GP di Germania. Lo sapevate che...?

GP di Germania. Lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Che HRC testerà a Brno la moto 2015? Che lorenzo è rimasto stupito dalla tecnologia Ferrari? Che Hayden il prossimo anno potrebbe essere solo collaudatore? Quanta elettronica si usa al Sachsenring? | G. Zamagni, Sachsenring
14 luglio 2014

Punti chiave


GIA’ IN PISTA LA HONDA 2015
Vacanze ritardate per i due piloti HRC: martedì 15, mercoledì 16, giovedì 17 luglio Marc Marquez e Dani Pedrosa gireranno a Brno – pista prova della Honda – per il primo sgrossamento della RC213V in versione 2015. Al momento, non ci sono notizie più dettagliate, ma colpisce come la Casa con la moto più competitiva, sia anche la prima a essere già pronta con la moto per la prossima stagione: come dire, dura per Yamaha (non parliamo poi di Ducati) recuperare lo svantaggio.


BRIVIO: «ECCO PERCHE’ E’ GIUSTO CORRERE L’ANNO PROSSIMO»
Dopo Assen, avevo espresso l’opinione che per la Suzuki sarebbe stato meglio rinviare il rientro al 2016, quando cambieranno gomme ed elettronica, «i due aspetti più importanti della MotoGP» per dirla con le parole di Valentino Rossi. Presente al Sachsenring, Davide Brivio, team manager della squadra giapponese, spiega perché è meglio confermare il rientro nella prossima stagione. «Dal punto di vista sportivo e tecnico, potrebbe anche essere una buona idea sfruttare il 2015 per lavorare con le Michelin e la nuova centralina, ma abbiamo già posticipato il rientro di un anno, perché nel 2014 non eravamo pronti con l’elettronica e rinviare ancora non sarebbe bello. E, soprattutto, è fondamentale sviluppare la moto e confrontarsi con gli avversari in gara: solo in un GP capisci veramente qual è il tuo livello».

Per quanto riguarda i piloti, Brivio, suo malgrado, è costretto ad aspettare le decisioni altrui: la sua squadra ideale sarebbe Andrea Dovizioso (molto elogiato da Davide) con Aleix Espargaro (che però ha un contratto con Forward. Per la verità, anche per il 2014 Espargaro avrebbe avuto un accordo già firmato con il team Martinez…). Il prossimo test della Suzuki è previsto il 22 e il 23 settembre al Mugello.


LORENZO AMMALIATO DALLA TECNOLOGIA FERRARI
Prima di raggiungere il Sachsenring, Jorge Lorenzo ha fatto visita alla Ferrari a Maranello. Ecco le sue impressioni: «Ho un contratto di collaborazione con la Alfa Romeo e così è stato possibile organizzare questa visita: ero curioso di scoprire quanto è grande, quanto è differente rispetto a un reparto corse di una Casa di moto, quante persone ci lavorano… Sicuramente sono rimasto colpito dalla tecnologia, davvero di livello assoluto. Ho parlato un po’ con Fernando Alonso, ma non ho provato il simulatore».


MARQUEZ-PEDROSA, STIMA RECIPROCA
E’ noto il buon rapporto tra Marc Marquez e Dani Pedrosa – evento piuttosto raro tra compagni di squadra -, confermato una volta di più dalle parole di stima reciproca che i due si sono scambiati commentando il rinnovo del contratto di Dani. «Ho sempre detto che mi trovo bene con lui, insieme lavoriamo nel modo giusto: è importante fare altri due anni insieme. Dani è molto sensibile e dà le indicazioni giuste per lo sviluppo: credo che la HRC abbia una squadra forte» dice il campione del mondo. «Marc è un grande talento, abbiamo un buon rapporto: siamo una buona squadra» è il sigillo di Pedrosa.


