GP di Aragon. Lo sapevate che...?

GP di Aragon. Lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Che se verrà introdotta la centralina unica Honda lascerà la MotoGP? Che Stoner rientrerà in Giappone? Che De Puniet svilupperà la moto per il ritorno di Suzuki in MotoGP? Che le qualifiche verranno rivoluzionate? | G. Zamagni, Alcanitz
3 ottobre 2012

Punti chiave

CENTRALINA UNICA? OK


Ad Aragon si è parlato molto della centralina unica Magneti Marelli che dall’anno prossimo sarà a disposizione di chiunque la voglia e dal 2014 potrebbe invece diventare obbligatoria, con l’ulteriore limitazione del numero dei giri a 15.500. Un’idea che, tutto sommato, piace ai piloti.


Jorge Lorenzo: “Sicuramente sarà avvantaggiato chi non ha la migliore elettronica, ma credo sia una scelta positiva. L’importante è mantenere l’attuale standard di sicurezza: l’elettronica ha ridotto notevolmente gli high-side”.

Dani Pedrosa: “Difficile dire qualcosa adesso: in F.1 funziona, ma la moto è un po’ differente”.

Cal Crutchlow: “Credo che quella della centralina unica sia una buona idea, sia per la spettacolarità sia per l’economia del campionato”.

Valentino Rossi:
“E’ un po’ troppo presto per dire qualcosa: bisogna trovare un giusto bilanciamento tra sicurezza e spettacolarità delle gare. In F.1, all’inizio, tutti erano contrari alla centralina unica, adesso nessuno ha più nulla da obiettare e i GP sono più divertenti. E’ evidente che bisogna fare qualcosa, perché le nostre gare sono diventate noiose: assieme ai miei amici ho rivisto il GP di Misano. Noi eravamo tutti gasati, ovviamente, per il secondo posto, ma la gara è stata noiosa, senza nemmeno un sorpasso”.


HONDA CONTRO LA CENTRALINA UNICA


Al di là di quello che dicono i piloti, però, il braccio di ferro tra Dorna e costruttori è tutt’altro che finito: Carmelo Ezpeleta vuole imporre la centralina, ma le Case, ancora una volta, contestano questa scelta regolamentare. In particolate la Honda non vuole sentire parlare di centralina unica, tanto che Shuhei Nakamoto, capo operativo della HRC, fa sapere, in via confidenziale, che se verrà introdotta la HRC lascerà la MotoGP per la SBK. Una forzatura, ovviamente, ma che la dice lunga di come la strada che porta alla “regolamentazione elettronica” sia ancora tutta in salita. A Motegi, in occasione del GP del Giappone, ci sarà l’ennesima riunione tra MSMA (Associazione delle Case Costruttrici) e la Dorna: questa volta però sarà decisiva.


CRUSCOTTO DIGITALE 


Mentre Dani Pedrosa continua a utilizzare il cruscotto analogico-digitale, sulle due Honda RC213V di Jonathan Rea è stato montato quello totalmente digitale, con anche funzioni differenti: non è una novità assoluta, perché era già stata usato in qualche occasione da Casey Stoner. Peraltro la Honda è l’unica tra le MotoGP in pista ad avere ancora il contagiri “tradizionale”.


REA: “CHE DIFFERENZA LE GOMME”


Jonathan Rea ha provato una MotoGP sul bagnato per la prima volta venerdì, rimanendo abbastanza sconcertato dal comportamento delle gomme. “Con l’acqua, la più grande differenza tra una MotoGP e le SBK sono le gomme, con una grande differenza di grip. L’anteriore Pirelli da bagnato è molto più stabile e il posteriore trasmette maggiori informazioni”. Rea ha anche fatto un paragone tra il tracciato dove si corre la SBK e quello della MotoGP: “E’ più divertente questo: dà più gusto ed è più divertente per il pilota”.


BARBERA IN CRT

Hector Barbera
Hector Barbera

Senza più una sella in MotoGP, Hector Barbera ha valutato la possibilità di correre nel 2013 in Moto2 (aveva un paio di offerte), per poi optare per una CRT: lo spagnolo sta trattando con il team BQR, dove probabilmente finirà (mancherebbero solo i dettagli), ma sta anche valutando se creare una nuova struttura, ma, al momento, non ci sono posti liberi per un’altra squadra.


STONER CON LE V8? 


Su Casey Stoner e sulle sue condizioni fisiche non ci sono mai delle certezze, ma il campione australiano è fortemente intenzionato a tornare in sella alla sua RC213V in Giappone. Lo avrebbe comunicato il papà, Colin, ai responsabili della HRC ed è quindi più che probabile che Casey sarà a Motegi.
Nel frattempo, Stoner inizia a guardarsi in giro e a pensare a come occupare il tempo dall’anno prossimo, quando sarà un pensionato. Recentemente, il fenomeno australiano è stato a seguire una gara automobilistica delle V8, macchine potenti e spettacolari: è molto probabile che già nel 2013 Stoner disputerà qualche gara di quel bel campionato per valutare le sue capacità, per poi decidere il da farsi.


