La BMW di Roberbero donata ai Vigili del Fuoco: la cerimonia

La BMW di Roberbero donata ai Vigili del Fuoco: la cerimonia
La toccante ma allegra manifestazione che domenica 27 ha visto la consegna della F 800GS di Roberto Torregiani ai colleghi grazie ad una vera e propria gara di solidarietà sul forum Quellidellelica
30 settembre 2015

Domenica 27 settembre 2015 a Montelupone (MC) è arrivato, a sorpresa, anche il sole ad attendere gli oltre 100 motociclisti da tutta Italia per assistere alla cerimonia di donazione della moto di Roberbero (al secolo Roberto Torregiani) in rappresentanza degli oltre 600 che hanno acquistato la moto.

In piazza a Montelupone, paese di Roberbero, c’era molta gente ad attenderli: compaesani, amici, familiari. Verso le 9,30 i primi motociclisti, alcuni già lì dalla sera prima, cominciano ad arrivare e poi si sente un rombo di moto in lontananza che si avvicina….eccoli, sono loro, il gruppo più numeroso, che direttamente da L’Aquila ha voluto concludere con il “Daje Robbè” il 10° Motoraduno d’ Abruzzo. All’improvviso il silenzio cala sulla piazza e si sente solo il rumore delle moto, eccole che fanno il loro ingresso, l’atmosfera quasi magica, parcheggiano e la piazza, come d’incanto, si rianima di saluti, sorrisi, gente che si abbraccia, risate e colori. Sono loro, i motociclisti, gente semplice, allegra, sorridente e scherzosa….proprio come Roberbero. Sono venuti da ogni parte d’Italia, sono saliti sulle loro moto e finalmente sono arrivati. Montelupone ha trattenuto il respiro durante il loro ingresso, tutto si è fermato e poi si è sciolto in un abbraccio caloroso e li ha accolti tra le sue braccia.

La maggior parte dei 600 motociclisti (me compresa) che hanno voluto comprare la moto di Roberbero in realtà non lo ha mai conosciuto di persona. Qualcuno ha letto i suoi post sul forum, altri neppure quello (“Quelli dell’Elica” conta più di 50.000 iscritti in tutta Italia). Ma Roberbero è uno di noi perché è un motociclista, perché ama la sensazione di libertà che ti dà la moto. Tra noi motociclisti c’è uno strano legame, inspiegabile, che ti fa fermare ad aiutare uno sconosciuto in difficoltà o che ti porta a dargli 20 euro dal benzinaio, se la sua carta di credito non funziona, sapendo che non li riavrai mai indietro ma che un giorno, da qualche parte, un altro motociclista sarà pronto a fare la stessa cosa per te.

Tutti noi eravamo lì per Roberbero. Con noi portavamo l’allegria, la voglia di vivere e di divertirsi con le cose semplici che è comune a tutti i bikers. Anche a Roberto. Che non molla e tiene duro. Noi siamo venuti per sostenerlo, per fargli sentire il nostro calore e la nostra vicinanza.

Noi motociclisti del QDE abbiamo modi semplici per dimostrare la nostra vicinanza, stima e amicizia a Roberbero: non abbiamo medaglie o attestati al valore, come di certo avranno attribuito a Roberto Torregiani i Vigili del Fuoco. Noi abbiamo magliette, che creiamo per tutte le occasioni speciali, di modo che indossandole nei nostri giri ripensiamo a quell’occasione e, in questo caso, a Roberbero; abbiamo degli adesivi, che attacchiamo sulle nostre moto, per portare Roberbero sempre con noi. Abbiamo un forum, dove uno di noi, il giorno dopo l’incidente (avvenuto il 18 giugno 2014), ha scritto il thread “Forza Roberbero” e dove tanti di noi, ogni giorno, hanno dedicato un pensiero a lui senza avere alcuna risposta sulle sue condizioni.

