L'analisi della gara e le parole dei piloti

L'analisi della gara e le parole dei piloti
Giovanni Zamagni
Un primo giro al limite ha favorito Pedrosa. A Lorenzo si apre l'airbag. Rossi loda Spies e tutti già pensano al 2010 | G. Zamagni, Valencia
9 novembre 2009


E’ stato un altro GP noioso, come ormai se ne sono visti troppi negli ultimi anni. Questa, purtroppo, è la MotoGP dell’elettronica, degli 800 cc, dei 21 litri nel serbatoio, dei pochi test durante la stagione. E se in gara ci fosse stato anche Casey Stoner, caduto incredibilmente nel giro di ricognizione a causa delle gomme fredde, probabilmente non sarebbe cambiato niente, se non il nome del vincitore. Perché, per quello che si era visto in prova e nel warm up, Stoner era difficilmente battibile. Così, quando Pedrosa, Lorenzo e Rossi sono arrivati sullo schieramento di partenza e si sono accorti che la casella della pole position era vuota, hanno avuto lo stesso pensiero: “Questa gara, la posso vincere”.
 

In griglia di partenza, mi dicevo di stare tranquillo, perché sapevo che sarebbe stato rischioso con le gomme fredde


L’ha spuntata Pedrosa, al suo secondo successo stagionale, bravissimo come al solito a scattare al comando: quando può imporre il suo ritmo con la strada libera da battere, il pilota della Honda diventa un avversario ostico per chiunque.
Ho fatto una gara molto bella racconta Dani -, abbiamo fatto un ottimo lavoro dopo prove difficili. Sulla griglia di partenza, prima del giro di ricognizione, mi dicevo di stare tranquillo, perché sapevo che sarebbe stato rischioso con le gomme fredde. Quando l’ho completato, ho visto che nonostante non ci fosse Stoner, il commissario con la bandiera verde si spostava e ho capito che gli era successo qualcosa. Il primo giro è stato abbastanza difficile per le gomme, poi ho preso un buon ritmo e ho conquistato un successo importante”.
Dani è già proiettato alla prossima stagione.
Da Brno, da quando è stato introdotto il contingentamento dei motori (5 per 7 gp, ndr) la Yamaha ha perso un po’ di velocità. Nel 2010 il nuovo regolamento (6 motori per tutta la stagione, ndr) porterà probabilmente un grande cambiamento: la Honda, solitamente, ha una buona affidabilità, speriamo di avere un vantaggio sotto questo aspetto. Domani, di fatto, inizierà la nuova stagione, perché tutti proveremo le nuove moto (da lunedì pomeriggio fino a mercoledì mattina, ndr): noi dobbiamo lavorare sulla messa a punto, per essere più competitivi per tutta la gara, non solo nei primi giri come è invece accaduto tante volte quest’anno”.
 

Fortunatamente, sia io sia la mia squadra abbiamo vinto tantissimo e se non affrontiamo la gara della vita, ci rilassiamo un po’ troppo: credo che sia un errore umano


Ancora una volta, la quarta consecutiva, Rossi si è dovuto accontentare di un piazzamento, ma dopo la grandi difficoltà delle prove, il secondo posto deve essere considerato in termini positivi.
Sono molto contento della gara – afferma convinto – perché ho fatto dei buoni tempi, sono stato competitivo fino alla fine, guidando sicuramente meglio che in prova, grazie alle modifiche fatte nel warm up. Sicuramente è stata una delle mie migliori gare a Valencia da molto tempo a questa parte, anche se, con Stoner fuori, pensavo di poter vincere. Ma Dani è stato più bravo di me in partenza e nei primi giri con le gomme fredde, mentre io ho perso troppo tempo”.
Valentino spiega le difficoltà incontrate in prova.
Fortunatamente, sia io sia la mia squadra abbiamo vinto tantissimo e se non affrontiamo la gara della vita, ci rilassiamo un po’ troppo: credo che sia un errore umano. Dobbiamo essere più bravi in questi GP e per il 2010 dovremo concentrarci soprattutto sul motore: fino a Brno, la Yamaha era la moto più bilanciata, ma anche molto veloce, mentre adesso paghiamo mediamente 6-7 km/h di velocità massima sia alla Honda sia alla Ducati. Bisogna fare un passo in avanti sotto questo aspetto, anche perché il 2010 sarà ancora più difficile: Stoner è in grande forma, Lorenzo avrà un anno in più di esperienza e Pedrosa e la Honda sono in crescita”.
 

Ho preso una bruttissima sbandata in una curva lenta: il sensore ha fatto aprire l’air bag della tuta


Con il terzo posto, Jorge Lorenzo ha chiuso il mondiale al secondo posto, ma la sua gara, rispetto alle prove, è stata un po’ sottotono. Ecco perché.
Non ho fatto una buona partenza – racconta lo spagnolo – e nei primi giri ho perso tempo con Rossi ed Elias. Al terzo passaggio ero secondo, ma mentre stavo spingendo per andare a riprendere Dani, ho preso una bruttissima sbandata in una curva lenta: il sensore ha fatto aprire l’air bag della tuta e, soprattutto, ho preso un colpo durissimo al basso ventre. Per un attimo sono rimasto frastornato, Valentino mi ha passato, ho perso un po’ di metri, che non sono più riuscito a recuperare. In ogni caso, è stata una stagione positiva, con grandi miglioramenti rispetto al 2008, quando avevo vinto una sola gara, cadendo molto, mentre quest’anno sono salito quattro volte sul gradino più alto del podio e sono sempre stato competitivo”.
 

