Campionato Italiano Motorally a Cascia

  • di Nazzareno Falappi
Si ritorna a Cascia dopo due anni. Due anni ed un terremoto che sembra non finire più
  • di Nazzareno Falappi
16 aprile 2018

Si ritorna a Cascia dopo due anni. Due anni ed un terremoto che sembra non finire più. Santa Rita, fortunatamente, ci ha messo una bella mano per proteggere la sua città: nessuna vittima. I danni però sono parecchi. Il sisma ha colpito a macchia di leopardo lasciando illesi alcuni edifici e massacrandone altri a poche decine di metri. Nel grande piazzale delle corriere, dove confluiscono i pellegrini prima di salire al Santuario, sono stati allestiti l’Ospedale da un lato, ed un grande complesso scolastico per i ragazzi del comprensorio.

Per l’occasione, nel mezzo sono stati fatti parcheggiare i mezzi dei concorrenti. La voglia di normalità è fortissima, e le autorità locali hanno accolto con entusiasmo la carovana della gara. Addirittura, il Sindaco e l’Assessore allo Sport hanno voluto far visitare il paddock ai ragazzi della Scuola; poi tutti sotto la tensostruttura, sempre pronta per le emergenze, per un incontro con i piloti e gli esponenti della Federazione: Antonio Assirelli, il coordinatore della specialità, li ha così edotti ai meccanismi della disciplina; una disciplina sempre molto legata ad i territori che attraversa, ed ai quali deve con grande riconoscenza il suo successo. Un bel segnale di sostegno e vicinanza a queste sfortunate popolazioni. A capo dell’organizzazione, quel gran personaggio che è Gianluca Tassi con la collaborazione del MC Umbria. Gianluca ha alle spalle una storia eccezionale. Da giovanissimo il Motocross, dove raccoglie i primi risultati, poi nel Motorally degli anni ’80: una carriera ricca di successi, con ben 16 Campionati Italiani ed un Europeo nel palmarès.
Poi il drammatico incidente in Perù nel 2003. La vita, purtroppo, cambia prospettiva su una sedia a rotelle: la passione per i motori però rimane, e dopo qualche tempo Gianluca ritorna nell’ambiente dapprima come organizzatore di eventi, poi ancora come pilota, stavolta in auto. Il grande obbiettivo della partecipazione alla Dakar 2017 viene centrato addirittura con la vittoria di classe sul suo pick- up Ford Raptor. Una gara portata a termine stoicamente con il fondoschiena praticamente disintegrato dai continui sobbalzi dell’auto, senza un adeguato contrasto muscolare. Quasi un altro anno in ospedale a curare piaghe da decubito devastanti, poi di nuovo l’impegno nei motori con un occhio particolare al mondo dei disabili: con la sua “ Evolution Driving School” tiene lezioni di guida, anche sportiva, su mezzi debitamente attrezzati,mentre con la onlus “Uno di noi” organizza eventi dedicati ai più sfortunati. Il suo impegno gli è valsa la presidenza del Comitato Paralimpico Umbro.

Tornando al Motorally, uno dei maggiori pregi di Gianluca Tassi è quello di avere una visione della gara da vero rally-man. Percorsi scorrevoli, con settori selettivi non troppo lunghi e soprattutto poco hard, pur mantenendo un certo livello tecnico. I consensi sono stati unanimi, in primis da quel settore che è un po’ lo zoccolo duro del Motorally: i rallisti di lungo corso da tempo lamentano un eccessiva “endurizzazione” dei percorsi, ed in questa occasione si è finalmente invertita la tendenza. La gara, con al via ben 220 piloti, è stata combattuta come al solito tra Botturi e Cerutti. Jacopo, dopo un errore nel primo settore selettivo, riusciva , con una splendida rimonta a riportarsi in testa; poi le verifiche sulle velocità di ritorno dagli errori nel tratto selettivo: la prima testa a cadere è proprio quella di Cerutti, seguito da altri numerosi piloti di primo piano. Il problema spinge gli organizzatori ad un controllo a tappeto su tutti i concorrenti, rimandando la premiazione. Moltissimi sono i piloti coinvolti nella penalizzazione, ma per la sicurezza si fa questo ed altro ed è bene che tutti si responsabilizzino maggiormente sulla condotta da tenere in gara. La vittoria va quindi ad Alessandro Botturi, davanti ai due outsider Cabini e Pavan.

