Jorge Lorenzo: "L'avversario nel Mondiale è Rossi"

Jorge Lorenzo: "L'avversario nel Mondiale è Rossi"
Paolo Ciccarone
  • di Paolo Ciccarone
Il due volte iridato in occasione del GP di F1 ci parla dei colleghi a quattro ruote e della sua ritrovata competitività
  • Paolo Ciccarone
  • di Paolo Ciccarone
10 maggio 2015

Ai piloti della F.1 piace assistere alle gare del Motomondiale. Allo stesso modo, non è raro che quelli della MotoGP colgano l'occasione di visitare il paddock della Formula 1, spesso ospiti di qualche sponsor comune. E magari, come già successo in passato a campioni come Mick Doohan, Max Biaggi o Valentino Rossi, riescano ad aggiudicarsi una delle più ambite "gite premio" del mondo: qualche giro su una vettura da Formula 1.

Stavolta è toccato a Jorge Lorenzo, fresco vincitore del Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera. Ospite d'eccezione al Gran Premi de Catalunya di Formula 1, ci ha gentilmente concesso un'intervista in cui spazia a tutto campo fra le due e le quattro ruote.

Tu e Alonso dal punto di vista tattico in cosa vi assomigliate?
«Siamo abbastanza simili, io sono sempre costante e riesco a mantenere una concentrazione molto forte e sono preciso. In questo due cose ci assomigliamo».

Qui al GP di F1 di Spagna chi potrebbe vincere secondo te?
«E' molto probabile che vinca la Mercedes e spero Hamilton. Io tifo più per lui perchè lo conosco di più, però sinceramente non so che cosa potrà succedere».

Una curiosità Jorge, basta firmare un contratto Yamaha per tornare a vincere?
«Non è stato quello, se si trattasse veramente di quello allora firmerei tutti i weekend. E' chiaro che si è trattato di una combinazione di fattori, la moto andava bene, i pneumatici non avevano nessun problema e anche il casco andava bene e io ero in forma. Quindi una combinazione di cose».

Credi che il mondiale, dopo la gara vinta, sia ancora aperto per te?
«Sicuramente abbiamo molti più punti dell'anno scorso e molte più possibilità. Dobbiamo cercare di far sempre podio e vincere quando possibile».

Ma la misura bisogna farla su Marquez, che è il punto di riferimento, o su Valentino?
«Il punto di riferimento è Valentino, perchè è il leader ora del mondiale con 15 punti di vantaggio e 20 con me. Il leader è sempre il punto di riferimento».

Per Le Mans?
«A Le Mans speriamo che non piova e cercheremo di continuare ad andare forte».

Dovevano farti provare una F1 Mercedes AMG, poi invece non se ne è fatto più niente?
«Sono troppo impegnato adesso nel cercare di andare forte in moto, ma nel futuro non si può mai sapere».