COPERTURA TELEVISIVA IMPRESSIONANTE


La Dorna, criticabile sotto molti aspetti, è inattaccabile a livello televisivo: il “prodotto” motomondiale è tra i migliori in assoluto, senza nulla da invidiare a sport più blasonati come la F.1 o altri eventi mondiali. In totale, la Dorna impiega per ogni GP circa 120 telecamere, delle quali una ventina fisse lungo il circuito e le altre 80 mobili tra camere “on board”, camere “volanti”, bracci elettronici e quant’altro, per una integrazione ineccepibile anche grazie al perfetto lavoro della regia. Per il futuro si sta lavorando sul “3D”, con telecamere specifiche e costosissime.


BAUTISTA CON MARIA


Alvaro Bautista segue da un po’ di tempo Maria Herrera, promettente ragazzina 14enne che disputa il CEV, il campionato spagnolo, con risultati più che incoraggianti.
“Abitiamo vicini – svela il simpatico pilota spagnolo – e quando ero piccolo sua papà mi ha insegnato a guidare una minimoto, adesso sono io che insegno a Maria, sua figlia: spesso ci alleniamo insieme con le moto da fuoristrada”. Una bella storia.


A SCHAWANTZ LA CHITARRA DEL SIC


La chitarra Fender Stratocaster “Spirit of Marco”, firmata da tutti i piloti del motomondiale e messa all’asta per la Fondazione Simoncelli, è stata acquistata da Kevin Schwantz per 11.550 euro: l’ennesima dimostrazione di affetto del grande Kevin al grande Sic.


DE PUNIET PILOTA E COLLAUDATORE?

Randy De Puniet
Randy De Puniet

Nel 2013, Randy De Puniet potrebbe – il condizionale è d’obbligo – svolgere il doppio lavoro di pilota e collaudatore. Il francese ha infatti un contratto anche per il 2013 con il team Martinez per correre con l’ART Aprilia, ma ha ricevuto anche una offerta dalla Suzuki per sviluppare la MotoGP che tornerà probabilmente in pista nel 2014. De Puniet avrebbe accettato con entusiasmo, ma bisogna risolvere alcuni vincoli contrattuali: la decisione definitiva verrà presa nei prossimi giorni.


SHOWA IN DIFFICOLTA’


Il Team Gresini è l’unico a utilizzare le sospensioni Showa in MotoGP (e in Moto2 e Moto3), ma i problemi sono sempre più grandi. Ad Aragon erano presenti numerosi tecnici della Showa per cercare di rendere più competitiva la RC213V di Bautista, ma senza troppo successo. Addirittura, la settimana precedente il GP, Niccolò Antonelli aveva provato su una pista spagnola la sua FTR-Honda con le Ohlins e sembra ormai segnata la strada: nel 2013, anche il Team Gresini dovrebbe passare alle Ohlins.


BAUTISTA PRONTO AL RINNOVO


Siamo ormai in dirittura d’arrivo per il rinnovo del contratto tra Alvaro Bautista e il Team Gresini, dopo un vano tentativo della Dorna di imporre un pilota inglese, nello specifico Scott Redding, per evitare che tre Honda su quattro venissero pilotate da piloti spagnoli. Per fortuna, però, ha prevalso il buon senso e Bautista sarà giustamente riconfermato.


SI PENSA A NUOVE QUALIFICHE


Sabato sera, dopo la tradizionale conferenza stampa dei piloti della prima fila, Jorge Lorenzo ha svelato che nel 2013 le qualifiche potrebbero essere rivoluzionate, con una suddivisione dei tradizionali sessanta minuti: mezz’ora per le ultime prove libere, poi 15 minuti per le CRT e altri 15 minuti per le MotoGP. Sinceramente un’idea tutt’altro che esaltante: anzi, una vera sciocchezza, che non farebbe altro che differenziare ulteriormente le due “categorie”.


QUANTE CADUTE


Le particolari condizioni atmosferiche hanno causato tantissime scivolate: 68 nei tre giorni nelle tre categorie, contro le 31 complessive del 2011 e le 43 del 2010. Solo un pilota si è fatto veramente male: Gigi Morciano ha riportato la frattura del radio del polso sinistro ed è stato costretto a saltare il GP.


PENNETTA TIFA ROSSI


Ad Aragon si è vista Flavia Pennetta, la forte tennista italiana che si allena a Barcellona. “Sono venuta qui per tifare Valentino Rossi” ha detto Flavia, da sempre grandissima sostenitrice del nove volte campione del mondo.