Gp del Qatar, Stoner è davanti

Gp del Qatar, Stoner è davanti
Giovanni Zamagni
A 154 giorni dall'ultimo Gp, si infiamma di nuovo la sfida tra Casey Stoner e Valentino Rossi. Ma non mancano le sorprese nelle prove libere del GP del Qatar | G. Zamagni, Losail
10 aprile 2010

Punti chiave


LOSAIL –
154 giorni dopo l’ultimo GP del 2009, la MotoGP è tornata finalmente in pista per le prime prove libere del GP del Qatar, appuntamento inaugurale del 2010. Sotto i riflettori dell’autodromo di Losail, la sfida è stata infiammata, come era prevedibile, da Casey Stoner e Valentino Rossi, dominatori dell’inverno e protagonisti anche in questo caso, al di là poi del secondo tempo finale di Jorge Lorenzo (con gomma posteriore morbida).
Per la verità, però, la prima posizione non è mai stata in discussione, perché Stoner ha fatto lo “Stoner”, realizzando già al nono giro un impressionante 1’55”500, solo un decimo e mezzo più lento del tempo realizzato nei test di marzo dopo due giorni interi di prove, con gli altri, Rossi compreso, abbondantemente sopra l’1’56”. Poi, Casey è rientrato ai box, dove i meccanici sono dovuti intervenire sulla moto1, a causa di una perdita d’acqua dovuta all’allentamento di un manicotto, con l’australiano costretto a utilizzare la moto2. Con la quale ha continuato ad andare fortissimo, girando più volte sotto l’1’55”.
Insomma, Stoner si conferma il punto di riferimento in mezzo al deserto, con un distacco da amministrare di mezzo secondo, esattamente come era accaduto nell’ultimo giorno di test di marzo.

YAMAHA – In Casa Yamaha, quindi, c’è ancora da lavorare, con Lorenzo che, proprio nel finale, ha strappato (per due millesimi) il secondo posto a Rossi, prima di scivolare, fortunatamente senza conseguenze. Valentino, come al solito, è stato piuttosto costante, ma è sempre rimasto staccato dal rivale, lavorando comunque soprattutto in funzione della gara, come da sua abitudine.

HONDA – In Casa Honda, il più veloce è stato ancora una volta Andrea Dovizioso, quarto a 1”1 dalla vetta e sei decimi dalla coppia Yamaha, confermandosi costante per tutto il turno. Nel box HRC si sono visti un nuovo telaio e un inedito forcellone, che hanno dato una piccola mano a Daniel Pedrosa, che dopo un guizzo davanti al compagno di squadra, ha chiuso all’undicesimo posto, a mezzo secondo da Dovi. Discreta l’ottava posizione di Randy De Puniet, a lungo il miglior pilota Honda, mentre tutti gli altri in sella alla RC212V hanno faticato: Marco Simoncelli è 14esimo, Marco Melandri 16esimo, Hiroshi Aoyama 17esimo.

SORPRESA – La sorpresa della giornata è Alvaro Bautista, settimo dietro a Ben Spies e abbondantemente davanti a Loris Capirossi (13esimo), scivolato fortunatamente senza conseguenze. Buona anche la prestazione di Nicky Hayden, quinto a 1”2 dall’indiavolato compagno di squadra: Nicky conferma i progressi messi in mostra nei test.

UMIDITA’ – Uno dei grandi problemi della vigilia era legato all’umidità, ma la temperatura più alta rispetto ai test ha dato una mano e l’asfalto è sempre rimasto in buone condizioni fino alla bandiera a scacchi: insomma, non ci dovrebbero (il condizionale è d’obbligo prima di sentire l’opinione dei piloti) essere problemi di sicurezza.

MOTO2 E 125 – Alex De Angelis (Scot) ha conquistato il miglior tempo della Moto2, categoria al debutto che sostituisce la 250, mentre Pol Espargaro (Derbi), uno dei grandi favoriti, ha chiuso al primo posto la 125