L'analisi tecnica di Locatelli delle libere di Jerez

L'analisi tecnica di Locatelli delle libere di Jerez
Giovanni Zamagni
Roberto Locatelli analizza per Moto.it la prima giornata di prove libere del GP di Spagna | G. Zamagni, Jerez
1 aprile 2011

Punti chiave

125

“Si conferma la lotta tra Nico Terol e Sandro Cortese, con Terol molto veloce al mattino e Cortese capace di migliorarsi al pomeriggio, nonostante le condizioni peggiori per il forte vento. La crescita di Cortese è stata tecnicamente interessante, mentre i veterani della 125 che seguono sono sembrati più in difficoltà. Ottimo il settimo posto di Vinales, che viene dall’Europeo, mentre è in crescita Simone Grotzkyj Giorgi, 13esimo. 24esimo e 25 esimo posto per Morciano e Tonucci, i due piloti del team Italia. Ho valutato il T1, il primo dei quattro settori nei quali viene suddivisa la pista, con delle curve lente e medio-veloci: al mattino, Terol ha fatto molta differenza, mentre nel pomeriggio è Cortese il più rapido, con i rivali molto più staccati. Il passo gara rispecchia l’andamento delle prove: il più costante al mattino è stato Terol, al pomeriggio Cortese. Si può quindi dire che o Terol non ha forzato nel pomeriggio, per paura del vento, oppure Cortese ha fatto effettivamente un buon passo in avanti”.


Ascolta l'audio integrale dell'analisi dei tempi della 125 di Roberto Locatelli


MOTO2

“Luthi, il più veloce al mattino, ha ottenuto il suo miglior tempo già al quinto giro, mentre nel secondo turno, con il vento è rimasto nei primi quattro, pur non finendo troppo vicino ai primi. Nel secondo turno sono andati forte Marquez e Iannone, che migliorandosi ha confermato che può essere uno dei protagonisti. Incredibile Takahashi, che nel pomeriggio si è migliorato addirittura di 1”8 (al mattino, però, era caduto, nda), ottenendo il miglior tempo. Buon passo in avanti anche di Corti (settimo nel secondo turno, 11esimo nella combinata, nda). Nei vari settori, non ci sono grandi differenze tra i piloti, mentre nel passo gara si distingue Bradl, sicuramente il più costante, con i rivali per il momento piuttosto staccati”.
 

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MOTOGP

“Il più veloce, complessivamente, è stato Pedrosa, anche se nella combinata dei due turni c’è davanti Stoner. E’ andato bene Valentino Rossi, con un peggioramento nel pomeriggio di quasi un secondo, mentre Stoner e Pedrosa sono stati più lenti di 6-7 decimi. I settori che hanno dato più fastidio a Valentino sono stati quelli più veloci, ovvero il T2, con una sola curva rapida che immette nel lungo rettilineo, e il T4, che ha in sequenza due destre da quarta marcia: probabilmente la Ducati è diventata un po’ più guidabile, ma gli manca di stabilità quando il vento soffia più forte, con un possibile alleggerimento dell’avantreno. Ottimo Lorenzo, capace di girare al pomeriggio quasi come al mattino; Jorge sembra doversela vedere con Pedrosa, ma anche con Stoner, veloce in qualsiasi condizione e molto regolare. Casey, addirittura, guida passando sui cordoli interni, con uno stile difficilissimo: quando riesce a metterlo in pratica, diventa davvero irresistibile. Il passo migliore in 1’40” è quello di Stoner, poi ci sono Lorenzo e Pedrosa, mentre gli altri sono molto più lenti. Quindi Lorenzo, come al solito, lavora in funzione della gara, mettendo insieme sette-otto giri in ogni uscita. Se in qualifica ci sarà vento come nelle libere, per fare il tempo diventerà fondamentale il T4, dove al momento Pedrosa ha un vantaggio anche di 3-4 decimi. Farà la differenza che avrà un assetto che a gas chiuso e moto inclinata trasmette al pilota maggiore sicurezza. Nel T3, con un tornante e due curve a sinistra in sequenza, Dani è invece un po’ più in difficoltà: può darsi che sia solo una questione di “digeribilità”, con Pedrosa più efficace a destra che a sinistra”.


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