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Con 22 Gran Premi in diciotto Paesi nei cinque continenti, la MotoGP ha effettivamente vissuto un calendario molto ampio. Anche troppo ampio, per molti dei piloti e dei tecnici nel paddock. Ora Dorna mette l’accento sui vantaggi per gli appassionati, che per cominciare hanno visto cinque campioni del mondo sullo schieramento della top class, dieci team su undici andati a podio e uno dei ritorni al successo più clamorosi di sempre con il campione 2025 Marc Marquez.
“Tutto questo - assicura Dorna - insieme alle crescenti attivazioni in termini di coinvolgimento degli appassionati e agli impegni strategici per far crescere questo sport, ha regalato dei risultati considerevoli. La fanbase globale ha raggiunto quota 632 milioni (+12% sul 2024), mentre i weekend di gara hanno registrato una presenza record di 3,6 milioni di spettatori. Nove record di presenze nel corso di questa stagione, tra cui un record assoluto pari a 311.797 spettatori in maggio a Le Mans: il GP di Francia con il maggior pubblico nella storia della MotoGP”.
Effettivamente, soprattutto grazie ai sabati più appetibili per il pubblico, le presenze sui circuiti sono state mediamente molto buone e con poche eccezioni. E come vanno gli ascolti in TV? Per l’organizzatore gli ascolti hanno registrato una crescita globale media del 9% in ogni Gran Premio - e un +26% per le Sprint - rispetto al 2024. E c’è stata crescita anche per la presenza digitale della MotoGP i cui social hanno toccato oltre quota 60 milioni. Su questi canali il seguito è cresciuto del 61%, con oltre un miliardo di minuti di contenuti sul canale ufficiale YouTube della MotoGP.
Per il quinto anno consecutivo, la ricerca conferma che oltre la metà dei fan e dei follower della MotoGP sono under 35, a dimostrazione del “crescente appeal di questo sport nei confronti delle nuove generazioni, con un coinvolgimento su tutte le piattaforme che permette alla MotoGP di essere uno degli sport al mondo più dinamici e orientati al futuro”.
Tutto bello, ma sarebbe interessante sapere in quali Paesi la MotoGP è cresciuta così tanto: dall’Europa abbiamo purtroppo la percezione che l’interesse del pubblico per la MotoGP stia calando. Sì, lo zoccolo duro degli appassionati che accorrono in circuito resta solido, anche per merito di testate e canali come Moto.it (che peraltro Dorna non agevola). Ma i media tradizionali del nostro sport si occupano sempre meno, lo spazio sui quotidiani sportivi è diventato risibile, qui da noi in Italia come in Spagna, due Paesi che tradizionalmente amano il motociclismo e hanno presenze debordanti sulla griglia.
“La stagione 2025 è stata storica per la MotoGP, una chiara dimostrazione del lavoro che abbiamo fatto. Dalle presenze record in circuito alle incredibili gare in pista, quest'annata dimostra la forza e l'intensità del nostro sport oggi, oltre al potere della MotoGP nel catturare appassionati e i nostri partner in tutto il mondo”. Ma Carmelo Ezpeleta, CEO della MotoGP, mostra ottimismo: “La stagione 2025 è stata storica per la MotoGP, una chiara dimostrazione del lavoro che abbiamo fatto. Dalle presenze record in circuito alle incredibili gare in pista, quest'annata dimostra la forza e l'intensità del nostro sport oggi, oltre al potere della MotoGP nel catturare appassionati e i nostri partner in tutto il mondo”.