Grand Prix Commission: prove tecniche di dismissione delle CRT

Grand Prix Commission: prove tecniche di dismissione delle CRT
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un comunicato diramato oggi dall'autorità regolatoria della massima categoria inizia l'apertura alle Production Racers. Decretando, nel contempo, la morte delle CRT come oggi le conosciamo
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
2 luglio 2013

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Bastano poco più di quattro righe - poco più del metaforico tratto di penna - per cancellare l'esperimento delle CRT, stratagemma figlio delle migliori intenzioni ma nato male nel tentativo di rinfoltire una griglia ormai ridotta ai minimi termini dopo che la crescita esponenziale dei costi e la bufera della crisi economica mondiale ha fatto sparire dai partecipanti prima Kawasaki e poi la (quasi) rientrante Suzuki.

 

In una riunione del 28 giugno tenutasi ad Assen la Grand Prix Commission (composta dai poteri forti di Dorna, FIM e soprattutto IRTA e MSMA, le organizzazioni che riuniscono i team e le Case costruttrici della MotoGP) ha deciso la cancellazione della regola di riscatto dei propulsori già nel 2013 per qualunque CRT adotti la centralina unica Magneti Marelli con relativo software, senza sfruttare quindi la possibilità di scrivere il proprio codice. Nel 2014 la regola di riscatto dei motori - la Claiming Rule che dà il nome alla categoria - viene abolita completamente.

 

L'apertura alla produzione di serie non è stata eliminata, ma è evidente come il venire meno della possibilità di acquistare qualunque motore della concorrenza a prezzo politicamente calmierato spalanchi le porte alla fornitura di mezzi quali la Honda Production Racer e i propulsori Yamaha per telaisti terzi. Ma sleghi anche le mani, volendo fare un po' di fantamotociclismo, a chi come Aprilia potrebbe aver voglia di sperimentare molto approfonditamente sui propri propulsori RSV4 per portarli ad uno step di competitività superiore.

 

Quali impatti possa avere questa variazione normativa entro il 2014 sullo scenario della MotoGP è naturalmente tutto da verificare. Resterà però negli annali come la morte delle CRT come le abbiamo conosciute negli ultimi due anni sia iniziata qui ad Assen. Gli sviluppi saranno comunque interessanti.

 

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