Ben, come ha detto anche Rossi, ha impressionato


Il migliore degli altri è stato ancora una volta Colin Edwards,che ha così strappato a un opaco Andrea Dovizioso (ottavo al traguardo) il quinto posto nel mondiale, confermandosi pilota piuttosto regolare. Al di là della posizione, sicuramente buona, il distacco dai primi è imbarazzante, perché 32”515 in 30 giri sono una vita. Così come i 37”706 presi da Ben Spies, che però non deve essere giudicato sotto questo aspetto. Ben, come ha detto anche Rossi, “ha impressionato”, affrontando il GP con grande umiltà e pensando soltanto a fare esperienza, commettendo pochi errori. In realtà, non ne ha commessi e il suo 1’34”015 realizzato all’ultimo giro, nono tempo assoluto più rapido, è il suggello di un fine settimana sempre in crescendo.

Più che giustificata, quindi, la soddisfazione del campione SBK.
Direi che non è andata male – sono le sue parole –: ho iniziato lentamente, facendo però un progresso continuo. Nonostante fossi sceso da una SBK soltanto due settimane fa, mi sembrava di non guidare una moto da cinque anni, perché la MotoGP è tutta un’altra cosa: la sensazione è la stessa di quando ho vinto una gara con le derivate di serie”.

Valentino Rossi, analisi di un mondiale



Giovanni Zamagni

La classifica finale

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Moto Team Tempo tot. Media
1 25 3 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 46'47.553 154.062 
2 20 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 46'50.183 153.918 2.630
3 16 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 46'50.466 153.903 2.913
4 13 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 47'20.068 152.299 32.515
5 11 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Marlboro Team Ducati 47'22.138 152.188 34.585
6 10 24 Toni ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini Honda 47'22.441 152.172 34.888
7 9 11 Ben SPIES USA Sterilgarda Yamaha Team Yamaha 47'25.259 152.021 37.706
8 8 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 47'25.917 151.986 38.364
9 7 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Ducati 47'30.044 151.766 42.491
10 6 15 Alex DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini Honda 47'31.242 151.702 43.689
11 5 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 47'33.571 151.578 46.018
12 4 52 James TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 47'37.779 151.355 50.226
13 3 44 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Ducati 47'44.721 150.988 57.168
14 2 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 47'54.430 150.478 1'06.877
15 1 7 Chris VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 47'59.254 150.226 1'11.701
16  41 Gabor TALMACSI HUN Scot Racing Team MotoGP Honda 48'01.958 150.085 1'14.405
17  33 Marco MELANDRI ITA Hayate Racing Team Kawasaki 48'20.978 149.101 1'33.425

La classifica mondiale

Pos. Pilota Num. Moto Nazione Team Punti
1 Valentino ROSSI 46 Yamaha ITA Fiat Yamaha Team 306
2 Jorge LORENZO 99 Yamaha SPA Fiat Yamaha Team 261
3 Dani PEDROSA 3 Honda SPA Repsol Honda Team 234
4 Casey STONER 27 Ducati AUS Ducati Marlboro Team 220
5 Colin EDWARDS 5 Yamaha USA Monster Yamaha Tech 3 161
6 Andrea DOVIZIOSO 4 Honda ITA Repsol Honda Team 160
7 Toni ELIAS 24 Honda SPA San Carlo Honda Gresini 115
8 Alex DE ANGELIS 15 Honda RSM San Carlo Honda Gresini 111
9 Loris CAPIROSSI 65 Suzuki ITA Rizla Suzuki MotoGP 110
10 Marco MELANDRI 33 Kawasaki ITA Hayate Racing Team 108
11 Randy DE PUNIET 14 Honda FRA LCR Honda MotoGP 106
12 Chris VERMEULEN 7 Suzuki AUS Rizla Suzuki MotoGP 106
13 Nicky HAYDEN 69 Ducati USA Ducati Marlboro Team 104
14 James TOSELAND 52 Yamaha GBR Monster Yamaha Tech 3 92
15 Mika KALLIO 36 Ducati FIN Pramac Racing 71
16 Niccolo CANEPA 88 Ducati ITA Pramac Racing 38
17 Gabor TALMACSI 41 Honda HUN Scot Racing Team MotoGP 19
18 Aleix ESPARGARO 44 Ducati SPA Pramac Racing 16
19 Sete GIBERNAU 59 Ducati SPA Grupo Francisco Hernando 12
20 Ben SPIES 11 Yamaha USA Sterilgarda Yamaha Team 9
21 Yuki TAKAHASHI 72 Honda JPN Scot Racing Team MotoGP 9 

 
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