DopoGP con Nico e Zam. Il GP di Francia 2017

Dominio Yamaha, terza vittoria di Viñales e zero di Rossi (e Márquez), nella gara più bella dell’anno. Ma come ha fatto la Yamaha a resuscitare dopo Jerez? Merito dell’asfalto, delle gomme o del setting? E come giudicare le prestazioni di Ducati e Suzuki?
23 maggio 2017

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Valentino Rossi doveva accontentarsi? Forse sì, ma non sarebbe Valentino e poi (come conferma anche l’ingegnere), il Dottore di questa stagione è più efficace che mai. Voleva vincere. E invece adesso è Maverick in testa al campionato, con i giochi che restano aperti. La bellissima gara di Zarco conferma che la Yamaha 2016 resta una gran moto e che (forse) la 2017 non è ancora al 100 per 100 del suo potenziale. In crisi Márquez, che comincia a sentire la concorrenza di Pedrosa, opaco Lorenzo che gira su un passo troppo lento rispetto ai primi.

Dovizioso salva la Ducati a Le Mans, aspettando il Mugello: nella sesta prova del 2017 la Desmosedici è tenuta a un grande risultato anche con Jorge Lorenzo. E ancora, come giudicare la brutta domenica di Iannone? Probabile che il suo problema sia proprio il pneumatico anteriore 06; ma dal GP d’Italia tornerà la 070 dello scorso anno, Michelin ha ufficializzato la svolta, e molto potrebbe ancora cambiare. Aprilia va arrosto (peccato: Espargaró andava fortissimo), KTM migliora. In Moto2 c’è la grande doppia conferma di Morbidelli e Bagnaia.

Ci sarebbe da esultare, perché il campionato sembra più spettacolare che mai. Ma i cuori sono tristi per la scomparsa di Nicky Hayden. Giovanni Zamagni ci parla di una persona molto speciale, Giulio Bernardelle lo ha conosciuto bene nei primi anni della MotoGP, Nico Cereghini sottolinea quanto Nicky fosse un americano atipico: per lui non contava soltanto la tabella numero 1, ma piuttosto divertirsi e star bene tra la gente.

 

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