Rossi in Ducati. E' ufficiale! L'intervista a Del Torchio

Rossi in Ducati. E' ufficiale! L'intervista a Del Torchio
Giovanni Zamagni
Il presidente di Ducati annuncia, finalmente in modo ufficiale, il passaggio di Valentino Rossi dalla Yamaha alla casa di Borgo Panigale | G. Zamagni, Brno
15 agosto 2010

Punti chiave


BRNO – L’appuntamento è fissato per le 19 e l’hospitality dello sponsor della Ducati si riempie come mai in passato. Alle 18, la Yamaha ha annunciato la fine del rapporto con Valentino Rossi e per la Casa di Borgo Panigale è arrivato il momento tanto atteso, sognato a lungo e, finalmente diventato realtà: Rossi sarà in sella alla Ducati MotoGP nel 2011 e nel 2012. Poi si vedrà.

«Siamo particolarmente felici di poter annunciare che dal 2011 Valentino Rossi sarà con noi – sono le prime parole di Gabriele Del Torchio, Presidente Ducati Motor Holding -. Un binomio di eccellenza nel panorama motociclistico mondiale, coerente con la nostra caratteristica di azienda italiana, portabandiera dei valori “made in Italy”, che trovano nella tecnologia, nel design e nella sportività gli elementi distintivi e la chiave del successo».

Poi, esaurita la parte ufficiale, Del Torchio risponde spigliatamente a tutte le domande. Eccole nell’ordine in cui sono state poste.

Qual è stato l’elemento principale che ha convinto Rossi ad accettare la proposta della Ducati?
«Sicuramente l’ingegnere Filippo Preziosi, con il quale Valentino ha un ottimo rapporto. Sono due grandi appassionati di moto, due persone molto competenti: su queste fondamenta costruiremo la nostra collaborazione».

Valentino potrà provare la Ducati nei due giorni di test a Valencia dopo l’ultimo GP (Rossi è sotto contratto Yamaha fino al 31 dicembre 2010, ndr)?
«Non posso rispondere a questa domanda, perché non è una decisione che dobbiamo prendere noi. Noi ci aspettiamo che la Yamaha dia a Valentino il permesso, così come noi lo abbiamo dato a Stoner per provare la Honda. Stiamo trattando».

Quando è iniziata la trattativa?
«E’ una storia lunga, iniziata molti mesi fa. L’accordo l’abbiamo raggiunto a giugno, ma soltanto un paio di giorni fa è stato firmato l’accordo: ecco perché si è aspettato fino a oggi per annunciarlo».


Con Rossi aumenteranno le responsabilità e le pressioni e c’è anche la possibilità che, in caso di vittoria il merito sia solo di Valentino, in caso di sconfitta solo colpa della Ducati: siete pronti?
«Io non la vedo come un qualcosa di troppo impegnativo, piuttosto come una sfida eccitante, nella quale i nostri ingegneri, capitanati da Preziosi, sapranno lavorare al meglio. Siamo pronti a tutto e in questo sport si vince e si perde tutti insieme».


Hayden sarà il secondo pilota?

«Stiamo ancora trattando con Nicky, ma è probabile che sarà lui».


Assieme a Rossi arriverà anche il team di Jeremy Burgess?
«E’ ancora troppo presto per dirlo ed è una decisione che spetta a Valentino».


Quanto investirete in questo progetto?
«Metteremo tutti i soldi necessari per questa sfida così importante».


Correrete ancora in SBK? E Rossi potrà fare delle gare in quella categoria?
«La SBK rimane un campionato fondamentale per la Ducati e le due strutture, seppure sempre capitanate da Filippo Preziosi. Se poi Valentino vorrà correre qualche gara, ne parleremo».


Crede che tutti gli appassionati Ducati saranno contenti di questo accordo?
«Siamo curiosi di vedere la reazione dei nostri tifosi: per il momento i commenti sono tutti positivi».


In passato, nel 2003, il possibile accordo con Rossi è saltato anche perché, si dice, Valentino si era spaventato per i troppi impegni pubblicitari: come vi comporterete in questa occasione?
«Troveremo il giusto compromesso».


Che persona le è sembrata Valentino?
«Una bella persona, molto serena, disponibile, alla mano».