Le prove "singolari" del 2015

Le prove "singolari" del 2015
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Ci sono moto che sfuggono alle normali catalogazioni. Anche nel 2015 ne abbiano provate alcune fra quelle più singolari e regolarmente in vendita, eccole riproposte insieme
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
3 gennaio 2015

Esistono moto per tutti i gusti e per tutte le esigenze, da quelle più pratiche a quelle emozionanti, da quelle chiaramente classificabili in un determinata categoria e che hanno concorrenti con le quali confrontarsi, a quelle che definire di nicchia è ancora troppo vago. E' il caso dei modelli che trovate qui sotto (niente naked, super sportive, custom o maxi enduro) e che abbiamo provato quest'anno, mezzi che puntano moltissimo sulla loro unicità, quasi fossero delle special ma che sono invece prodotte in serie, per accontentare chi cerca una moto alternativa dal punto di vista estetico e anche funzionale.

 

KTM Freeride E-SM

Si parla tanto di elettrico ma lo si compra poco. Questa di KTM è però una delle proposte più interessanti. Agile e divertente, la E-SM è a suo agio nei Bike Park come nei piccoli spostamenti urbani. La stretta delle normative antirumore ed antinquinamento sta imbavagliando ed imbrigliando in maniera sempre più pervasiva i nostri giocattoli preferiti. Lasciando da parte considerazioni sulla reale efficacia di queste normative sull’inquinamento globale, ci conforta pensare che – con un certo pragmatismo – i ragazzi di KTM stiano pensando a come continuare a farci divertire in barba a chi inorridisce davanti alla musica e al profumo delle offroad tradizionali. Alla fine è limitante soltanto l’autonomia nell’uso extraurbano.

 

Can-Am Spyder F3-S

È un tre ruote che vende mene negli USA. L'F3-S è il modello più sportivo della nuova gamma Can-Am, spinto da un vigoroso tricilindrico da 115 cv con oltre 13 kgm di coppia e cambio semiautomatico. Un bel giocattolone comodo, e pure divertente negli ambienti giusti. Ma ovviamente anche caruccio: costa infatti dai 19.399 ai 22.399, secondo gli allestimenti.
Le moto hanno manubrio e due ruote, come tutti ben sappiamo, mentre lo Spyder ha sì il manubrio, ma di ruote ne ha tre, con un avantreno prettamente automobilistico, o quantomeno da quad. Nulla a che vedere, insomma, con i diffusissimi tripodi inclinabili che scorrazzano agilmente nelle nostre città, che in effetti si guidano come normali scooter.

 

Black Douglas Sterling Autocycle

Amate le moto vecchie che di più non si può e ci volete andare a spasso? Eccovi accontentati dalle due Sterling anni Venti realizzate a Milano. 125 o 230 cc, hanno il telaio rigido e consumano pochissimo. La Sterling Autocycle è il frutto di un lavoro interamente italiano. In Lombardia è stato studiato e poi realizzato il telaio in acciaio ad alta resistenza. La parte posteriore è rigida, le molle della sella pensano a smorzare i colpi. Davanti lavora invece una spettacolare forcella girder, fedele copia delle unità impiegate nel Ventennio

 

Borile Multiuso 125

Sicuramente originale nella sua impostazione, la più originale delle creazioni dell’artigiano veneto Umberto Borile si presenta in una versione dalla cilindrata ridotta, da 230 a 125 cc. Mantiene la sua linea sbarazzina e le caratteristiche che l’hanno resa famosa, ma è ora guidabile anche con patente B. La Multiuso o la ami o la odi. La nuova versione da 125 cc, creata principalmente vista la grande richiesta del pubblico straniero, come ci raccontano in Borile, è proposta al prezzo di 3.750 euro contro i 4.490 della 230.

 

Vespa Polini Oro 23 Carati

Una Vespa Special completamente ricoperta di foglie d’oro 23 carati, posate a mano, e preparata con parti speciali Polini. Un piacere guardarla, un privilegio guidarla. Accentratrice di sguardi e desideri grazie alle 500 foglie d’oro zecchino pazientemente posate a mano una ad una e poi ricoperte da una vernice trasparente protettiva. La base da cui si è partiti è la mitica 50 Special, ma alcuni dettagli sono di una Primavera 125. Un cinquantino quindi, portato a 130 grazie al gruppo termico Polini con albero motore anticipato e celebre impianto di scarico dedicato alla Primavera. Troviamo poi il carburatore CP da 24 mm, l’accensione digitale con impianto luci a 12 Volt, il collettore di aspirazione lamellare, una frizione a doppia molla di tipo racing e tanti altri piccoli accorgimenti. Valore? Inestimabile… o quasi.

 

Bultaco Brinco

La Casa spagnola torna a vivere con la sua “moto-bike”. È una elettrica, pesa 39 kg e vola in fuoristrada a oltre 60 km/h. Ha i pedali, ma non è a pedalata assistita. La Brinco non è né una moto elettrica (come la KTM Freeride E o la Tacita) né una bici a pedalata assistita. Gli ingegneri spagnoli la definiscono moto-bike: si presenta con una struttura simile alle bici da down-hill, ma ha un potente motore elettrico nel mozzo. Il pacco batteria garantisce una autonomia superiore ai 50 km e variabile a seconda della voglia che il pilota ha di pedalare (si va dai 30 km solo elettrico a 100 con la spinta delle gambe).
Ci sono i pedali e il classico cambio da bici a 9 rapporti. A conti fatti, la Brinco va come una down-hill in discesa, ma pure in salita. Limiti? Non è omologata (per ora). Costa in Spagna 4.800 euro.