I commenti dei piloti dopo la prima giornata di test a Sepang

I commenti dei piloti dopo la prima giornata di test a Sepang
Giovanni Zamagni
Questa giornata di test a metà non soddisfa nessuno. Tanto lavoro da fare e risultati incerti. Incerti per tutti ma non per Stoner che già ipotizzava di togliere un secondo nel pomeriggio | G. Zamagni, Sepang
28 febbraio 2012

Punti chiave

SEPANG – Pochi giri, ma tutti di grande qualità: il marchio di fabbrica di Casey Stoner è sempre quello.
«Mi sono subito sentito bene sulla moto – commenta la sua giornata di prove, conclusa con il primo tempo – e anche se la pista non era al meglio delle condizioni, potevo guidare con efficacia. Nel pomeriggio pensavo di poter togliere almeno un secondo, ma, purtroppo, è piovuto e non c’è stata la possibilità di provare. Abbiamo un solo problema: il chattering (la vibrazione della ruota anteriore, nda). Avremmo voluto cambiare un po’ la distribuzione dei pesi, ma non c’è stato il tempo: lo faremo domani. Sto utilizzando lo stesso telaio dei primi test: speriamo di eliminare il chattering con la messa a punto”. Poi una battuta su Ally, la figlia nata il 16 febbraio. “E’ una sensazione unica, speciale, indescrivibile: è stata veramente dura venire in Malesia e lasciare lei e Adriana in Svizzera».


Non ha di questi problemi Dani Pedrosa, apparso decisamente più soddisfatto rispetto ai primi test.
«E’ stata una giornata positiva – conferma -: nonostante la pista fosse molto sporca, mi sono sentito più a mio agio che a inizio febbraio. Ho anche fatto qualche giro con la pioggia, con buoni risultati».
Pedrosa è stato rallentato da un problema tecnico.
«In rettilineo si è accesa la spia rossa che segnala qualche anomalia: ho tirato la frizione e ho spento il motore. Non so cosa sia successo esattamente, i tecnici lo stanno controllando».
Per la prima volta dall’anno scorso, Pedrosa sta usando lo stesso telaio di Stoner: una scelta che non può che far felice l’HRC.
«Con questo ho più feeling, ma c’è anche più chattering: bisogna capire bene dove mettere la zavorra (la RC213V è stata appesantita di 4 kg, come imposto dal regolamento, reso vergognosamente noto solamente a gennaio, quando le moto ormai erano già state costruite, nda).


LORENZO E SPIES MODERATAMENTE SODDISFATTI


I due piloti Honda fanno paura, ma Jorge Lorenzo mantiene la calma.
«E’ stata una giornata più corta del previsto – spiega –, finita, di fatto, alle 13, perché abbiamo deciso di non girare con il bagnato. Questa mattina, purtroppo, il circuito era in pessime condizioni, molto peggiori dell’altra volta, e per questo abbiamo girato più lenti. Abbiamo fatto prove di assetto con l’obiettivo di migliorare la trazione in uscita di curva e abbiamo utilizzato un motore leggermente differente rispetto ai primi test. A grandi linee, si può dire che la 1000 mantiene pregi e difetti della 800: è molto buona in ingresso e percorrenza curva, deve migliorare in uscita».

Anche Ben Spies ha preferito non girare sull’acqua.
«Non serviva, perlomeno non nelle condizioni che c’erano. Abbiamo lavorato sugli assetti: stiamo cercando il miglior bilanciamento possibile della M1».

Andrea Dovizioso ha chiuso piuttosto staccato, ma non ha perso la fiducia.
«E’ stata una giornata strana – racconta a cena in hotel -, con tanti piccoli problemi. Prima ho lavorato sulla posizione di guida, perché nel primo test l’avevamo dovuta modificare per adattarla alle mie condizioni fisiche, ma non era efficace per il cronometro. Quindi ho avuto un problema al freno posteriore e poi uno di elettronica e nel pomeriggio, quando era tutto a posto, è iniziato a piovere. Ho fatto qualche giro sull’acqua per vedere le reazioni della M1, ma non erano condizioni particolarmente significative».


HAYDEN SORRIDENTE


Dopo le grandi difficoltà del primo test, Nicky Hayden ha ritrovato il sorriso.
«Considerando che sono stato operato alla spalla solo tre settimane fa – è la sua opinione -, non potevo aspettarmi niente di meglio. Sto discretamente e la moto mi piace: adesso la Ducati è più facile e si guida meglio».