Rossi: "Altri due anni in Ducati"

Rossi: "Altri due anni in Ducati"
Giovanni Zamagni
La gara di Brno segna da sempre l'inizio della seconda parte di campionato. Sarà decisiva, perché Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono staccati di soli 20 punti | G. Zamagni, Brno
11 agosto 2011

Punti chiave

BRNO - Dieci GP fatti, otto da disputare: la gara di Brno segna da sempre l'inizio della seconda parte di campionato. Decisiva, perché Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono staccati di soli 20 punti: non molti se si considera che in palio ce ne sono ancora 200, abbastanza se si analizza nel dettaglio l'andamento della prima parte, dove Casey è stato superiore a Jorge in tutto. L'australiano ha vinto più gare (cinque contro due), è salito più volte sul podio (nove a sette), ha fatto più giri in testa, ha ottenuto più pole position (sei a due), è partito più volte dalla prima fila (nove a sette): insomma, per lo spagnolo non sarà facile annullare lo svantaggio. Ma, giustamente, il campione della Yamaha non perde il buon umore: “Siamo competitivi, possiamo fare bene su tutte le piste: certo, per sperare di riconquistare il titolo, bisogna assolutamente arrivare davanti a Stoner”.


Uno fianco all'altro in conferenza stampa, Stoner e Lorenzo non sembrano affatto reduci da due settimane di ferie anche se Jorge, bianco pallido in volto, assicura “Sono stato in vacanza, ho completamente staccato la spina, non ho mai pensato alle moto e ai GP”.


ROSSI: “OBIETTIVO AVVICINARSI AI PRIMI”

L'unico un po' abbronzato è Valentino Rossi, che confessa: “Per me è una stagione molto difficile, perché non solo non riusciamo a lottare per la vittoria, ma nemmeno per il podio. Bisogna tenere duro, perché con la Ducati devo correre per almeno altri due anni. Per la verità, sono piuttosto carico: le vacanze sono servite per smaltire la delusione: sinceramente, pensavamo di essere più vicini con la GP11.1. Adesso sappiamo che dobbiamo rimboccarci le maniche: dopo Laguna Seca ho parlato a lungo con Filippo (Preziosi, il direttore tecnico di Ducati, nda), gli ho spiegato quali sono le aree sulle quali lavorare. Lui mi è stato ad ascoltare, ma non so quali soluzioni verranno adottate. Sicuramente servono degli interventi importanti e Filippo è molto motivato nel costruire una moto che riesca a vincere con me e con gli altri piloti Ducati. Purtroppo, con le regole di adesso è molto più difficile recuperare terreno: l'obiettivo è ridurre il distacco con i primi”.


Poi Rossi scherza sul suo futuro, su qualche voce, addirittura alimentata da Marco Melandri, che lo vorrebbe su una Honda nel 2012.

“Mi hanno chiamato per dirmi che Melandri aveva dichiarato che ci sarebbe stata una Honda per me con il team Gresini. Boh, io non ne so niente, ma forse Melandri è il mio nuovo manager e lo sa meglio di me: la verità è che io nel 2012 correrò sicuramente con la Ducati. Sempre che Melandri sia d'accordo…”.


FUTURO INCERTO

Se Rossi non ha problemi contrattuali, ce li hanno Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, accumunati in un destino perfido: la Honda non ha i soldi per confermarli, indipendentemente dai risultati. Al momento è difficile dire come andrà a finire: Simoncelli sembra messo un pochino meglio, perché il team Gresini lo vuole confermare e ha uno sponsor che garantisce un po' di soldi, mentre Dovizioso è in trattativa con Lucio Cecchinello, che però non può al momento garantire un trattamento da pilota ufficiale. La sensazione è che, per entrambi, ci vorrà ancora un po' di tempo prima di trovare una soluzione: per il momento, sia Andrea sia Marco non hanno niente in mano e lunedì, quando Stoner e Pedrosa proveranno la 1000, saranno già al mare.


GIAPPONE: DOMANI SI DECIDE

Dopo la conferma da parte della FIM e della Dorna del GP del Giappone, perché, secondo quanto dichiarato dall'ARPA (l'Agenzia italiana che ha effettuato lo studio per conto della Dorna) “non sussistono pericoli”, domani toccherà ai piloti dare la loro opinione definitiva. La sensazione è che, rispetto a Laguna Seca, dove tutti erano determinati a non andare a Motegi, la situazione sia decisamente cambiata e le “minacce” fatte da team e Case abbiano portato a una spaccatura. Anche Casey Stoner ha fatto parziale marcia indietro, rivelando tra l'altro che sua moglie Adriana è in dolce attesa.

“Quando ho dichiarato che non sarei sicuramente andato a correre in Giappone - racconta - ero in uno stato emotivo particolare, perché avevo appena saputo che Adriana è incinta. Adesso però ho avuto rassicurazioni anche dal governo australiano: sono più possibilista. Ma decideremo tutti insieme”.

Auguri alla famiglia Stoner.
 

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