Mondiale EnduroGP-18. Holcombe (Beta) domina il GP d'Italia

Piero Batini
  • di Piero Batini
Doppietta dell’inglese Ufficiale Beta che, “aiutato” dal ritiro di Salvini Sabato (acqua nella benzina), torna al comando del Mondiale EnduroGP. La saga Beta Motorcycles completata dalle doppiette di Freeman, E1, e Matteo Cavallo, EJ. Vincono anche… Edolo e il MC Sebino
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
3 settembre 2018

Edolo, 2 Settembre 2018. Alex Salvini si deve inchinare, suo malgrado, alla sfortuna, e lasciare sfilare l’amico-avversario-ex collega Steve Holcombe che torna in testa al Mondiale EnduroGP, o Enduro che mi viene meglio. Con la doppietta conquistata a Edolo, la prima della sua stagione in corso, l’inglese ufficiale Beta vince la sfida italiana aggiudicandosi l’intera posta, ovvero il Gran Premio, l’”Assoluta” (che viene meglio di EnduroGP) e la Classe di appartenenza Enduro 3, o E3. Con la stessa autorità, diremmo, vincono anche Brad Freeman, altra doppietta questa volta nella Enduro 1, e Matteo Cavallo, ormai lanciato dominatore della Junior, che vanno a completare un eccellente week end Mondiale di marca Beta.

Pioggia intermittente, fastidiosa, ma era attesa e il Mondo dell’Enduro non si tira certo indietro per due gocce d’acqua. Due non proprio, ma se si pensa che avevano osato annunciare un uragano sull’Italia del Nord… Non è il meteo, dunque, che impedisce al Gran Premio Acerbis d’Italia, al Moto Club Sebino e a Edolo di vincere la sfida Mondiale dell’Enduro nel mirino degli eventi, rilanciando un concetto “ambientale” che si dimostra ancora una volta la grande, insostituibile e inimitabile forza della disciplina.

L’acqua no, non sempre è gradita. In particolare alle Moto a iniezione. Così, quando in alcune taniche il carburante è andato miscelato all’acqua, alcune moto sono passate, grazie alla maggiore versatilità del carburatore, ma altre no, a causa della selettiva precisione e intolleranza specifica degli impianti di iniezione. Uno su tutti i “sacrificati”, Alex Salvini, che si è visto la Moto fermata in panne di “miscela” e costretto al ritiro dopo otto delle tredici prove speciali del Sabato, quando “navigava” attorno alla 5a-6a posizione. Piegato, ma non domato, domenica Salvini è tornato in battaglia in sella alla Husqvarna del Team Jet Zanardo, limitando i danni del week end, andando a Podio nella EnduroGP e, naturalmente, vincendo la classe di appartenenza, la E2. Non è il tipo di responso che ci si attendeva dal secondo Gran Premio di “casa”, e tanto meno il “progetto” ideale del Pilota, ma Salvini non si lascia intimidire e rilancia. Velocità e potenziale, tecnico e agonistico, non mancano, la strada a due GP dalla fine del Mondiale si fa più difficile, ma l’Asso nella manica di Husqvarna non è disposto a cedere a un colpo di sfortuna e giura battaglia fino all’ultima Speciale del Campionato.

Oltre a Salvini e per inciso, nel Gran Premio benedetto da Mr. Franco gli Italiani sono tornati in massa a contendersi un posto al sole (si fa per dire) nel Mondiale, e ritrovano oggi un “antico” riferimento. Si tratta di tale Thomas Oldrati che, forse galvanizzato dall’occasione e indubbiamente sospinto dal fattore ambientale, è tornato ad essere uno dei Piloti più forti del Mondo. Il “Poliziotto” del Team RedMoto Honda ha concluso al sesto posto sabato e al quarto assoluto Domenica, in entrambe le giornate sul quel podio della E2 che, Domenica, ha finalmente riproposto le note dell’assolo italiano riunendo gli exploit di Salvini, Oldrati e dell’altro Pilota Honda Giacomino Redondi. Nulla vieta, e tutto auspica, che la prestazione eccellente di Oldrati non sia un episodio isolato ma un ben più sostanzioso preambolo di programma, magari da concretizzare alla Sei Giorni.

