GP di Jerez. Lo sapevate che... ?

GP di Jerez. Lo sapevate che... ?
Giovanni Zamagni
Che i piloti già rimpiangono Bridgestone? Che Lorenzo ha perso il feeling con la Yamaha? Che Agostini è rimasto stregato da Marquez? | G. Zamagni, Jerez
6 maggio 2014

Punti chiave

BRIDGESTONE: I PILOTI GIA’ LA RIMPIANGONO

Negli ultimi mesi non sono mancate le critiche alla Bridgestone, ma appena il costruttore giapponese ha annunciato il ritiro (a fine 2015), i piloti hanno reso omaggio alla Bridgestone, sottolineando la bontà del prodotto. Ecco qualche commento. Marquez: «Ha lavorato bene: sarà dura per chi la sostituirà raggiungere questo livello. Sono sorpreso che lascino». Rossi: «Sono molto dispiaciuto che lascino, è una brutta notizia. La qualità delle Bridgestone è molto elevata, non so se un altro costruttore riuscirà a fare altrettanto. Credo che il nostro sport cambierà profondamente nel 2016, quando verrà introdotta anche la centralina unica: probabilmente, muterà lo stile di guida. Era il 2007 quando usato per l’ultima volta una gomma differente (Michelin, NDA): con la Bridgestone è stato fatto un grande passo in avanti». Crutchlow: «Non ci sono critiche da fare alla Bridgestone: forse, bisognerebbe avere qualche gomma in più e magari una intermedia per le situazioni particolari».


CONCORSO FINTO?

Per sostituire la Bridgestone, la Dorna ha indetto un “concorso” al quale ci si può iscrivere fino al 22 maggio. Ma la fornitura di gomme per una stagione in MotoGP implica un investimento valutabile attorno ai 30-40 milioni di euro: una cifra elevatissima, che non può certo essere stanziata in pochi giorni. Insomma, la sensazione è che in Spagna sappiano già chi prenderà il posto della Casa Giapponese e tutti gli indizi cadono sulla Michelin.


IANNONE: «AVANTI CON DUCATI. A MENO CHE…»

Come la maggior parte dei piloti, Andrea Iannone è in scadenza di contratto. In grande crescita rispetto al 2013 («paradossalmente si può dire che quest’anno ho fatto un passo in avanti superiore a quello di Marquez: è chiaro che, in questo momento, non posso paragonarmi a lui, ma con Marc, in Moto2, ho fatto delle bellissime sfide, sempre molto corrette»), Andrea inizia a pensare al 2015. «Per come sono supportato da Ducati in questo momento, credo che si possa arrivare a risultati importanti: posso essere uno dei primi cinque piloti della MotoGP. Sarebbe un dispiacere lasciare la Ducati proprio in questo momento che si vede un po’ di luce in fondo al tunnel, ma è chiaro che io sogno una moto vincente. Diciamo che per lasciare questa moto, ci deve essere qualcosa di molto importante». Molti appassionati di Moto.it lo vedrebbero bene su una Honda nel team Gresini o nel team Cecchinello: una strada che Andrea prende in grande considerazione, senza chiudere le porte nemmeno alla Suzuki, senza peraltro nominarla: «Sono giovane, potrei anche pensare a una moto da sviluppare».


OMAGGIO AD AYRTON SENNA

L’1 maggio ricorreva il ventennale dalla scomparsa del grande Ayrton Senna, il pilota di F.1 brasiliano morto in un incidente a Imola. Alcuni piloti del motomondiale, come Marc Marquez, non l’hanno mai visto correre («avevo un anno quando Ayrton morì»), altri, come Cal Crutchlow erano molto giovani («E’ stato uno sportivo eccezionale, probabilmente il migliore della sua epoca»), ma c’è anche chi, come Valentino Rossi, ne ha seguito le gesta. «In quel periodo seguivo moltissimo la F.1: io non ero un grandissimo tifoso di Senna, mi piaceva di più Mansell, ma Ayrton era sicuramente grandissimo. Ci sono alcune sue immagini e camera car che hanno fatto la storia, come il giro a Donington sotto l’acqua, o la qualifica a Montecarlo con la McLaren». Aggiunge Dani Pedrosa: «Era un grande talento, cercava sempre il limite, ma si preoccupava anche della sicurezza dei circuiti: ho un grande rispetto per lui». Lorenzo: «Ho visto dei video, era un pilota speciale rispetto agli altri: lavorava su tutti gli aspetti e arrivava al limite in una maniera incredibile».


