La moto elettrica cresce del 23% in Europa e del 40% in Italia

La moto elettrica cresce del 23% in Europa e del 40% in Italia
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
E' un aumento importante quello delle vendite di moto e scooter elettrici, e i ciclomotori vanno ancora meglio. Anche se le quote di mercato e i numeri sono molto contenuti
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
29 agosto 2017

Scooter e moto elettriche accelerano. Se ne vendono ogni anno di più: il 23% in Europa e il 40% in Italia. E' quello che raccontano le statistiche del primo semestre di quest'anno fornite dall'associazione europea dei costruttori, l'Acem.
Il dato è interessante nella sua lettura continentale perché mostra orientamenti molto diversi fra un paese e l'altro, molto di più rispetto a quanto accade con le due ruote a motore termico per intenderci, ma ci racconta anche come il settore sia davvero in una fase di sviluppo iniziale che deve misurarsi con tante difficoltà oggettive oltre che con la spesso giustificata diffidenza di motociclisti e scooteristi verso l'elettrico.

Ferma restando l'assenza di dati per alcuni mercati secondari, la categoria dei motocicli (scooter e moto sono purtroppo accorpati nelle statistiche) vede le registrazioni dei primi sei mesi passare da 1.616 a 1.995 unità, con un aumento del 23,5%. La Francia è il primo mercato e rappresenta quasi un terzo delle vendite con 615 unità (+41,7%). Seguono la Spagna (444 unità e +44,6%), Germania (325 e +4,8%), Austria (146 e +18,7%), Italia (132 e +40,4%) e Olanda con 108 registrazioni e un +14,9%.

Si tratta di volumi ancora molto contenuti, pari ad appena lo 0,38% delle vendite continentali di moto e scooter oltre 50 cc. Tanta è l'incidenza dell'elettrico che certamente conta su un numero molto ridotto di proposte.
Esistono differenze fra una nazione e l'altra. Per esempio in Italia i motocicli elettrici sono lo 0,1%, ovvero uno su mille, del totale. L'Olanda ha la quota maggiore (1,3%), l'Austria arriva allo 0,9%, Francia e Spagna si equivalgono con una quota dello 0,67%, in Germania si scende allo 0,36% e in Gran Bretagna ad appena 0,01% (ovvero 36 registrazioni in totale).

Se facciamo un paragono con l'automobile le cifre cambiamo ma di poco. Nei primi tre mesi del 2017 la quota europea della auto elettriche plug-in è stata dello 0,84%. Nonostante gli incentivi anche in Germania non è andata oltre lo 0,7%, in Francia raggiunge l'1,4% e in Italia si ferma allo 0,1%, in linea con il settore delle due ruote quindi.

 

Meglio i ciclomotori elettrici

Sono i ciclomotori elettrici a crescere bene, rispondendo meglio alla domanda di un mezzo cittadino pratico dal costo accettabile. Tanto da essere passati dalle 5.728 unità dei primi sei mesi dell'anno scorso alle 10.204 unità dello stesso periodo di quest'anno, con un incremento del 78%.

L'incidenza dell'elettrico rispetto al ciclomotore termico è quindi del 6,3%, overo sedici volte di più rispetto ai motocicli. La politica di sostegno a questo genere di veicoli ha visto in Belgio un aumento del 790%: da 226 a 2.023 ciclomotori elettrici registrati, ovvero un nuovo ciclomotore su quattro è elettrico.
Il primo mercato continentale del settore è ancora una volta la Francia (dove si vende anche il maggior numero di ciclomotori tradizionali) con 3.116, un eccellente +119% e una quota di mercato del 7,5%. Risultato simile in Olanda (6,8%), con 2.516 nuove registrazioni ma un calo del 10%. Seguono la Spagna (774 unità e +199%) e l'Italia con 609 ciclomotori, un +117% e una quota del 5% nel segmento dei cinquantini tradizionali.

Fonte dati ACEM