Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Come pilota ha corso solo in 125, vincendo un gran premio. Come team manager, Pablo Nieto, classe 1980, ha già conquistato due titoli mondiali: uno in Moto3 con Maverick Vinales (2013) e uno in Moto2 con Pecco Bagnaia (2018). Dal 2015 è in VR46, facendo tutto il percorso della squadra: Moto3, Moto2, MotoGP. Quest’anno è stato fatto un ulteriore passo in avanti, perché la squadra di Valentino Rossi è diventata il punto di riferimento Ducati, ottenendo per Fabio Di Giannantonio la GP25, quindi la terza Desmosedici ufficiale.
“E’ chiaro che siamo tutti qui per vincere - dice Nieto -: il sogno è il titolo mondiale. Ma ci vuole un po’ di pazienza. Rispetto all’anno scorso, quando eravamo “solo” clienti Ducati è cambiato tutto: basta vedere la quantità di ingegneri di Borgo Panigale che abbiamo dentro al box. E c’è un collegamento diretto con la squadra ufficiale”.
Nel podcast, Pablo racconta come si è arrivati alla scelta di Fabio Di Giannantonio (“ci abbiamo parlato io e Uccio in Malesia e ci ha conquistato”) e di Franco Morbidelli (“nei primi GP ha confermato di poter tornare ad altissimo livello”). Dice la sua su Pecco Bagnaia, con il quale ha vinto il titolo della Moto2 (“E’ fortissimo e molto bravo a sopportare la pressione”), mentre sul possibile arrivo di Pedro Acosta, la risposta è molto chiara.
La potrete ascoltare nella 203esima puntata di #atuttogas, online su moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 13 aprile.
Appuntamento alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas.