GP di Jerez. Marquez conclude in testa il secondo turno di prove

GP di Jerez. Marquez conclude in testa il secondo turno di prove
Giovanni Zamagni
Marc Marquez torna davanti a tutti, con due “Open” alle sue spalle: la Yamaha di Aleix Espargaro (+0”216) e la Ducati di Andrea Dovizioso (+0”271), con Valentino Rossi quarto e Jorge Lorenzo quinto | G. Zamagni, Jerez
2 maggio 2014

Punti chiave

 JEREZ DE LA FRONTERA – Marc Marquez torna davanti a tutti, con due “Open” alle sue spalle: la Yamaha di Aleix Espargaro (+0”216) e la Ducati di Andrea Dovizioso (+0”271), con Valentino Rossi quarto e Jorge Lorenzo quinto.
Fa caldissimo a Jerez de la Frontera, dove il termometro segna circa 30 °C, con l’asfalto a 53 °C (!). Nel pomeriggio, quindi, si va più piano che al mattino, anche se qualche pilota riesce a migliorarsi: Marquez, Dovizioso, Rossi e Iannone tra i primi dieci.


LA COMBINATA DEI TEMPI

A differenza del solito, quindi, la classifica al termine del primo giorno non è data dal risultato delle FP2, ma dalla combinata dei tempi. Quindi: 1. Aleix Espargaro 1’39”357, 2. Jorge Lorenzo 1’39”714, 3. Marc Marquez 1’39”757 (FP2), 4. Dani Pedrosa 1’39”860, 5. Andrea Dovizioso 1’40”028 (FP2), 6. Valentino Rossi 1’40”125 (FP2), 7. Alvaro Bautista 1’40”560, 8. Stefan Bradl 1’40”644, 9. Yonny Hernandez 1’40”686, 10. Andrea Iannone 1’40”742 (FP2). Questi piloti, al momento, sono quelli che accedono direttamente alla Q2, ma domani mattina, nel terzo turno di libere, con una temperatura più fresca, si andrà molto più forte.


CONFIGURAZIONE GARA

Nelle FP2, quindi, si è lavorato soprattutto in configurazione gara, con i piloti che hanno provato soprattutto la extra dura anteriore e la più dura a loro disposizione al posteriore. Con risultati alterni. Essere costante in questa situazione era tutt’altro che semplice: i più regolari, nella sessione del pomeriggio, sono stati Marquez, Pedrosa e Rossi, con Dani e Valentino che hanno girato praticamente sullo stesso passo. Veloce anche Lorenzo, che però, rispetto ai rivali, ha effettuato meno passaggi veloci.


GRANDE EQUILIBIO

Insomma, una situazione ancora difficile da decifrare, con i quattro piloti più forti molto vicini nel passo, con un piccolo vantaggio per Marquez. Questione di decimi, addirittura di centesimi, con le due Honda e le due Yamaha spesso ai box a trovare la soluzione ottimale, per una gara che, a queste temperature, si annuncia difficile e complicata. Anche perché là davanti, a dare fastidio, ci potrebbero anche essere le “Open”. Sia Espargaro sia Dovizioso hanno naturalmente ottenuto il loro miglior crono con la gomma extra soffice a disposizione di questa categoria, ma soprattutto Aleix ha fatto vedere di avere un buon ritmo anche sulla distanza, mentre per Andrea la situazione è più complicata. «Ho fatto un buon giro con la soffice e di questo sono soddisfatto, ma dobbiamo lavorare molto per controllare la moto quando le gomme calano, vero punto chiave su questo tracciato. All’inizio delle FP2 ho faticato parecchio, perché ho usato la extra dura anteriore (come gli era peraltro già successo in Argentina, NDA), così alla fine ho utilizzato la “33” (mescola un po’ più morbida, NDA): è troppo morbida, ma va meglio» spiega il pilota della Ducati. Nono nelle FP2, e complessivamente decimo, Andrea Iannone, scivolato, senza conseguenze nel turno del mattino. Cal Crutchlow, tornato in sella dopo essere stato costretto a saltare il GP d’Argentina per l’infortunio alla mano destra, è 18esimo (15esimo nelle FP2): per qualche giro riesce a guidare, ma per la distanza della gara è in grande difficoltà.


Leggi la classifica combinata dei tempi.

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