Prima uscita ufficiale per Benedetta Milana, figlia di Maurizio e della plurititolata Serena Ghione. Dopo più di un anno di assenza dalle gare Serena comincia ad essere in crisi di astinenza, e sta meditando il ritorno in sella. Per lei l’impegno sarà notevole, ma conoscendo la sua caparbietà sicuramente tornerà ai vertici. Il sabato grandi festeggiamenti nel paddock dell’Old Farm Racing, e una bella foto di gruppo di inizio stagione, assolutamente ben augurante, visto che la domenica è arrivata una serie di splendide affermazioni: Marco Falappi primo nella C300, Giorgio Gambacorta nella Sport; poi Max Fignani secondo nella 1000, seguito da Alberto Ballardin e Matteo Olivetto, terzo nella Marathon. Ciliegina sulla torta la netta vittoria della squadra di Club, davanti alle corazzate di AMX e Fast Team.
Lo storico Club milanese schierava in questa occasione ben quattro piloti nella classe 1000. Il più veloce del lotto è stato Max Fignani, nonostante abbia corso più di metà gara con una….500. La sua Africa Twin, infatti, da metà della prima speciale ha funzionato ad un cilindro solo...Unica nota dolente per Old Farm l’assenza pesante di Anna Ghiraldini, ancora in recupero dopo l’intervento al ginocchio.

Tre gli stranieri in gara: Loic Minaudier, ormai un abituee; Hernandez Monleon, che intende partecipare a tutto il Campionato, ed il russo Danil Kusvezof. Prima del briefing di sabato sera, nell’affollatissima tensostruttura si è tenuta la commemorazione di Fausto Vignola, lo sfortunato pilota ligure scomparso pochi giorni fa: è stato un momento di grande commozione, soprattutto alla proiezione del filmato che gli ha dedicato Attila Pasi; alla fine, un lungo e sentito applauso ha salutato il grande Fausto per la sua nuova corsa. La mattina della gara Assirelli ha voluto che il primo a partire fosse proprio lui: quando, idealmente, alle otto in punto gli è stato dato il via, tutti hanno rispettato un minuto di silenzio. Corri ancora Fausto!
Si è allargata la famiglia di Fabio Mauri, storica colonna del Fast Team: la sua cagnolina ha sfornato sei bellissimi cucciolotti che sono diventati subito oggetto di ammirazione da parte di tutti. Grandissima la soddisfazione di vedere ancora una volta ai vertici tutta una serie di piloti giovanissimi nati e cresciuti nella disciplina: Carlo Cabini è stato il più veloce in assoluto subito dietro il vincitore, poi Roberto Rossini quarto ed il rocambolesco Leo Tonelli quinto.

In grande crescita Raul Budellini, vincitore della ax 125, e “Marchino” Menichini, secondo, che quest’anno corre sotto l’ala di Fabrizio Carcano. Un altro che sta facendo passi da gigante è Emilio Procaccini: secondo assoluto in uno dei settori selettivi, ha purtroppo vanificato la sua bella corsa rimediando anche lui la penalizzazione di cui sopra. Insomma una bella gratificazione per chi ha sempre sostenuto la validità della formazione dei ragazzi attraverso la Scuola Motorally ed i corsi Tecnici di guida. Al termine della gara anche Mirko Gragnola, con il suo quad con i comandi modificati. La sua partecipazione è stata fortemente sostenuta da Tassi, a dimostrazione che anche i disabili, con un’adeguata preparazione sia del mezzo che personale, possono competere con tutti gli altri.

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