GP d'Olanda. Dammi un cinque!

GP d'Olanda. Dammi un cinque!
Giovanni Zamagni
La Moto3 con 16 piloti in 2 secondi. Il sorpasso di Crutchlow su Hayden, quello di Dovizioso su Spies e quello di Stoner su Pedrosa | G. Zamagni, Assen
2 luglio 2012

Punti chiave


Cinque episodi che rendono indimenticabile il GP d’Olanda: eccoli in ordine crescente.


CINQUE: GARA MOTO3

La Moto3 si sta rivelando come una formula azzeccata e anche in Olanda ha dato spettacolo. Indimenticabili i primi quattro giri, con 16 (sedici, avete letto bene) piloti racchiusi in 1”9 (sì, meno di due secondi!): mai visto prima. Anche l’ultimo giro è stato da vedere e rivedere 1000 volte al video registratore.


QUATTRO: 22ESIMO E 23ESIMO GIRO MOTO2

Andrea Iannone, dopo aver tentato la fuga, è stato riagguantato da Marc Marquez, che sembrava averne decisamente di più e potersene andare. Sarebbe stato così con qualsiasi altro pilota, non con Andrea Iannone, che guidando come un indemoniato ha risposto immediatamente a ogni attacco del rivale, due volte di fila in due giri praticamente nello stesso punto. Marquez, poi, ha vinto ugualmente, ma Iannone ha fatto davvero qualcosa di eccezionale: dovrebbe rivederselo anche Pedrosa, sempre troppo arrendevole quando viene superato.


TRE: CRUTCHLOW SU HAYDEN

Costretto all’ennesima rimonta, Cal Crutchlow ha raggiunto il gruppetto dei piloti Ducati al 14esimo giro e in quello successivo ha effettuato un gran sorpasso su Hayden per conquistare la quinta posizione, inventandosi uno spazio che non c’era, mettendo anche le ruote sul cordolo. Sicuramente è un pilota aggressivo e spettacolare.
Dovizioso e Spies, Assen 2012
Dovizioso e Spies, Assen 2012


DUE: DOVIZIOSO SU SPIES

E’ vero, Ben Spies era in difficoltà con le gomme, ma il sorpasso di Andrea Dovizioso alla prima curva dell’ultimo giro è da manuale: è uscito fortissimo dalla curva che immette sul rettilineo, ha tirato una staccata da paura, ma è riuscito a mantenere perfettamente la corda, impedendo qualsiasi replica del rivale.


UNO: STONER SU PEDROSA

Acciaccato, con un’anca dolorante, Casey Stoner ha scelto, giustamente, di far fare il ritmo al compagno di squadra, ma al 17esimo giro ha deciso di affondare il colpo, con un sorpasso magistrale. Ma ancora più eccezionale, probabilmente, è stato quanto fatto in qualifica: andate a rivedere gli ultimi cinque minuti e vedrete qualcosa di sbalorditivo. Bravo Casey.