Le ultime dalla MotoGP

La FIM taglia i costi. Via il sistema di controllo in partenza e le sospensioni elettroniche. Limite anche al numero massimo di motori. E torna Melandri!
25 febbraio 2009


MotoGP. È tempo di cambiare
Non ci sarà bisogno di attendere molto tempo. Le modifiche regolamentari studiate dalla FIM avranno efficacia a partire dal primo Gran Premio del 2009, previsto il 12 aprile in Qatar.
La Federazione Internazionale di Motociclismo ha convocato una riunione nel quartier generale di Ginevra per valutare le indicazioni fornite dai costruttori giapponesi e da Ducati.
L'obiettivo dichiarato è quello di contenere i costi ed evitare devastanti fughe dalla griglia di partenza. Inevitabile pensare al caso Kawasaki e allo tsunami che ha travolto la DORNA.

Il venerdì mattina sveglia tardi
La prima decisione presa riguarda le prove libere del venerdì mattina, che sono state abolite del tutto a partire dal primo GP. Inoltre tutte le sessioni della MotoGP, comprese le qualifiche, subiscono un ridimensionamento, passando da un'ora a 45 minuti.

Dopo l'estate un ulteriore taglio
A partire dal Gran Premio di Brno ( 16 agosto 2009) la FIM introdurrà altre modifiche, più significative.
Negli ultimi 8 GP non vedremo più all'opera il sistema di controllo della partenza, sarà (finalmente) solo il polso destro del pilota a dover gestire con estrema attenzione la scarica di cavalli (circa 230) sull'asfalto.
Via anche le sospensioni a controllo elettronico e aboliti i materiali in ceramica per i freni a disco e le pastiglie.

5 motori per 8 gare
I piloti dovranno portare a termine gli ultimi 8 Gran Premi usando al massimo 5 motori, su cui saranno consentiti solo gli interventi necessari alla manutenzione ordinaria.
I test dopo gara saranno ammessi esclusivamente in Catalogna e a Brno. Ma vi potranno partecipare solo i collaudatori.

Il caso Melandri
Marco c'è
. È notizia di queste ore che il ravennate prenderà parte ai test ufficiali della MotoGP previsti sulla pista di Losail, in Qatar.
Lo annuncia nella sua bacheca sul social network Facebook, che di fatto è diventato l'alter ego del suo ufficio stampa. Una trovata geniale, anche così si tagliano i costi.

Andrea Perfetti