sin dalle prime battute il Suzuki Test Team che, dopo aver provato in privato in Giappone a Australia, si ritrova a qui Barcellona al fianco delle altre case per poter verificare meglio il livello raggiunto dal loro progetto. Con il francese Randy De Puniet in sella al prototipo XRH-1, il costruttore di Hamamatsu ha portato qui un nuovo motore, dedicandosi tra l’altro anche a due differenti tipologie di telaio. Per loro i test continueranno nei prossimi due giorni.


Il Ducati Team con Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow è invece alla prese con un nuovo software della Magneti Marelli che ha utilizzato nella gara di ieri il pilota-collaudatore Michele Pirro. Anche nel box satellite Pramac Racing si sono concentrati sull’elettronica: Andrea Iannone in particolare (a lungo la migliore Ducati in pista) si è rivolto alla gestione elettronica della sua Desmosedici, che gli ha dato delle sensazioni molto positive, specie sulla risposta dell’acceleratore.


Il campione del mondo Marc Marquez e il suo compagno di squadra Dani Pedrosa non hanno avuto nuovi materiali da provare, limitandosi ad affinare la loro giàa perfetta e performante macchina da guerra. I due piloti del team Repsol Honda hanno utilizzato nuove configurazioni elettroniche e un nuovo pneumatico Bridgestone di differente composizione.

Gran lavoro per il team Movistar Yamaha MotoGP, con entrambi i piloti impegnati su un duplice fronte dei nuovi materiali: un nuovo scarico in grado di assicurare un’erogazione più fluida (e che dovrebbe esser utilizzato da qui alla fine del Campionato) e anche nuovo motore con diverse specifiche, che per effetto del ‘congelamento’ imposto ad inizio stagione, si vedrà solo nel 2015.


In pista anche il team GO&FUN di Fausto Gresini, con Alvaro Bautista (lo spagnolo ha girato poco in quanto ancora sofferente per la botta si sabato) concentrato sul sistema frenante e sulle varie mappature del motore. Le sospensioni sono state al centro dell’intenso lavoro svolto dal tedesco Stefan Bradl, che però ha testato anche nuove componenti dell’elettronica della sua Rc213v.


Nel box del team NGM Forward Racing, Aleix Espargarò e Colin Edwards si sono dedicati principalmente al telaio ‘fatto in casa’, che finora aveva utilizzato solo l’americano. Lo spagnolo si è detto soddisfatto e intenzionato a provarlo nuovamente più avanti.

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Fonte: MotoGP.com