Restando in tema di “azzurri”, torna a bomba la nuova, eccezionale Gara di Matteo Cavallo. Il giovane Pilota Beta ha vinto entrambe le giornate della Junior, allunga in modo decisivo sulla graduatoria Mondiale a due GP dalla fine e, Domenica, è stato tra i migliori in assoluto, segno che al potenziale di successo Matteo sta aggiungendo vera sostanza per un posto di rilievo anche tra i “grandi”. E poiché capita che un buon “cavallo” spesso ne trascini un altro verso il traguardo, ecco confermato anche il doppio secondo posto di Andrea Verona, non di meno lanciato verso un Titolo di Vice ultra meritato.

Tra i giovani già grandi, invece, bisognerà annoverare Bradley Freeman, l’”altro” inglese del dilagante “parco” Beta (in declinazione Boano, come nel caso di Cavallo) che, con la doppietta nella E1 e due piazzamenti in EnduroGP, in un colpo solo scavalca Eero Remes nella graduatoria Mondiale, tende ad avvicinarsi pericolosamente a Salvini e, di fatto, introduce un nuovo, interessantissimo argomento non solo al bar dell’apertissimo torneo iridato ma addirittura al tavolo del futuro prossimo dell’Enduro.

Ci siamo avvicinati pian piano scalando le valli una dopo l’altra, e finalmente ci siamo. Sul punto più alto del Gran Premio Acerbis d’Italia Edolo celebra la prima doppietta stagionale del Numero UNO, Steve Holcombe. L’Ufficiale Beta per definizione più rappresentativa non ha vinto. Ha stravinto! 15 volte primo, Assoluta, Glasse e GP in saccoccia, non fosse per la disavventura tecnica in cui si è imbattuto Salvini l’affermazione di Holcombe non potrebbe essere più chiara, perentoria e “minacciosa”. Un minuto e mezzo a Freeman, Sabato, e oltre trenta secondi Domenica al pur lanciatissimo connazionale e collega, sono un qualcosa di più che un semplice successo. È vero, talvolta le cose girano in modo tale per cui tutto sembra a senso unico, ma è un timore fondato il fatto che la doppia vittoria possa aver messo le ali a Holcombe, il quale non ha bisogno di “imparare” a vincere un Mondiale e che, in un colpo solo, è passato dal ruolo di inseguitore a quello di leader con 16 punti di vantaggio e una Gara in meno. Diciamo che non è propriamente un vantaggio che si dovrebbe dare a uno come Holcombe. Ora, la certezza che Salvini non si darà mai per vinto è il preludio certo a un finale di Campionato da tenere tutti i piedi e con il fiato sospeso.

Tutto questo, e altro, è stato il Gran Premio Acerbis d’Italia, sesto della serie di otto, con lo show dei fuoriclasse dell’Enduro, d’accordo, ma anche del Moto Club organizzatore, storico e infallibile Sebino, di Edolo stessa e della gioia naturalistica della Val Camonica, scenario “classico” e incomparabile dell’Enduro allo stato puro. Non poteva essere un caso che Copioli, Rossi, Gualdi & Co. scegliessero proprio questa occasione per presentare la nuova Maglia Azzurra che sarà indossata da Salvini, Oldrati, Guarneri, Redondi (Trofeo Mondiale), Cavallo, Verona e Soreca (Trofeo Junior) alla Sei Giorni Internazionale di Enduro di Vina del Mar, Cile, in programma per metà Novembre.

Il prossimo appuntamento con il Mondiale di Enduro, va bene, EnduroGP, è fissato per il week end del 22 e 23 Settembre a Methamis, Francia.

Foto: Agrati, Future7

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