Le pagelle di Jerez

Le pagelle di Jerez
Giovanni Zamagni
Lorenzo con tanto di lode, Pedrosa e Rossi chiudono il podio con un 8 e un 7. Insufficienti Stoner e Dovizioso, per Capirossi un bel 4 |G. Zamagni, Jerez
3 maggio 2010

JORGE LORENZO VOTO 10 E LODE
Ha detto che è stata la più bella gara della sua vita: ha ragione. Unico neo, la partenza e i primi giri al rallentatore, un errore che però ha reso ancora più grande la sua impresa. L’anno scorso, in una situazione simile, si era buttato in terra a due giri dalla fine nel tentativo di strappare il podio a Stoner, mentre quest’anno Lorenzo si è solo buttato in piscina a fine gara per celebrare il trionfo: solo casualità o la conferma di una maggiore maturazione? Ha tutto per conquistare il titolo.

DANI PEDROSA VOTO 8

Voto difficilissimo. Perché da una parte Dani ha compiuto una grande impresa, conquistando la pole il sabato e rimanendo al comando per 26 dei 27 giri con una moto obiettivamente impegnativa da guidare. Dall’altra parte, però, Pedrosa ha perso troppo negli ultimi passaggi e all’inizio del 25esimo giro aveva ancora un margine di 1”116 da amministrare. Ma quando si è trovato negli scarichi Lorenzo, lo spagnolo della Honda è stato tutt’altro che arrendevole, sfoderando una grinta mai vista prima. Nell’ultimo giro, però, ha commesso un altro errore, tentando di resistere in tutti i modi all’attacco di Lorenzo alla Dry Sach, negandosi di fatto la possibilità di un estremo tentativo all’ultima curva. La media di tutto questo fa 8 in pagella.

VALENTINO ROSSI VOTO 7
Un fine settimana condizionato dalla spalla destra infortunata il 15 aprile in una caduta con la moto da cross e, soprattutto, da una messa a punto sbagliata della sua M1. Già dall’anno scorso si è visto come, spesso e volentieri, Lorenzo e la sua squadra siano più veloci a trovare gli assetti giusti e non si capisce come mai, vista l’esperienza di Rossi e di Jeremy Burgess. In ogni caso, Valentino c’è sempre e il terzo posto è prezioso per il campionato.

NICKY HAYDEN VOTO 7
L’anno scorso era quasi un peso per la Ducati, adesso è un pilota costante e veloce sul quale puntare. Quarto in Qatar e quarto a Jerez, davanti al compagno di squadra: Hayden è in crescita costante e dentro al box tutti gli vogliono bene.

CASEY STONER VOTO 5
Una prestazione ben al di sotto delle aspettative e per certi versi preoccupante. E’ vero che Stoner era condizionato dalla caduta in Qatar e che a Jerez non è mai andato forte, ma dopo quanto aveva fatto venerdì nelle libere era lecito attendersi qualcosa di più. “Con questa moto si può puntare a vincere anche su questo tracciato” aveva dichiarato spavaldo venerdì sera, invece è andato nel pallone e tra sabato e domenica ha messo in mostra un nervosismo eccessivo. E qualcuno in Ducati non lo venera più come un tempo.

ANDREA DOVIZIOSO VOTO 5
D’accordo, Jerez non è la sua pista, mentre, al contrario, è quella di Pedrosa, ma prendere 23”144 da Lorenzo e qualche decimo in meno dal compagno di squadra è troppo. E’ vero che, come ha sottolineato lui stesso, negli ultimi giri ha rallentato il ritmo, non avendo più nulla da chiedere al GP, ma in tutto il fine settimana ha remato e faticato; la RC212V è difficile, ma Dovizioso ha le capacità per fare meglio.

MARCO MELANDRI VOTO 7
Un bel passo in avanti rispetto al disastro del Qatar. Il team Gresini non si è risparmiato, rinforzando il telaio e realizzando nuove piastre per la forcella, e Melandri ha ripagato la fiducia guidando bene, con maggiore convinzione e determinazione: questo, però, deve essere il punto di partenza e non di arrivo.

MARCO SIMONCELLI VOTO 7
Voto altissimo per un pilota che arriva undicesimo a 37”155, ma è giusto sottolineare la crescita di Simoncelli, per la prima volta in grado di combattere con i rivali e di effettuare anche qualche bel sorpasso. Poi, nel finale ha perso posizioni, facendosi superare anche da Alvaro Bautista. Vale la considerazione fatta per il compagno di squadra: deve essere un punto di partenza e non un punto di arrivo.

BEN SPIES VOTO 5
Sottotono per l’intero fine settimana, tanto da essere costretto al ritiro per problemi all’avantreno. Certo per Spies è dura, perché tre ore di prove sono pochissime e il livello della MotoGP è così alto che non puoi permetterti di prendertela con calma, anche se guida una Yamaha competitiva ed equilibrata.

LORIS CAPIROSSI VOTO 4
E’ caduto al terzo giro mentre era nono. Ma anche in qualifica (undicesimo) non era stato brillante.