Simoncelli: "Bel giramento di scatole non essere in pole"

Simoncelli: "Bel giramento di scatole non essere in pole"
Giovanni Zamagni
Il Sic è in grande forma e domani può veramente giocarsi qualcosa di davvero importante | G. Zamagni, Estoril
30 aprile 2011

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ESTORIL – Ha dominato i due turni di prove libere sull’asciutto, è stato davanti a tutti fino a pochi minuti dalla fine delle qualifiche prima di essere superato da Jorge Lorenzo e quando stava per riconquistare la pole – che sarebbe stata la prima in MotoGP – ha vanificato 333 millesimi di vantaggio al T2 con una caduta: per questo Marco Simoncelli non riesce a essere completamente soddisfatto. Ma il Sic è in grande forma e domani può veramente giocarsi qualcosa di veramente importante.


E’ più il rammarico per aver perso la pole o la grandissima soddisfazione perché stai andando fortissimo?
“Diciamo che in questo momento è un po’ più il giramento di scatole, perché dopo aver fatto due turni sull’asciutto davanti a tutti e anche in qualifica mi sembrava che la pole fosse alla mia portata. Purtroppo ho fatto quell’errore lì e mi scoccia parecchio. In ogni caso, se penso a domani sono molto contento, perché come ritmo di gara sono molto veloce, la moto me la sento bene, abbiamo migliorato un po’: domani possiamo giocarci il podio se non addirittura la vittoria”.


Quindi il bicchiere non è mezzo pieno, ma quasi pieno…

“Sì, direi proprio di sì. Anche perché non si può essere arrabbiati per non aver conquistato la pole, anche se da una parte esserlo significa che stiamo andando veramente forte”.


Che gara ti immagini? Il tuo passo è buono, ma anche quello di Lorenzo.
“Oggi sono stato molto veloce, quindi credo di essere a posto. Poi ci saranno anche Lorenzo, Stoner e Pedrosa, ma io sono a posto e, quindi, me la posso giocare alla pari”.

Sembra possa essere una gara molto equilibrata tra questi quattro piloti.
“Sì, sembra così. Speriamo sia asciutto: mi dispiacerebbe se domani piovesse”.


Come ce la si gioca una gara così equilibrata, attaccando subito oppure prevarrà la tattica?
“Bisognerà vedere. I problemi di grip al posteriore li abbiamo risolti, invece sul davanti non siamo ancora a posto. Le due gomme portate qui dalla Bridgestone sono troppo morbide per me e in staccata, quando forzo molto, la moto si muove parecchio: anche per questo motivo sono caduto. Per me ci vorrebbe uno step più duro, ma non c’è e bisognerà quindi gestire attentamente questa delicata situazione”.


Dormirai tranquillo stanotte?
“Boh, non lo so. Un po’ agitato magari lo sarò, ma è una cosa positiva…”.


Poi, Marco ci tiene a rispondere a Jorge Lorenzo, che ieri lo aveva accusato di essere un pilota troppo aggressivo e di averlo quasi fatto cadere l’anno scorso a Valencia.
“Secondo me deve ragionare un po’ di più su quello che dice: ha parlato di Valencia, ma ha fatto l’esempio sbagliato, perché in quella occasione ero davanti, è stato lui a venirmi addosso e mi ha raspato la tuta dal ginocchio alla spalla. Quindi se cadeva lì era per colpa sua. E poi, non dimentichiamo che l’unico che è stato squalificato una volta perché era stato scorretto è stato lui nel 2005: insomma, è meglio che ci pensi un po’ prima di parlare”.


Ma perché dice queste cose?
“Probabilmente perché ha un po’ paura di trovarsi in bagarre e comincia a mettere le mani avanti e a dire queste così qui per farmi stare a distanza. Ma secondo me ha detto delle cose sbagliate”.

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