I viaggi dei lettori: papà e figlio sul Colle più alto d’Europa, l'Iseran

Era tanto tempo che rimandavamo, ma finalmente la scuola è finita, ed è anche giunto il mio compleanno, come festeggiare? Non poteva esserci regalo migliore!
5 luglio 2023

Quest’anno volevamo salire verso il tetto d’Europa, più volte causa neve e frane con enormi sassi impedivano la partenza, sempre chiusa, ma finalmente a fine giugno il meteo era perfetto, da noi c’erano già 35°C , in alta quota saremmo stati a 20°C.

Così un mattino presto lasciato il capoluogo piemontese ci arrampichiamo verso il confine francese transitando per il Lago del Moncenisio, non avevo mai visto l’enorme diga di terra, anche transitabile in moto, diversi gli alpeggi e tante le baite con formaggi tipici francesi.

Scendiamo sulla strada che in inverno si trasforma in piste da sci verso Lanslevillard e prendiamo a destra per transitare a Bonneval Sur Arc, un tipico paesino con casette in legno dove è possibile anche pranzare, ma noi vogliamo raggiungere la vetta, non ci fermiamo!

Iniziano i tornanti, prati verdissimi, cascate, montagne imbiancate dai ghiacciai, siamo davvero lontano dal Mondo, molti precipizi bisogna essere molto attenti e prudenti, il babbo va su tranquillo così che si possa vedere il paesaggio che non avevo mai conosciuto. Tutti almeno una volta nella vita dovrebbero venirci, comincia vedersi la prima neve ai bordi e la temperatura dopo i 2.000 metri cala rapidamente, si respira!

E’ bellissimo!

Siamo alla vetta sembra che tutti i motocilisti d’Europa si siano dati qui appuntamento, noi svoltiamo a destra per avvicinarci al ghiacciaio dove si scia ancora e c’è un lago ancora ghiacciato, ci fermiamo per una pausa! E’ tutto ancora cristallizzato dall’inverno!

Si riparte scendendo in Val D'Isère, per il rifugio Le Refuge de Solaise a 2.500 metri attraverso una strada sterrata, finalmente un po' di riposo, siamo nel silenzio totale, solo qualche marmotta che con il suo tipico verso ci tiene compagnia.

Il sole cala ed ero di ripartire e risalire l’Iseran e tornare verso casa, che giornata incredibile! Paesaggi unici mai visti, luoghi che ti lasciano sul serio una sensazione di benessere, frequentati da soli veri appassionati che non temono percorsi tortuosi ma quasi le cercano, questo viaggio sarà un bel ricordo che potrà rimanere con me, la moto può diventare un bel modo per vivere insieme dei bei momenti con il mio papà!

Ma prima di partire ricordate sempre di utilizzare abbigliamento specifico anche per il passeggero, guanti omologati che in Francia sono obbligatori e sempre verificare con attenzione viabilità strade e meteo, a queste quote è fondamentale! Tempeste di neve con venti fortissimi, anche in piena estate, non sono da escludersi e trovare riparo a volte può essere difficile!

Quindi prudenza, pieno di benzina e poi lasciatevi ispirare, basta partire e i sogni diventano realtà!

Buon viaggio!

Simone & Fabrizio Gillone

Argomenti