Rossi: "Per essere vecchio e suonato non è andata male"

Rossi: "Per essere vecchio e suonato non è andata male"
Giovanni Zamagni
"Nessun rammarico per aver scelto Yamaha - dichiara Rossi- ma voglio finire bene la stagione con Ducati". Lunedì Valentino scenderà in pista sul circuito romagnolo per nuovi test | G. Zamagni, Misano
16 settembre 2012

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ISANO ADRIATICO – Ha guidato bene, sfruttando al meglio la sua Ducati: per questo è arrivato secondo, anche se, naturalmente, non bisogna dimenticare che non c’era Stoner, che Pedrosa è stato abbattuto, che Crutchlow si è steso, che Dovizioso non è stato efficace come al solito. Tutto vero, ma conta di più quello che ha fatto Valentino Rossi: è stato lui a fare la differenza, come ha sottolineato anche Jorge Lorenzo: “La Ducati non è all’altezza di Yamaha e Honda, Valentino è stato bravissimo”.

“Sono davvero contento e devo ringraziare un sacco di persone, tutte quelle che hanno continuato a credere in me. In settimana, Uccio (l’amico di sempre, NDA) mi aveva detto che avrei conquistato la seconda fila e il podio: ho pensato che fosse matto… Voglio anche ringraziare tutti i ragazzi della Ducati, che hanno continuato a lavorare e dedicare il podio a Sic (Marco Simoncelli, NDA), a Paolo, Rossella e Martina (papà, mamma e sorella di Marco, NDA). Dopo i test che avevamo fatto qui due settimane fa ero abbastanza fiducioso per il nuovo telaio, ma non puoi mai avere la certezza finché non ti trovi in gara con gli altri. Questa mattina Jerry (Jeremy Burgess, il capo tecnico, NDA) ha fatto 2-3 modifiche e siamo ulteriormente migliorati. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da metà gara in poi, invece sono stato costante e veloce, specie nella parte più rapida del circuito. Sono riuscito a prendere un po’ di margine su Bradl e sugli altri (non sapevo esattamente quanti ce ne fossero dietro) e ho iniziato a fare la gola al podio… Sicuramente se ci fosse stato Pedrosa avrei perso una posizione, ma sul podio sarei comunque salito, perché sono andato più forte degli altri”.


Dopo questo risultato, non c’è un po’ di rammarico per aver scelto la Yamaha per la prossima stagione?
“Ormai la scelta è stata fatta, inutile pensarci. Ma anche se vado via, per me è importantissimo fare delle belle gare da qui alla fine della stagione, incrementare la competitività della Ducati, anche se poi l’anno prossimo saranno altri piloti a usufruire degli eventuali miglioramenti. Ci manca qualcosa nella direzionalità, ma oggi la GP12 era bilanciata. E’ un risultato importante per me e per tutti quelli che lavorano nel reparto corse, che non hanno mai smesso di impegnarsi, esattamente come ho fatto io. E’ la mia miglior gara con la Ducati: per essere vecchio e suonato, sono andato abbastanza bene”.


E’ un risultato speciale, visto che siamo a Misano?
“Sì, perché qui ci sono tanti miei tifosi è il mio GP di Casa e la pista è intitolata a Marco Simoncelli: avrei voluto dedicargli una vittoria, ma bisognava aspettare troppo tempo. Ma è anche per la Ducati, perché tutti lavorano duro, nessuno ha mai mollato e tutti credono in me. E’ stata una gara strana, condizionata dalla falsa partenza. Al secondo via (in realtà non c’è stato un primo via, NDA) ho fatto una delle migliori partenze della mia vita; Lorenzo era davanti, ma non mi andava via e quando le gomme hanno iniziato a scivolare sono riuscito a prendere un po’ di margine sugli inseguitori. Avevo un buon feeling con la nuova ciclistica, la moto è

Avevo un buon feeling con la nuova ciclistica, la moto è più facile da guidare, si può lavorare maggiormente sulle geometrie

più facile da guidare, si può lavorare maggiormente sulle geometrie: ogni gara ha una storia a sé, ma sarebbe importante finire il campionato a un buon livello. Domani proverò alcune novità: il test era previsto per Hayden, ma lui, poveretto, è messo male con la mano e così la Ducati mi ha chiesto se volevo sostituirlo. (Oltre a Rossi scenderanno in pista anche Hayden, Iannone e Battaini, NDR)Ho accettato volentieri, anche perché non devo fare troppa strada, abitando a sei km da qui…”.


Veramente non hai nessun rammarico per l’anno prossimo?
“Sfortunatamente si comincia a parlare della stagione successiva troppo presto e bisogna accellerare le decisioni. Secondo me era meglio come qualche anno fa, quando si iniziavano le trattative dopo il GP della Rep. Ceca. In ogni caso, non ho nessun rammarico e spero veramente di poter migliorare la moto ulteriormente, anche se l’anno prossimo non la guiderò più io. E’ importante arrivare ai GP con buone motivazioni, fare delle belle gare: significherebbe che ci abbiamo messo tempo, ma piano piano ci siamo arrivati. Speravamo di metterci meno tempo e a lungo non è cambiato nulla: per questo ho deciso di cambiare”.


Che effetto ti ha fatto essere nuovamente vicino a Lorenzo?
“E’ stato bello. Sapevo che lui ne aveva un po’ di più, ma nemmeno tanto. Dopo 2 o 3 giri quasi si stende (Lorenzo ha confermato, NDA), gli si è chiuso il davanti, ha fatto 20 metri con il gomito per terra. Mi sono quasi preoccupato, ho pensato: se cade, mi tocca vincere… E’ bello comunque fare le gare così, essere veloce fino alla fine”.


Hai detto a Indianapolis: non so se sono ancora al livello dei primissimi. Questa è già una risposta?

“Oggi è stata una bella risposta, ho fatto una gara di livello dall’inizio alla fine. Ma questo non vuol dire che riuscirò a stare tutte le domeniche con loro e magari anche a batterli: bisognerà vedere come andrò con la Yamaha”.


Questo telaio è arrivato un po’ tardi?
“Secondo me questa modifica al telaio poteva arrivare un po’ prima. Ma mancano ancora 5 GP e oggi siamo sul podio, tutti contenti”.

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