SBK 2015 Imola. Rea vince gara 1

SBK 2015 Imola. Rea vince gara 1
Carlo Baldi
Gara divisa in due dalla bandiera rossa. In una gara sprint di sei giri Rea si impone davanti a Sykes e a Giugliano al Gran Premio d'Italia. Sesto Badovini e ottavo Baiocco
10 maggio 2015

Punti chiave

Un invincibile Rea si aggiudica la prima gara di Imola. Una corsa divisa in due della bandiera rossa, esposta nel corso del decimo giro, a causa della caduta di Salom alla curva della Rivazza. La prima parte della gara ha visto Giugliano partire velocissimo e condurre per otto giri, vale a dire sino a quando il suo fisico, debilitato da mesi di sosta forzata, glielo ha permesso. Davide ha fatto da lepre, mentre dietro di lui incombevano le due Kawasaki di Sykes e di Rea, pronte a balzare in testa al primo accenno di stanchezza del pilota della Ducati. Intanto Davies si era ritirato nel corso dell’ottavo giro per un problema tecnico e Torres invece prima ha fatto un lungo che lo ha relegato in diciottesima posizione e poi è caduto e si è ritirato. 

Sykes è andato in testa all’inizio del decimo giro ed ha iniziato a spingere forte per distanziare i suoi due avversari, con Rea che cercava di superare Giugliano per non lasciare fuggire il suo compagno di squadra. Il nord irlandese ci è riuscito nel giro successivo ed ha fatto segnare il nuovo record della pista (1’47”208), ma dopo pochi minuti la gara veniva interrotta dalla caduta di Salom alla Rivazza, con la moto che rimaneva pericolosamente a bordo pista, inducendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Per lo spagnolo del team Pedercini si parla di frattura al radio sinistro e forte contusione al gomito dello stesso braccio.

Tutto da rifare. I piloti rientravano in pista per una gara sprint di sei giri, partendo con l’ordine d’arrivo dell’ultimo giro completato da tutti i piloti: il nono. La nuova griglia vedeva quindi Sykes, Giugliano e Rea in prima fila ed era Tom ha balzare in testa, mentre la moto di Giugliano si impennava e lo relegava al quarto posto, divenuto terzo dopo poche curve. Sykes davanti a Rea e a Giugliano quindi, ma già al terzo giro Rea prendeva la testa della gara e non lasciava scampo a Sykes e a Giugliano che chiudevano nell’ordine. 

La gara divisa in due ha certamente favorito Giugliano che appariva sconvolto dalla fatica dopo l’interruzione ed è stato comunque bravo a reggere poi per altri sei giri. Sykes le ha provate tutte ed corso sempre al massimo senza mai mollare, tanto da aver fatto segnare il nuovo record della pista al penultimo giro (1’46”707) nel vano tentativo di recuperare terreno sul suo incredibile compagno di squadra che ancora una volta ha dimostrato di non avere rivali e di poter gestire le gare a proprio piacimento.

Quarto posto per Haslam che si è beccato 7 secondi e mezzo in 6 giri. Un distacco che la dice lunga circa i problemi incontrati da Aprilia qui a Imola. Visto cosa aveva fatto in prova stupisce non poco il quinto posto di Guintoli, scattato dalla quinta fila nella prima partenza. Stupisce invece sino ad un certo punto l’ottima prestazione di Ayrton Badovini, che già in prova ed in Superpole si era piazzato nelle posizioni di vertice e che ora si porta a casa un sesto posto che rappresenta il miglior risultato di queste prime nove gare per il team BMW. Buona anche la prestazione di Mercado settimo davanti a Baiocco. Cambiano i suoi compagni di squadra, ma Matteo se li mette sempre dietro ed è successo anche questa volta con Fabrizio decimo, preceduto anche da Vd Mark. Ramos porta all’undicesimo posto la Kawasaki privata del team Go Eleven davanti alla Suzuki di Lowes. L’altra Suzuki, quella di de Puniet si era ritirata nel corso della prima parte di gara, dopo pochi giri. Oltre al francese della Suzuki, a Torres e a Davies, si è ritirato anche Camier, caduto al quarto giro della gara sprint.

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