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La Commissione Europea ha dato oggi il via libera definitivo all'acquisizione di MotoGP da parte di Liberty Media Corporation, rimuovendo l'ultimo ostacolo regolamentare a un'operazione che ridisegnerà gli equilibri del motorsport mondiale. Il closing è atteso entro il 3 luglio 2025.
Il colosso americano dell'entertainment e dei media sportivi - già proprietario della Formula 1 - rileverà l'84% di Dorna Sports, società detentrice dei diritti commerciali del campionato mondiale di motociclismo, mentre il management guidato da Carmelo Ezpeleta manterrà una quota del 16%.
L'approvazione incondizionata dell'antitrust europeo rappresenta l'ultimo tassello di un'operazione il cui valore, pur non divulgato ufficialmente, si stima nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari, considerando i multipli tipici del settore per asset sportivi premium con forte crescita dei ricavi.
"MotoGP è un asset sportivo premium altamente attrattivo con gare incredibili, una base di fan appassionati e un profilo di cash flow solido", ha dichiarato Derek Chang, Presidente e CEO di Liberty Media. "Crediamo che lo sport e il brand abbiano un potenziale di crescita significativo".
La mossa strategica di Liberty Media punta a replicare il successo ottenuto con la Formula 1, acquisita nel 2017 per 4,4 miliardi di dollari e da allora cresciuta esponenzialmente in termini di audience globale, ricavi commerciali e valore del brand.
MotoGP ha registrato negli ultimi anni performance commerciali in forte ascesa, con sold-out record nei circuiti, nuove venue e crescita costante degli ascolti televisivi. Il campionato genera ricavi attraverso diritti TV, sponsorizzazioni, hospitality e licensing, con margini operativi elevati tipici delle proprietà sportive premium.
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna dal 1998 e architetto della crescita moderna di MotoGP, manterrà la guida operativa insieme al suo team. "Liberty è il miglior partner possibile per il nostro sport", ha commentato Ezpeleta, sottolineando le sinergie attese con il portfolio di Liberty Media.
Il gruppo americano, quotato al Nasdaq, controlla attraverso le sue subsidiary Formula 1 e Quint, detiene partecipazioni in Live Nation (leader mondiale nei concerti dal vivo) e altri investimenti nel settore entertainment, generando ricavi aggregati superiori ai 6 miliardi di dollari annui.
L'operazione conferma il trend di consolidamento nel settore dei diritti sportivi premium, dove i multipli di valutazione continuano a crescere spinti dalla domanda globale di contenuti live e dalla scarsità di asset di qualità disponibili sul mercato.
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