VALVOLE PNEUMATICHE PER LA HONDA OPEN
La Honda RCV1000R – per certi versi l’unica “vera” Open in pista – patisce soprattutto per la mancanza di cavalli e così la HRC ha deciso, da tempo, di intervenire: nel 2015 l’attuale motore verrà sostituito dal quattro cilindri a valvole pneumatiche. Un bel passo in avanti e il pilota tra quelli in sella a una RCV1000R più avanti in classifica potrà già disporre del nuovo propulsore a partire dal GP del Giappone, quindi per le ultime quattro gare della stagione. Piccolo particolare: bisogna pagare… Nel 2015, la nuova RCV1000R costerà 1 milione e 750.000 euro, quindi 500.000 euro in più dell’attuale.


HAYDEN, FUTURO INCERTO
A proposito di Honda “Open”, Nicky Hayden ha un contratto con il team Martinez anche per il 2015, ma il suo futuro rimane incerto per le condizioni del polso destro, già operato in questa stagione. Nicky continua a correre senza lamentarsi troppo, ma la realtà è che le sue condizioni fisiche sono piuttosto preoccupanti: l’intenzione della HRC è di proporgli un ruolo da collaudatore per portare avanti lo sviluppo della moto con le Michelin e la nuova centralina unica, con la possibilità di sostituire un pilota Honda in caso di infortunio. Per quanto riguarda il team Martinez, si sta lavorando per un ritorno di Alvaro Bautista (iridato 2006 in 125 proprio con la squadra dell’ex pilota spagnolo).


LA TELEVISIONE PRIMA DI TUTTO
Con l’arrivo delle TV a pagamento è ormai scontro totale tra i giornalisti televisivi e tutti gli altri. L’apoteosi era stata raggiunta nella strettissima sala conferenza del Mugello, dove un giornalista italiano, che con il dovuto anticipo si era assicurato un posto in prima fila, venne “invitato” a spostarsi per lasciare la sedia all’inviata di Movistar TV, la televisione spagnola che da quest’anno trasmette il motociclismo. Da allora, c’è sempre un posto riservato per Movistar a fianco di Nick Harris, l’intervistatore ufficiale della Dorna e il giornalista di Movistar ha sempre il diritto a fare la prima domanda. Non solo. Purtroppo accade sempre più spesso che un pilota sia costretto a interrompere qualsiasi discorso per soddisfare le richieste delle TV a pagamento: nello specifico, venerdì pomeriggio, nella conferenza all’interno dell’hospitality HRC, Marc Marquez ha potuto rispondere a solo due domande dei giornalisti, perché doveva consegnare in diretta una sua foto autografata, sempre a qualcuno di Movistar TV. Evviva.


CRUTCHLOW SI LAMENTA, SPOSTATO L’INCONTRO CON I GIORNALISTI
Rimaniamo in tema. All’inizio dell’anno, gli addetti stampa delle squadre organizzano gli orari delle interviste ai propri piloti in modo che non ci siano sovrapposizione. Qualche esempio: Jorge Lorenzo incontra i giornalisti alle 15.45, Marc Marquez alle 16, Dani Pedrosa alle 16.15, Valentino Rossi alle 16.30, Andrea Dovizioso alle 16.40, Cal Crutchlow alle 16.50. Il tutto avviene all’interno di ciascuna hospitality, con uno schema simile: prima il pilota risponde alle domande in inglese, poi nella sua lingua madre. Naturalmente, perché non ci siano sovrapposizioni, tutti devono rispettare gli orari, ma non sempre è possibile e, in particolare, è capitato spesso che Rossi si sovrapponesse a Dovizioso, un po’ per il cronico ritardo di Valentino, ma, soprattutto, perché lui è quello che si dilunga di più nelle risposte. Poco male, perché mentre gli italiani (e spagnoli) finivano con Valentino, gli inglesi facevano le loro domande a Dovizioso e tutto procedeva tutto sommato bene. Unico inconveniente, con Andrea si sforavano spesso le 16.50 e Crutchlow, sempre puntualissimo, era costretto ad aspettare qualche minuto. Così Cal si è lamentato con l’addetto stampa della Ducati che ha avuto la buona idea di invertire i due piloti con il risultato che italiani e spagnoli non riescono più a parlare con Crutchlow. Mah…


QUANTA ELETTRONICA AL SACHSENRING?
In una pista come quella del Sachsenring si usa più o meno elettronica? Risponde Andrea Dovizioso. «L’elettronica si usa tantissimo in ogni condizione e in qualsiasi tracciato, ma qui ancora di più. In particolare noi piloti della Ducati, perché le tarature elettroniche sono una conseguenza del comportamento della moto: la Desmosedici fatica a girare e su una pista dove si sta a lungo sull’angolo, il posteriore tende a scivolare sempre di più e quindi bisogna intervenire in qualche modo. Anche se non è facile, perché qui la scivolata è progressiva, mentre certi controlli subentrano solo quando succede qualcosa di aggressivo».


