Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Germania

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Germania
Giovanni Zamagni
Quanto è pericolosa una partenza dalla pit lane? Quando e come Marquez è riuscito a fare la differenza rispetto a Pedrosa? Come mai Bradl è finito così indietro al traguardo? Perché Rossi, alla prima curva, è stato meno deciso degli altri? | G. Zamagni, Sachsenring
13 luglio 2014

Punti chiave

La pioggia caduta fino a una ventina di minuti dal via ha creato una situazione anomala: in partenza è stato rispetto il regolamento, è stato fatto tutto nella maniera corretta?
Sì, non c’è nulla da eccepire, tutto è stato fatto nella maniera giusta?


Ma non è stato troppo pericoloso?
Sì, ma questo è un altro discorso. In queste situazioni così particolari, è difficilissimo trovare un “metodo” esente da critiche, ma sicuramente non è il massimo della sicurezza che 14 piloti scattino contemporaneamente dalla corsia dei box, specie in una situazione come questa, con la pista fredda e umida, con i freni in carbonio che non funzionano subito bene, con alcuni piloti che partono dallo schieramento e, quindi, bisogna forzare i tempi per non farli scappare. «La direzione gara ci ha detto che nella prossima safety commission si parlerà di questo aspetto» afferma Andrea Dovizioso. E’ il caso di farlo: oggi non è successo nulla, ma non può sempre andare bene.


Perché Jorge Lorenzo ha tagliato la linea bianca uscendo dalla corsia box? Andava penalizzato?
Risponde Lorenzo: «Purtroppo i freni in carbonio erano freddi e quando sono andato a pinzare non hanno funzionato e sono stato costretto ad andare oltre la riga. Ho subito alzato il braccio e ho fatto passare i 2-3 piloti che avevo inavvertitamente sopravanzato». Per questo, giustamente, non è stato penalizzato.


Quando e come Marc Marquez è riuscito a fare la differenza rispetto a Dani Pedrosa?
Due i momenti chiave: il sesto giro, quando Marquez è riuscito a superare Bradl, mentre Pedrosa ha dovuto aspettare quello successivo. Al settimo passaggio, sul traguardo, Marc aveva 0”617 di vantaggio su Dani. Poi, al 20esimo giro, Marquez ha aumentato il ritmo girando in 1’22”055 contro l’1’22”408 di Pedrosa (staccato di 1”036) e al 21esimo Marc ha replicato un 1’22”037 e Dani un 1’22”597: fine dei giochi. «Avevo un po’ di margine giù dalla discesa alla curva 12 e l’ho sfruttato» ha raccontato il fenomeno della HRC.


Perché Stefan Bradl ha chiuso addirittura fuori dai punti pur essendo stato l’unico tra i “factory” ad aver montato subito le slick in griglia, chiudendo il primo giro con un vantaggio di 7”722 su Marquez?
Il cambio è stato effettuato all’ultimo momento e, quindi, non c’è stato il tempo per modificare anche l’assetto, ma solo per cambiare i dischi freni e l’ammortizzatore posteriore. Così, quando la pista si è asciugata completamente, la sua RC213V è diventata inguidabile.

Perché Andrea Dovizioso alla fine del primo giro era solo 19esimo staccato di 11”845 nonostante fosse nelle prime posizioni uscendo dalla pit lane?
Risponde Dovizioso: «Il controllo di velocità all’interno della corsia box (60 km/h) si disattiva inserendo la seconda marcia: è un gesto che fai istintivamente solo quando sei uscito dalla pit lane… Quando sono partito, la moto naturalmente si è “piantata”, ma io, non contento, ho insistito in prima marcia e solo quando mi sono reso conto che c’era attivato il controllo di velocità ho inserito la seconda… Peccato, perché ero partito bene e avrei potuto essere davanti o appena dietro a Rossi: avrebbe fatto una certa differenza, anche se, per la verità, sull’asciutto non ne avevo più di tanto».


Perché Valentino Rossi, alla prima curva, è stato meno deciso di altri piloti?
Risponde Rossi: «La mia gomma anteriore era completamente nuova e quando sono arrivato alla prima non ce la facevo proprio a curvare. Ma sarebbe cambiato poco».