LORENZO: «FONDAMENTALE IL FEELING CON LA MOTO»

Sembra una dichiarazione ovvia quella di Jorge Lorenzo, ma non lo è assolutamente. «Quando non ti senti bene sulla moto, tutto diventa più difficile: in Qatar e in Austin, al di là degli errori commessi, mi è successo esattamente questo. Non ero a mio agio con la M1 e non riuscivo a guidare come volevo». Il feeling con la moto è fondamentale: a questi livelli, basta pochissimo per non riuscire più a fare quello che, solitamente, ti viene con estrema naturalezza.


ANCHE AGOSTINI STREGATO DA MARQUEZ

Giacomo Agostini è di casa a Jerez: la moglie Maria è di qui e Agostini ha una meravigliosa tenuta sulle colline a pochi chilometri dal circuito. Ago, come tutti, è rimasto stregato da Marquez. «Lo conoscevo già, ma in Malesia, in occasione del premio Laureus (assegnato a Marc, con Agostini in giuria, NDA) ho potuto scambiare due chiacchiere con lui. E’ un ragazzo molto intelligente, attento, che studia ogni dettaglio: qualità che, naturalmente, si aggiungono a un talento straordinario». Ago, poi, per commentare l’ipotesi di un eventuale soprasso all’esterno di Marquez su Lorenzo ha ricordato un episodio che l’aveva visto protagonista nel 1974. «Correvamo in Svezia, ero secondo dietro a Barry Sheene, ero più veloce di lui, ma mi sono detto: ‘aspetto il prossimo giro per passarlo, voglio superarlo in quella curva dove c’è quella tribuna piena di gente e prendermi tutti gli applausi’. In prossimità di quel punto, mi sono preparato all’attacco, gli ero vicinissimo, ma purtroppo Sheene è caduto per la rottura della pompa dell’acqua: io gli ero attaccato e sono volato anch’io, rompendomi la clavicola destra. Insomma, bisogna stare molto attenti a fare queste cose».


LA PISTA NON TI PIACE? FAI COSI’

Tutti i piloti hanno una pista poco gradita: Jerez è una di quelle per Andrea Dovizioso. Ecco cosa bisogna fare quando si va a girare su un tracciato “ostico”. «Devi partire super determinato fin dal primo secondo, mentre nei circuiti più congeniali puoi lavorare più rilassato. Devi essere super concentratissimo e valutare anche quelle piccole sfumature che non ti vengono bene: si fa molta più fatica, non puoi distrarti nemmeno un momento» ha spiegato il Dovi.


TV SVIZZERA ITALIANA IN CRESCITA

La televisione Svizzera italiana trasmette, da anni, in diretta le qualifiche e la gara delle tre categorie. Quest’anno, gli ascolti hanno subito un’impennata, forse anche perché in qualche zona del nord Italia si riesce a prendere il segnale (libero) e può rappresentare una valida alternativa a Sky (a pagamento). Tanto per dare un’idea, il primo GP in Qatar ha fatto registrare una media del 13-14% di share, nonostante venisse trasmessa, contemporaneamente su un altro canale, la semifinale di hockey su ghiaccio, campionato primario in Svizzera.


