MotoGP, Aragón 2015. Rossi: "Preoccupato per il passo: fatico con il caldo"

MotoGP, Aragón 2015. Rossi: "Preoccupato per il passo: fatico con il caldo"
Giovanni Zamagni
Valentino commenta il sesto posto in qualifica: “La posizione non mi soddisfa, ma non è così male. Sono però in difficoltà sulla distanza: perdo mezzo secondo da Lorenzo e anche Marquez e Pedrosa sono più efficaci. Ma c’è margine di miglioramento”
26 settembre 2015

ARAGÓN – Dopo aver sperato nella pioggia a Silverstone e a Misano, Valentino Rossi auspica che domani faccia più fresco, come effettivamente è previsto. Una battuta, naturalmente: la verità che, questa volta, Rossi sembra costretto a inseguire, non solo Lorenzo, ma anche Marquez, Pedrosa, forse anche Iannone.


«Effettivamente, ho avuto problemi nel pomeriggio: con la temperatura più alta sono in difficoltà con le gomme, il degrado è superiore, faccio fatica a tenere un buon ritmo, sono in difficoltà in staccata. Nelle FP3 non ero andato male, ma nel pomeriggio, Marquez, Lorenzo e Pedrosa sono più efficaci di me con le gomme finite. Dobbiamo migliorare perché al momento prendo quattro, cinque decimi come passo: in queste condizioni non posso stare vicino a loro, bisogna trovare qualcosa nella messa a punto».


Dove sei più in difficoltà?

«Faccio fatica in frenata: per disegnare le linee giuste devo entrare un pelo più piano, perché se forzo vado largo: Sono troppo al limite, devo trovare una modifica che mi permetta di alzare questo limite e mi consenta di aggredire di più la curva. Nelle FP3 avevamo migliorato in alcuni punti, ero più veloce nel passo, ma nelle FP4 sono emersi i guai con le gomme. Credo sia una questione di stile di guida, ma anche di peso superiore rispetto ai miei avversari».


Come giudichi il sesto posto in qualifica?

«Sicuramente non è un risultato fantastico, ma non è neppure un disastro: partire dalla seconda fila è comunque l’obiettivo minimo che mi pongo. Sinceramente, più della posizione questa volta sono più preoccupato del passo e del feeling che non ho con la moto».


Quale sarà la strategia per la gara?

«Difficile dirlo adesso. Domani è un altro giorno: con una temperatura più bassa posso essere più competitivo, anche se qui sembra che i tre piloti spagnoli abbiano qualcosina in più, con Lorenzo messo un po’ meglio degli altri. Potrebbe essere una gara complicata, ma è inutile fare calcoli alla vigilia: le previsioni vengono sempre smentite in gara. Fare la gara su Lorenzo sarà difficile, ma sono stati turni un po’ altalenanti. Sicuramente io devo migliorare: questa è sempre stata una pista difficile per me, anche in passato».


Non si può pensare di correre con la dura posteriore, soprattutto se dovesse fare caldo?

«Noi dobbiamo correre con quella più soffice al posteriore, perché con la dura la Yamaha diventa troppo difficile da controllare. Per quanto mi riguarda, la media è troppo soffice per me: qui ad Aragon è sempre stato così per me».


Dici che bisogna trovare una soluzione nel warm up, che però si disputa al mattino, mentre tu sei in difficoltà al pomeriggio: può essere comunque significativo?

«Sì, si può capire se hai preso la giusta direzione, anche se non puoi avere la certezza al 100%. Dovremo fare una modifica abbastanza grande, credo che si possa capire se è efficace oppure no».


Sei più sotto pressione tu o Lorenzo che deve recuperare?

«Sicuramente è meglio avere 23 punti di vantaggio, ma credo che la pressione sia più o meno uguale».