Le pagelle del GP di Valencia

Le pagelle del GP di Valencia
Giovanni Zamagni
Dieci a Pedrosa, capace di vincere partendo dalla pit lane, 10 anche a Nakasuga, collaudatore che sale sul podio. Sette a Stoner, troppo prudente, 9 a Pirro e 5 a Dovizioso G. Zamagni, Valencia
12 novembre 2012

DANI PEDROSA VOTO 10


Forse invidioso di quanto fatto dal suo nuovo compagno di squadra Marc Marquez, capace di vincere in Moto2 partendo dalla 33esima posizione, Dani Pedrosa ha trionfato partendo dalla pit lane, dopo essersi reso conto che la scelta giusta era quella delle slick. Una dimostrazione di forza impressionante e un cambiamento di carattere e una determinazione che ha dell’incredibile: solo sei mesi fa, nella stessa situazione, il campione della Honda non sarebbe arrivato nei primi cinque. Ma a questo Dani non importa più se la pista è asciutta, bagnata o umida: un vero fenomeno.


KATSUYUKI NAKASUGA 10


Va bene, è stato fortunato, le circostanze gli hanno dato una mano, ma il collaudatore della Yamaha, campione SBK giapponese in carica, ha compiuto un’impresa a dir poco straordinaria. Che non fosse un semplice macinatore di chilometri lo si era già capito a Valencia 2011 (sesto come sostituto di Jorge Lorenzo) e a Motegi 2012 (nono a un solo decimo da Nicky Hayden), ma vederlo salire sul podio fa davvero specie. Il merito è stato soprattutto quello di non aver sbagliato su una pista dove, invece, era facilissimo commettere un errore: complimenti.
Casey Stoner
Casey Stoner


CASEY STONER 7


Dopo lo strepitoso successo di Phillip Island è sembrato appagato sia in prova sia in gara, dove, per la paura di cadere e farsi male nuovamente alla caviglia destra non ancora guarita, ha guidato, per sua stessa ammissione con troppa prudenza. Poi, nel finale, ha deciso che non poteva chiudere la sua straordinaria carriera senza salire sul podio e negli ultimi 10 giri è tornato a fare lo Stoner, conquistando un più che onorevole terzo posto. Adesso può dedicarsi alla famiglia e alla pesca: grazie di tutto Casey.


ALVARO BAUTISTA 7


La sua prestazione è stata fortemente condizionata da sospensioni Showa non all’altezza della situazione: già dai test, il pilota del team Gresini dovrebbe disporre delle più competitive Ohlins, usate da tutti gli altri piloti della MotoGP.


MICHELE PIRRO 9


Con Valencia ha un rapporto particolare –l’anno scorso vince in Moto2 in condizioni del tutto simili – e Michele è stato bravissimo a sfruttare l’unica occasione favorevole, ottenendo un risultato storico, perché il migliore in assoluto di una CRT. Da domani toglie la tuta del pilota per mettere quella del collaudatore Ducati, con la speranza che sia un altro Nakasuga. In bocca al lupo.


ANDREA DOVIZIOSO 5


Non si è fidato a montare subito le slick, non si è fidato a rientrare immediatamente ai box dopo il giro di ricognizione come hanno fatto Pedrosa, Hayden, Bautista e Crutchlow, poi è rimasto in pista troppo a lungo: “tatticamente io e Valentino (Rossi, NDA) siamo stati i peggiori”, non ha cercato scuse. Come sempre onesto.


KAREL ABRAHAM 6


Vince il premio di primo pilota Ducati al traguardo, senza essere doppiato: una piccola consolazione, al termine di una stagione disastrosa.


DANILO PETRUCCI 7


Anche lui, come Pirro, ha sfruttato al massimo la situazione favorevole: è bravo, ma, purtroppo, con una CRT più di tanto non si può fare.

 

Valentino Rossi
Valentino Rossi


VALENTINO ROSSI 4


Sognava di finire la sua avventura in Ducati con una prestazione dignitosa, invece ha chiuso decimo, addirittura doppiato. Sicuramente non avrà rimpianti per aver scelto un’altra strada per il 2013.

 


CAL CRUTCHLOW 5


Solito discorso: è veloce, ma sbaglia troppo: questa volta ha buttato al vento un secondo posto sicuro. Con quell’asfalto, però, un errore ci può stare.


HECTOR BARBERA 4


Una gara da incubo, conclusa con una caduta.


JORGE LORENZO 5


Un errore “forzato” da Ellison, che non gli ha ceduto subito strada. Così Jorge si è innervosito, ha forzato per passare ed è caduto: l’errore, sia chiaro, è tutto suo, ma ha qualche scusante. Certo è che nel finale di stagione non è sembrato all’altezza di Pedrosa (e di Stoner).


STEFAN BRADL 5


Un’altra caduta, questa volta, però, in condizioni difficilissime.


NICKY HAYDEN 5


Rientra subito a cambiare le gomme, ma al terzo giro è già per terra.


HONDA VOTO 9


Anche a Valencia è sembrata la moto migliore.


YAMAHA 8


Se un collaudatore fa secondo, vuol dire che la moto non è poi così male. Ma, complessivamente, è inferiore alla Honda.


DUCATI 6


Da 8 sul bagnato (Hayden primo nelle libere di venerdì, Rossi terzo nel warm up), da 4 sull’asciutto: la media fa una sufficienza tirata per i capelli. Honda e Yamaha sono di un altro pianeta: sarà durissima recuperare lo svantaggio.