MARQUEZ FESTEGGIA I 100 GP, LORENZO I 200

Marc Marquez ha festeggiato a Jerez i 100 GP iridati. Ecco i suoi numeri.
GP disputati: 100 (46 in 125, 32 in Moto2, 22 in MotoGP)
GP vinti: 36 (10+16+10)
Podi: 59 (14+25+20)
Pole: 41 (14+14+13)
Giri veloci: 29 (9+7+13)

Contemporaneamente, Jorge Lorenzo ha celebrato 200 GP e il 27esimo compleanno.
GP disputati: 200 (46+48+106)
GP vinti: 52 (4+17+31)
Podi: 113 (9+29+75)
Pole: 55 (3+23+29)
Giri veloci: 25 (3+4+18)


ROSSI: “MARQUEZ SU UN’ALTRA MOTO? SAREBBE INTERESSANTE”

Anche se “timidamente”, si comincia a parlare di “mercato”, essendo tutti i piloti in scadenza di contratto. Durante la conferenza stampa del giovedì è stato chiesto a Valentino Rossi se gli piacerebbe che Marquez lasciasse la Honda, come aveva fatto Valentino a fine 2003.
«Credo che la situazione sia molto diversa da allora: io avevo bisogno di nuovi stimoli, mentre Marquez sembra stare benissimo dov’è e potrebbe anche stare lì per tutta la sua carriera. Certo, sarebbe interessante vederlo in sella a un’altra moto, ma credo che adesso sia troppo presto».
Marquez ha confermato di non avere nessuna intenzione di cambiare, di stare benissimo dov’è: il rinnovo del contratto con la HRC è solo una formalità, basta mettersi d’accordo sulla cifra… Ma non ci sono dubbi sulla permanenza di Marc alla Honda.


GRESINI: “BAUTISTA HA TUTTO QUELLO CHE SERVE PER ANDARE FORTE”

Il team manager Fausto Gresini è stato piuttosto chiaro sulla competitività della moto a disposizione di Alvaro Bautista, l’unico che utilizza le sospensioni Showa e i freni Nissin. «La Showa ha fatto un bel passo in avanti dall’inizio della stagione, mentre per quanto i riguarda i freni, ad Austin Alvaro ha provato i Brembo, dopo che in Qatar aveva avuto un problema con l’altro impianto. Ha capito, però, che i Nissin vanno benissimo: credo che per tutta la stagione non si parlerà più di questo componente. Insomma, Bautista ha materiale all’altezza dei suoi rivali».


ALEIX ESPARGARO TEAM MANAGER

Aleix Espargaro ha un team che partecipa al Campionato spagnolo (CEV) in Moto3, con il pilota argentino Gabriel Rodrigo. Il 17enne ha debuttato con una wild card a Jerez, ottenendo il 19esimo tempo in prova, poi fermato da una caduta in gara; dovrebbe essere al via anche a Barcellona, ad Aragon e a Valencia.


LUCIO CECCHINELLO CUORE D’ORO

Lucio Cecchinello non solo è un team manager che non fa mancare nulla – ma proprio nulla – al suo pilota, ma è anche un uomo molto attento ad aiutare le persone meno fortunate. Così, quasi ad ogni GP, al box e nell’hospitality LCR ci sono ragazzi disabili, che vivono il sogno di trascorrere un fine settimana nel paddock: a Jerez, il buon Lucio, ha addirittura portato a fare un giro di pista con lo scooter un bambino costretto dalla nascita sulla sedia a rotelle. Da pelle d’oca.

 

IL TWITTER DI COLIN EDWARDS

Suo malgrado, venerdì Colin Edwards si è trovato coinvolto in una sorta di “licenziamento” in diretta televisiva dal proprietario del team Gianni Cuzzari, poi ritrattata. Colin ha risposto alla sua maniera, con un twitter decisamente simpatico.
«RUMORS ARE RUMORS I HEARD I WAS GOIN HOME I WILL COMPLETE THIS YEAR RACING DON’T STRESS #NEWCHASSIS COMING» (“Le voci sono voci, ho sentito dire che io sto per tornare a casa, ma io finirà la stagione. Niente stress, seguito dall’#newchassis, anche se, in realtà, il nuovo telaio atteso per questi test non è arrivato).
 

IO L’AVEVO DETTO

Loris Capirossi (commentatore SKY), prima dell’inizio delle qualifiche: «Sarà impossibile battere il record del 2008 di Jorge Lorenzo di 1’38”189». Pole position 2014: Marc Marquez in 1’38”120.