Planet Explorer 11: Australia - Day 6

E senza quasi rendersene conto, giungiamo all'ultima tappa dell'undicesima edizione di Planet Explorer
6 dicembre 2017

DAY 6: Cape Hillsborough / Arlie Beach / Ayr / Cairns (750 km)
E senza quasi rendersene conto, giungiamo così all’ultima tappa. Sicuramente è stata la giornata più bella in assoluto, prima di tutto perchè sarà la prima in cui non indosseremo l’abbigliamento antipioggia, e poi vedere il sole ed il blu del cielo, dopo quasi una settimana di acqua, ci ha dato davvero una gioia infinita! La mattina inizia alle 4.45, come già vi abbiamo narrato a conclusione della storia di ieri e, dopo aver vissuto davvero una gran belle esperienza con i canguri in spiaggia, partiamo per quella che personalmente ho sempre considerato il vero punto di interesse del viaggio: Arlie Beach. Questa piacevolissima cittadina, trasformata un po’ in stile americano con ristoranti top, negozi trendy e super hotel -  oltre ad una maxi piscina di 2.500 metri quadri - si autoproclama “the heart of the reef”. Ed è proprio così in effetti: da qui partono le più belle escursioni alla scoperta di quello che è uno dei più grandi patrimoni degli oceani di tutto il mondo: la grande barriera corallina. Ricordo che ero venuto esattamente ad Arlie a luglio del 2001 per un reportage su Australia e poi Papua Nuova Guinea, e ricordo anche che dei 70 rulli scattati, il mio laboratorio di fiducia me ne restituì 60 perchè 10 gli caddero fuori dai bagni chimici. Per me fu una mezza tragedia, le foto con gli aborigeni e tutte quelle della barriera corallina completamente andate, trasparenti come l’acqua in bottiglia! Mi promisi però che un giorno ci sarei tornato di nuovo e, finalmente, eccoci qua! Ho un misto di felicità e di emozione, sono trascorsi sedici anni da allora, e pensare che ad inizio mattinata il cielo era nuvoloso, mentre al nostro arrivo stranamente splende il sole: non mi sembra proprio vero!

Le Whitsunday, o isole della Pentecoste, sono un arcipelago composto da 74 isole che emergono dal mar dei Coralli, lambite da un oceano dai toni cangianti che vanno dal turchese allo smeraldo e le cui acque, piatte come quelle di un lago, sono protette dalla barriera corallina. La più grande al mondo. Peccato solamente che questo straordinario ecosistema marino sia fortemente minacciato dal riscaldamento globale, e che le temperature oceaniche sempre più calde insidino la vita del più grande organismo vivente del nostro pianeta. Con Air Whitsunday, la miglior compagnia aerea locale, attiva dal 1973, facciamo il “panoramic tour” ammirando dall’alto uno dei più grandi spettacoli della natura, incluso “Heart Reef”, un cuore a forma di corallo scoperto nel 1975 proprio da uno dei piloti della compagnia stessa. La sosta con l’idrovolante sarà a Whitehaven, nella sua candida striscia di sabbia bianca di pura silice, considerata fra le più belle al mondo. In questo paradiso le ore volano ancora più in fretta e noi dobbiamo invece ripartire per l’ultima tappa.

Una sosta veloce a Shute Harbour per concludere la sesta puntata del nostro video live, e poi via di corsa, ma non troppo, verso nord. Saremmo tentati di fare una tirata unica di altri 620 chilometri, oltre ai 130 già percorsi, ma a parte il rischio di addormentarsi alla guida, quello più grande è viaggiare di notte in queste strade dove l’attraversamento dei canguri è cosa certa. E vedendo quanti ne contiamo lungo i bordi delle strade, pensiamo che fermarci per qualche ora sia la cosa migliore. Una notte ad Ayr, cittadina senza un’anima, dove alle ore 20 anche l’ultimo pub chiude la cucina, e poi via, diretti per ancora 430 chilometri fino a Cairns, dove i 38 °C ci fanno capire che è arrivata l’estate. E con 3.650 chilometri percorsi in 7 giorni in sella alla nostra Honda Africa Twin e tante storie vissute, Planet conclude così anche questa sua 11esima edizione in terra australiana ma il sottoscritto non si ferma e adesso, che magari state leggendo questo pezzo, sono già in partenza per l’Indonesia, dove le foreste dell’Irian Jaya e le tribù di ex-cannibali mi attendono per essere esplorate. Senza moto però!

Testo e foto di Luca Bracali

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