La MotoGP debutta a Portimao

La MotoGP debutta a Portimao
Giovanni Zamagni
Circuito nuovo per il motomondiale: come sempre, Dorna ha organizzato martedì 6 ottobre una giornata di test per i collaudatori. Ma mercoledì gireranno anche i piloti ufficiali con le super sportive delle rispettive Case, per un confronto affascinante
5 ottobre 2020

Tutti in pista, a Portimao. Martedì 6 ottobre ci sarà parecchio traffico sul tracciato portoghese, dove il 22 novembre la MotoGP correrà per la prima volta. Un appuntamento che potrebbe anche essere decisivo per l’assegnazione del mondiale: a memoria mi viene da dire che non è mai successo negli ultimi 25 anni, che il mondiale si decidesse su un circuito dove non si è mai corso prima. Mi viene in mente Jarama nel 1993, quando Capirossi perse il mondiale 250 entro Harada, ma su quella pista, in passato, il motomondiale era già passato, mentre a Portimao è una “prima” assoluta.

Proprio perché non ci sono dati, è stato organizzato un test specifico, voluto dalla Michelin: martedì 6 ottobre gireranno a Portimao i collaudatori di Aprilia (Smith e Savadori); Ducati (Pirro), Honda (Bradl); Ktm (Pedrosa); Suzuki (Guintoli) e Yamaha (Lorenzo). Dopo i test effettuati in Malesia a febbraio, torna quindi finalmente in pista anche Jorge: sarà interessante verificare la sua velocità dopo tanto tempo.

 

I piloti ufficiali con le super sportive

Queste prove non sono una novità: sono sempre state organizzate quando si corre su un tracciato nuovo (per il motomondiale). Questa volta, però, non gireranno solo i collaudatori, ma mercoledì 7 ottobre saranno in pista anche i piloti ufficiali: per regolamento non potranno farlo con la MotoGP, ma gireranno con le super sportive delle rispettive Case. Bellissimo, secondo me: ci saranno Brad Binder, Pecco Bagnaia, Andrea Dovizioso, Aleix e Pol Espargaro, Alex Marquez, Jack Miller, Joan Mir, Takaaki Nakagami, Miguel Oliveira, Valentino Rossi, Maverick Vinales, Johann Zarco. La sfida sarà quindi tra Ducati Panigale, Yamaha R1, Suzuki GSX-RR, Honda CBR1000 (moto che verrà utilizzata anche dai piloti KTM, dato che la Casa austriaca non ha in listino una super sportiva). 

“Non credo che sia troppo utile - è l’opinione di Dovizioso -, perché nessuna moto stradale, per quanto sofisticata, si avvicina, anche minimamente, a una MotoGP. Ma è giusto andare a vedere com’è il circuito, tutto può aiutare”.  Rossi, che naturalmente sarà in sella a una Yamaha R1, è uno dei piloti che più si allena con la super sportiva di Iwata: regolarmente gira a Misano con i ragazzi dell’Academy, ma a volte va anche al Mugello. Insomma, ci sarà da divertirsi, con anche una sorta di confronto tra i collaudatori con le MotoGP e i più veloci piloti del mondo con le super sportive: sarà moto interessante vedere la differenza di tempi.