Fausto Gresini e il commosso tributo di Honda ad un mese dalla scomparsa

Honda ricorda gli anni condivisi con il pilota prima e il team manager poi e, soprattutto, il progetto HIRP, che ha permesso a tanti giovani piloti di affermarsi nel mondo delle corse in moto e di coronare anche sogni iridati
23 marzo 2021

Fausto Gresini se ne è andato un mese fa ed è proprio in occasione della triste ricorrenza che Honda Italia ha voluto ricordarlo con un comunicato stampa che ripercorre il profilo dell’uomo attraverso la sua caratteristica più significativa: la fiducia nei giovani e la voglia di aiutarli a crescere e affermarsi. “Senza nessun piglio da navigato imprenditore del Motomondiale, men che meno ornato dell’aura del pilota già due volte Campione del Mondo – si legge nel comunicato stampa - era, piuttosto, ricco della sua viscerale passione, quando a bordo pista i suoi occhi si facevano brillanti: fra i cordoli, ragazzini di dieci anni pennellavano efficacemente le loro prime traiettorie. Dell’esclusivo progetto HIRP, acronimo di Honda Italia Racing Project, Fausto e il suo staff di tecnici erano parte operativa”. Racconta Vito Cicchetti, per molti anni General Manager di Honda Italia: “Fausto volle investire in un programma inedito, che fosse strutturato per creare una nuova generazione di piloti italiani vincenti”. Così fu, fra i loro nomi vi sono gli iridati di oggi, come Lorenzo Dalla Porta e Matteo Ferrari, o Andrea Locatelli ed Enea Bastianini. Molti di quei ragazzini rappresentano una grossa fetta degli attuali piloti italiani di “alto livello”, cioè che partecipano a competizioni di caratura mondiale, ad esempio Romano Fenati e Fabio Di Giannantonio, Luca Marini, Stefano Manzi, oltre a Federico Caricasulo, Axel Bassani, Samuele Cavalieri e Federico Fuligni.

“La cosa che mi ha sempre colpito di Fausto era la sua grande umanità e la sua capacità di coinvolgere le persone con la sua passione e la sua forza” - ricorda Carlo Fiorani, ex Team Manager HRC, oggi Motorcycle Racing Communication Director. “È stato uomo che non ha paura di mostrare le sue emozioni. Dentro di sé rimase lo stesso pilota che, mentre vinceva in sella alla sua moto, piangeva di felicità dentro il casco”. Honda e la Gresini Racing hanno condiviso molte gioie, dai titoli iridati in 250, Moto 2 e Moto 3, ai piazzamenti d’onore sui podi finali della MotoGP 2004 e 2005, con Sete Gibernau e Marco Melandri, sulle cui carene delle RC211V c’era il logo di Honda Italia. “Le negoziazioni con la HRC sono state a volte momenti di difficoltà, ma che hanno fortificato sia il rapporto di stima  imprenditoriale sia le amicizie personali fra i membri della Gresini Racing e della Honda Italia” rievoca Vito Cicchetti, aggiungendo: “Il grande punto di forza di Fausto era quello di riuscire a trasferire la sua positività a tutta la squadra”. La tenacia e l’acume imprenditoriale di cui Fausto era dotato è sovente ricordato da chiunque abbia avuto a che fare con lui. Fondò il suo team nel 1997, tre anni dopo aver smesso la tuta del pilota: "Fausto non mollava mai” dice Carlo Fiorani “In tanti anni di lavoro insieme, prima come pilota e poi come team manager, non l'ho mai visto darsi per vinto o demoralizzarsi per i risultati, era un vincitore nato”.

Forza che non venne meno neppure in occasione di due grandi tragedie, come sottolinea Fiorani: “La perdita di Dajiro Kato, prima, e Marco Simoncelli, poi, lo colpirono profondamente. Ma riuscì a tirare fuori tutta la forza necessaria per continuare, onorando così la memoria dei suoi piloti”. Furono, quelli, momenti particolarmente difficili, per la Gresini Racing in primis, per Honda Italia, poi. “Il binomio Gresini - Simoncelli era perfetto, un magnifico sogno in fase di realizzazione. Che però, in pochi mesi, divenne tragedia” rammenta Cicchetti. “Il dolore è indelebile, come lo è la perdita del mio grande amico Fausto. Nella mia mente è forte il ricordo delle sue ultime video chiamate, quando nel suo letto d’ospedale, nonostante le sofferenze, ha continuato a dimostrare quanto grande fosse la sua forza di volontà. Era un uomo serio, un riferimento gioioso di cordialità, positività e correttezza, nella vita e nello sport del motociclismo”. All’unisono, Vito Cicchetti e Carlo Fiorani, gli ex allievi, lo staff tecnico e lo staff formativo dell’HIRP, e tutti noi di Honda Italia, più, oggi, Honda Motor Europe, non possiamo dire altro che “Fausto, ci mancherai”.