Giorgio Barbier, Pirelli: "Anche in Moto2 e Moto3 sviluppo continuo e gomme sempre più performanti" [VIDEO]

Carlo Baldi
Il Moto Racing Director di Pirelli ci spiega perché l'azienda ha deciso di impegnarsi in Moto2 e Moto3. Una nuova sfida, che verrà affrontata con la stessa filosofia che si è rivelata vincente nei campionati delle derivate
6 luglio 2023

Giorgio Barbier è il Moto Racing Director di Pirelli. Un uomo di grande esperienza e professionalità, che con il proprio lavoro, unito a quello del proprio staff, ha tracciato il cammino della casa italiana in Superbike addirittura prima del 2004, la stagione nella quale Pirelli è diventata fornitore unico di pneumatici per tutte le categorie dei campionati delle derivate dalla serie

Un cammino di successo se si pensa che la casa della P lunga è riuscita non solo a produrre pneumatici che si sono adattati a tutti i tipi di moto, ma che negli anni ha proseguito senza sosta uno sviluppo che ha portato alle SC0 (la gomma con la quale Alvaro Bautista domenica ha fatto segnare il nuovo giro veloce di Donington Park) alla SCX, nata per la gara sprint e divenuta in seguito la più utilizzata anche nelle gare lunghe, sino all’ultima nata, la SCQ, la “morbidona” che può essere utilizzata sia nella Superpole che nella gara sprint di 10 giri.

In questa intervista Barbier ci spiega perché la Pirelli ha deciso di impegnarsi dal prossimo anno anche in Moto2 e Moto3 e come intende affrontare questa nuova sfida. L’intenzione è quella di lavorare con i prototipi con la stessa filosofia utilizzata in Superbike: sviluppo continuo e gomme sempre più performanti.

Inizia nuovo capitolo della storia racing di Pirelli, quindi, una storia che ha più di 116 anni e che è iniziata nel 1907 con la partecipazione alla Pechino-Parigi. L’azienda lombarda ha ovviamente le capacità tecniche e produttive per far fronte a questo nuovo probante impegno, e di conseguenza nulla cambierà nei campionati delle derivate.

Assieme al Motor Racing Director di Pirelli abbiamo anche parlato di come si prospetta il futuro della Superbike e delle moto ipersportive di produzione, in un mercato che ha cambiato i propri obiettivi ma che si prospetta interessante ed in continua evoluzione.