Horex in amministrazione controllata

Horex in amministrazione controllata
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il rinato marchio tedesco, autore dell’interessante VR6, ha portato i libri in tribunale. Produzione e vendita continuano regolarmente
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
2 settembre 2014

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Horex ha portato i libri in tribunale. La Casa di Augsburg, rinata nel 2010 (il marchio Horex ha un passato glorioso sviluppatosi fra gli anni 20 e la Seconda Guerra Mondiale), aveva puntato tutto sulla sofisticatissima VR6, moto prodotta in tre versioni (classic, café racer e roadster) basata su un sei cilindri sovralimentato a V stretta. La moto, dal prezzo di circa 20.000 euro, non ha riscosso grande successo (ne sono state vendute circa 200, praticamente tutte in Germania) nonostante un progetto sicuramente interessante tanto dal punto di vista tecnico che da quello estetico, ed un prezzo tutto sommato non esagerato per prodotti di questo tipo.

Il forte investimento iniziale, di circa 200 milioni di euro, è stato evidentemente speso soprattutto per lo sviluppo tecnico con poca enfasi sugli aspetti commerciali e di marketing del prodotto; la strategia non ha pagato, dato che come già accaduto in passato per altre case (Aprilia docet) gli istituti finanziari hanno chiesto un rientro del debito.

Horex ha quindi presentato istanza al tribunale di Augsburg per l’amministrazione controllata: la moto è ancora in produzione e in regolare vendita (sia pure in numeri piuttosto ridotti) in tutte e tre le versioni, e gli stipendi ai dipendenti vengono ancora regolarmente pagati. La Casa confida di poter rientrare e proseguire l’attività.