IL TRUCCO DI MIKA KALLIO
In uscita dall’ultima curva, una ripida sinistra in salita, la moto tende ad alleggerirsi sull’avantreno: per ovviare a questo inconveniente, Mika Kallio, appena raddrizzava la moto, staccava la mano sinistra ponendolo sulla testa di uno stelo, per tenere “schiacciata” la sua Kalex. Un “trucchetto” che ha dato buoni risultati.

Marquez pedrosa 2013


CONFRONTO DIRETTO
Dopo nove GP, vediamo come è andata tra compagni di squadra (o tra piloti con la stessa moto).
Marquez/Pedrosa: in prova 8 a 1, in gara 9 a 0. Rossi/Lorenzo: in prova 1 a 9, in gara 6 a 3. Dovizioso/Iannone: in prova 5 a 4, in gara 7 a 2. Espargaro(P)/Smith: in prova 3 a 6, in gara 4 a 4. Bradl/Bautista: in prova 8 a 1, in gara 3 a 5. Redding/Hayden: in prova 4 a 5, in gara 5 a 4.


DUCATI, TEMPI LUNGHI PER LA NUOVA MOTO
L’ingegnere Gigi Dall’Igna conferma a più riprese che il motore 2015 sarà sempre a 90°, «ma molto più piccolo», ma, purtroppo, pare che il progetto sia molto in ritardo e non si vedrà in pista nemmeno a Valencia dopo il GP, nei tradizionali test di fine stagione. Questo significa che bisognerà aspettare almeno fino a febbraio, a Sepang, con pochissimo tempo a disposizione. Con la speranza, naturalmente, di essere smentiti…


GRESINI PROMUOVE REDDING
Non c’è niente di ufficiale, ma dalle parole di Fausto Gresini sembra che sarà Scott Redding a sostituire Alvaro Bautista, il cui rendimento è ben al di sotto delle aspettative. «Fino adesso Alvaro è stato troppo altalenante, mentre Scott è un ragazzo giovane che merita la possibilità di salire su una moto competitiva». Abbastanza chiaro…


UNA PASSIONE DIFFICILE DA SPIEGARE
89.401 spettatori la domenica, ben 209.408 bei tre giorni: al Sachsenring c’è sempre un sacco di gente. Perché? Nemmeno Stefan Bradl ha la risposta. «In Germania la MotoGP non ha tanto seguito, non è troppo popolare, ma qui c’è una passione incredibile e, per certi versi, inspiegabile».


MILLER, CHI TE LO FA FARE?
Jack Miller, il bravissimo e talentuoso pilota della Moto3, vincitore di 4 GP e capoclassifica iridato, piace molto alla Honda, che ha addirittura valutato l’ipotesi di portarlo direttamente in MotoGP «E’ un’ipotesi affascinante, ma difficile da realizzare» ha detto il Team Principal della HRC. Marc Marquez e Valentino Rossi, però, gli sconsigliano il passaggio. «Di solito, prima di arrivare in MotoGP si fa esperienza cadendo in Moto3 e Moto2» ha detto Marc. «Passare dalla Moto3 alla MotoGP mi sembra un salto troppo grande. E Miller è molto giovane, chi glielo fa fare» ha ribadito Valentino.


IO L’AVEVO DETTO
Andrea Iannone: «Questa è la pista più difficile per noi, sarà impossibile fare bene». Andrea è ben contento di essersi sbagliato: al Sachsenring ha ottenuto il suo miglior risultato in MotoGP.

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