Estremi Petronas: Valentino Rossi, il veterano "che non vede l'ora" e Jake Dixon, il debuttante che "vado e me la godo"

Estremi Petronas:  Valentino Rossi, il veterano "che non vede l'ora" e Jake Dixon, il debuttante che "vado e me la godo"
  • di Emanuele Pieroni
Uno è il pilota in attività che ha corso il maggior numero di gare in MotoGP, con oltre 25 anni di carriera di cui conserverà "principalmente una emozione", l’altro, Jake Dixon, debutterà quasi per caso in classe regina nel gran premio di casa
  • di Emanuele Pieroni
24 agosto 2021

L’emozione di un gran premio è sempre la stessa, soprattutto quando si torna su un circuito in cui non si corre da ormai due anni e che fa parte della storia del motomondiale per le sue caratteristiche di tracciato molto tecnico che mette a dura prova le abilità e il talento dei piloti. Ne sono convinti i due “compagni di squadra per caso”, Valentino Rossi e Jake Dixon, che si ritroveranno a condividere il box del team Petronas. Il vecchio e il bambino, con gli stessi colori dopo la burrascosa separazione tra Maverick Vinales e Yamaha e la scelta, da parte dei vertici di Iwata, di trasferire il collaudatore Cal Crutchlow nel team ufficiale. Con Jake Dixon che si è ritrovato catapultato in MotoGP dalla Moto2, con l’occasione della vita di giocarsi il futuro nel gran premio che per lui è di casa.

"Questo fine settimana sarà difficile saltare sulla moto grossa per la prima volta al mio GP di casa, ma non vedo l'ora di farlo – ha detto l’inglese di Petronas - È sempre emozionante correre in casa, ma quest'anno sarà davvero speciale. Il supporto di casa è sempre fantastico lì, adoro la pista e penso che sarà una grande esperienza. Avere un grande pubblico lì e la conoscenza del circuito mi aiuterà davvero questo fine settimana, anche se ovviamente non sono alla ricerca di un risultato particolare. Esco e me la godo!"

Più focalizzato sull’obiettivo, invece, il veterano della MotoGP, Valentino Rossi che, dopo aver sfiorato il podio al RedBull Ring durante il GP d’Austria, coltiva il sogno di mettersi in tasca il duecentesimo podio in MotoGP prima di chiudere definitivamente la sua carriera. Consapevole che Silverstone, dove è ancora il pilota con più vittorie, potrebbe dargli una grossa mano: “Mi piace molto Silverstone, è una pista fantastica ed è una delle mie preferite. È lunga e c'è di tutto: parti veloci, medi ed è molto tecnica in alcuni punti – ha spiegato il Dottore - Di solito siamo abbastanza forti lì, quindi speriamo che sia così anche quest'anno, e spero che avremo bel tempo questo fine settimana. Penso che le previsioni del tempo siano ok al momento, ma devi essere pronto a tutto lì: può iniziare asciutto e finire bagnato, o essere bagnato solo in alcuni punti. Non vedo l'ora di tornare lì questo fine settimana".

Valentino Rossi: "Ho regalato spensieratezza"

Intanto, dopo l’annuncio dell’addio alle corse, quello della sponsorizzazione da parte del principe saudita al team VR46 e, soprattutto, dopo l’annuncio che a febbraio diventerà papà, Valentino Rossi ha concesso nei giorni scorsi una lunga intervista per ilVenerdì di Repubblica. Raccontando come sta vivendo queste ultime settimane da pilota in attività, ma anche spiegando che, al di là dei successi, è altro a renderlo particolarmente orgoglioso: “Ho fatto qualcosa all'inizio della mia carriera che ha suscitato le emozioni delle persone normali e ne sono molto orgoglioso perché è qualcosa di veramente speciale – ha affermato Valentino Rossi - E l'altro lato è che è più difficile avere una vita normale, perché sei sempre sotto pressione. Devi cambiare la tua vita. Ma cerco sempre di renderla il più normale possibile, di non cambiare molto, ed è così. Non importa, ne approfitto comunque. Ora i risultati non sono ottimi, ma tutte le persone vengono da me. Alcune persone piangono  e per me è sempre una sorpresa perché dico "non piangere, perché piangi?" . Ma è così. Quindi penso che questa sia l'emozione più grande che conserverò. Penso che la domenica pomeriggio faccio divertire molta gente e che molta gente apprezzi. Hanno una o due ore nella loro domenica in cui non pensano a niente e dove amano seguire le mie gare”