Poi, un giorno di dicembre 2014, a sei mesi esatti dall’esplosione del silos, qualcuno comunica alla sorella Rita che c’è un forum, al quale Roberbero appartiene, con un thread dedicato a lui. Rita quella sera torna a casa e legge tutto d’un fiato gli oltre 750 post che, ogni giorno, qualcuno ha scritto per suo fratello. Allora si iscrive al forum e inizia a dare notizie di Roberbero. Rita diventa una di noi.

Ad aprile la famiglia prende una decisone, sofferta e combattuta: quella di vendere la moto di Roberbero. Non riuscivano più a vederla lì ferma in garage, Roberbero non avrebbe mai voluto che la sua moto restasse lì a deteriorarsi….le moto sono fatte per andare in giro, libere, tra curve e orizzonti infiniti. Dato il rapporto che si era creato tra Rita e il forum, Rita comunica noi motociclisti la vendita della moto.

Una di noi, un pomeriggio piovoso, per caso legge sul forum che la moto di Roberbero è in vendita. Di scatto, si alza in piedi sul divano e dice ad alta voce: “NO! La moto di Roberbero la compriamo noi!” e apre un nuovo thread intitolato appunto “La moto di Roberbero la compriamo noi”, nel quale dice che noi motociclisti siamo una grande famiglia, siamo troppo legati alla nostra moto e che non possiamo permettere che Roberbero si svegli dal coma e scopra che la sua amata moto è stata venduta. Continua dicendo che la dobbiamo comprare noi e ridargliela, con un enorme fiocco rosso, alla festa per il suo risveglio. Quella motociclista sono io, “Pinlock”.

Queste parole arrivano al cuore tenero dei motociclisti che, in poco tempo, aderiscono all’iniziativa. Piovono messaggi di adesione, come una valanga che sorprende pure colei che ha lanciato la proposta e, in pochi giorni, più di 600 motociclisti dicono: “Si, la moto di Roberbero la compriamo noi” e così fanno. Apriamo un conto in banca e raccogliamo una cifra nettamente superiore al valore della moto. Alla proposta aderiscono anche molti vigili del fuoco, colleghi di Roberbero e gli amici di sempre.

Rita e la famiglia sono commossi dal gesto e, insieme a noi motociclisti, decidono di donare la moto alla caserma dei Vigili del Fuoco di Macerata, dove Roberbero presta servizio. In questo modo crediamo di interpretare al meglio il volere di Roberbero, unendo le sue due più grandi passioni: il lavoro come vigile del fuoco e l’amore per la sua moto. Le due anime di Roberbero si uniscono in quel gesto, lui ha scelto di essere un vigile del fuoco, lavoro che ha sempre svolto con professionalità, competenza e impegno, ed è un motociclista, lo è sempre stato e ha dedicato ogni suo momento libero alle due ruote.

La moto entra ufficialmente a far parte dei mezzi di servizio del Vigili del Fuoco e questo rappresenta, per noi, il ritorno in servizio di Roberto. Lui è ancora in coma ma la sua moto è tornata per lui. A sorpresa, a Montelupone, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco ci ha consegnato la nuova targa ufficiale della moto di Roberbero… momento emozionante. C’è una foto che esprime bene quel momento, in cui la sorella Rita stringe in mano la targa insieme ad un collega di Roberbero, ed io, che ho lanciato la proposta, esulto in ginocchio davanti a loro…..tanto impegno ripagato da quel momento, ce l’abbiamo fatta!

La cerimonia è toccante, commovente, all’interno della caserma di Macerata, piena di moto e motociclisti che indossano la maglietta dedicata a Roberbero “Daje Robbè”, tantissimi colleghi e amici, la famiglia e le autorità locali. Inizia la cerimonia con l’intervento del Comandante della caserma Ing. Achille Cipriani, seguono il Comandante Provinciale di Pesaro Urbino Ing. Dino Poggiali (che all’epoca dell’incidente era Comandante di Roberbero), il Direttore Regionale delle Marche Ing. Ugo Bonessio ed il Direttore Regionale per l’Abruzzo (all’epoca dell’incidente era Direttore Regionale per le Marche) Ing. Giorgio Alocci. Poi l’intervento del Sindaco di Montelupone, il Dottor Rolando Pecora, venuto in veste di sindaco e di amico di Roberto e l’intervento del proprietario del forum “Quelli dell’Elica” il Signor Gianluca Boiano (nickname Bumoto).

Poi il momento più emozionante della giornata: il discorso di Rita Torregiani, sorella di Roberbero, che commuove tutti i presenti con la sua dolcezza e nello stesso tempo, con la sua grinta ed il suo coraggio. Accanto a lei, sul palco, sono rimasta io a tenerle il microfono. Abbiamo fatto tutto insieme e non ce l’ho fatta a lasciarla da sola sul palco. Ho voluto restare vicino a lei per tutta la durata del suo discorso. Rita ringrazia i motociclisti e i vigili del fuoco, racconta il momento in cui è venuta a conoscenza del forum. Di quando hanno deciso di vendere la moto e di quando i motociclisti hanno deciso di comprarla. Rita Torregiani dice inoltre: “Ci avete fornito un ulteriore strumento per comunicare con Roberto, ogni giorno gli leggiamo i vostri messaggi e siamo sicuri che li percepisce. Voi non avete mai mollato, non lo avete mai abbandonato e avete condiviso con noi il nostro dolore. Non ci avete mai fatto sentire soli”.

Rita dice poi che, con la somma eccedente il valore della moto, vuole contribuire alla sicurezza dei vigili del fuoco di Macerata, affinché quello che è successo a Roberto, nei limiti del possibile, non succeda mai più. Ha proposto agli organi competenti di trovare insieme la forma migliore per realizzare questo suo desiderio, che è anche il desiderio di Roberto e degli amici motociclisti.

I bikers hanno grandi aspettative sull’uso della moto di Roberbero, ora moto ufficiale di servizio dei vigili del fuoco, che sarà adattata alle loro esigenze applicando un lampeggiante ed una sirena ed utilizzata per la ricerca di persone scomparse in montagne ed altri usi che dovranno essere definiti dai vigili del fuoco. La moto non è un mezzo di servizio comune al corpo dei vigili del fuoco, per questa ragione il Comandante Cipriani, accettando la moto di Roberbero, ha accettato anche una bella sfida, fatta di relazioni, documentazione e progetti da presentare alle autorità superiori. Seguiremo con moltissimo interesse l’evolversi della vicenda. Se anche una sola vita sarà salvata grazie all’utilizzo della moto di Roberbero, saremo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e renderà onore a Roberto Torregiani.

Segue il momento della consegna della moto di Roberbero, “Panzerkampfwagen”, moderatore della sezione del forum dove ho aperto il thread, che insieme a me si è occupato della raccolta delle donazioni, a nome di tutti noi 600 motociclisti che abbiamo acquistato la moto, consegna ufficialmente le chiavi della moto di Roberbero all’Ing. Stefano Tasso (che fa parte anche del QDE, col nickname “Tax61” e che è colui che ha comunicato a Rita l’esistenza del forum e fatto da tramite tra noi motociclisti e i vigili del fuoco). Tax61 accende la moto e “dà un po’ di gas”, tra gli applausi dei presenti. Molti motociclisti si sono avvicinati alla moto e hanno voluto toccarla, quasi a voler fare una carezza a Roberbero.

A conclusione della cerimonia, ho chiesto al Comandante Cipriani il permesso di salutare Roberbero a modo nostro, con 30 secondi di “casino” e rumore, “sgasando” con le moto e suonando i clacson. A sorpresa, i vigili del fuoco si uniscono al saluto “rumoroso” accendendo le sirene dei loro mezzi….momento davvero toccante.

Ti aspettiamo tutti a braccia aperte Roberbero! Non vediamo l’ora di accompagnarti a comprare la tua nuova moto e partire all’avventura, tutti insieme, verso l’orizzonte infinito che ci sorprende dietro ad ogni curva….

Sonia Oreggia, “Pin”

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