Test Michelin Pilot Road 4: Tre in Uno per ogni moto e situazione

Test Michelin Pilot Road 4: Tre in Uno per ogni moto e situazione
Francesco Paolillo
Michelin affronta da protagonista il 2104 con i nuovi pneumatici Pilot Road 4, versatili stradali che vengono proposti con tre strutture differenti: Standard, GT e Trail. Li abbiamo provati su strada e su uno speciale circuito
9 aprile 2014

 Michelin è uscita da un periodo che potremmo definire poco aggeressivo, che negli ultimi anni l'aveva portata a focalizzare l'attenzione su altri settori mettendo quasi in secondo piano le due ruote. Dopo le novità dello scorso anno, che hanno ridefinito la gamma di pneumatici in quasi tutti i settori, da quelli specifici per gli scooter a quelli prettamente sportivi e pistaioli, Michelin continua la sequenza di novità, con un pneumatico che potremmo definire completo e che amplia ulteriormente l'offerta del costruttore francese. Un prodotto, il Pilot Road 4, che soddisferà le esigenze di quei motociclisti che sono soliti guidare la propria moto 365 giorni all'anno, nelle più svariate condizioni meteo, un pneumatico studiato e sviluppato per equipaggiare diverse tipologie di moto, dalla naked di media cilindrata alla maxi enduro, dalla gran turismo alla sportiva. A tale proposito sono state sviluppate tre diverse strutture, mentre il disegno del battistrada è sempre il medesimo, per tre diverse tipologie di moto. Quindi abbiamo le Pilot Road Standard, la versione GT dedicata alle granturismo e la Trail studiata per le enduro stradali.


L'impostazione tecnica


Partendo dai risultati positivi ottenuti con il Pilot Road 3, i tecnici si sono focalizzati sul miglioramento di alcuni aspetti fondamentali per un pneumatico stradale, e cioè, la durata, le prestazioni nella guida su bagnato, in particolar modo in quelle di frenata, e la capacità di adattamento alle più disparate temperature ambientali (che gli ingegneri hanno fissato in un range che va da -5° a +45°).
Prendiamole singolarmente e vediamo quali sono stati i risultati raggiunti.
 

Struttura del nuovo Pilot Road 4
Struttura del nuovo Pilot Road 4
Il test su strada e l'ottima trazione
Il test su strada e l'ottima trazione

La presenza nel parco moto di alcune GT di prima grandezza, vedi BMW RT 1200, Triumph Trophy 1200 e Kawasaki GTR 1400, ha scatenato la corsa al loro accaparramento, in quanto la prima parte del test è stata caratterizzata da cielo plumbeo e scrosci di pioggia. Il percorso di prova si è snodato sulle strade che da Siviglia portano verso le montagne, e più precisamente verso Aracena, strade che alternano curve medio veloci a percorsi ricchi di curve lente e tornanti. Le capacità di adattamento delle Pilot Road 4 sono emerse immediatamente, anche perché le condizioni dell’asfalto cambiavano spesso e in maniera repentina, così come il meteo, che nel giro di pochi minuti è stato capace di mutare dalla pioggia al sole. Il passaggio da asciutto a bagnato e le tracce di umidità che si presentano improvvise, magari proprio in percorrenza di curva, non hanno spaventato le Pilot Road 4, e di conseguenza chi guidava la moto che ne era dotata. Il grip è stato davvero eccellente in ogni condizione, mentre il comfort è rimasto sempre su livelli elevati. Anche cambiando moto, e in particolare salendo su una Ducati Multistrada 1200, il discorso non è cambiato, le doti di trazione delle Pilot Road 4, anche se messe a dura prova da repentine aperture del gas in condizioni critiche, non sono venute mai meno, mentre il tentativo di chiamare in causa l’ABS è davvero improbo. Il fatto che il Pilot Road 4 si adattasse in maniera ottimale alle caratteristiche tecniche e di guida di moto con pesi e dimensioni importanti ce lo si poteva aspettare, ma se a montare i pneumatici francesi fosse una naked leggera e nervosa come la Triumph Street Triple 675? Con la complicità di uno dei collaudatori Michelin abbiamo avuto la possibilità di mettere alla frusta le Pilot Road 4 in un tratto di strada che alternava allunghi veloci e sequenze di curve più o meno ampie, un banco di prova decisamente impegnativo. Ebbene la naked inglese è stata all’altezza della situazione, dimostrando che le gomme francesi non mostrano il fianco anche quando la guida si fa più aggressiva e veloce.


E il test sulla pista di prova


Dopo il test dinamico su strada, ci siamo spostati sul Circuito di Monteblanco, dove sono stati allestiti, lungo il tracciato, degli esercizi specifici per approfondire ulteriormente le doti e le caratteristiche salienti del Pilot Road 4. Nello specifico, abbiamo avuto modo di fare un test comparativo di frenata su una superficie bagnata, con un coefficiente di aderenza paragonabile a quella delle strisce pedonali, una prova di evitamento dell'ostacolo in fase di frenata e un test di frenata vero e proprio da 110 a 0 km/h, sempre su bagnato. Le prime impressioni, decisamente positive, emerse nel test su strada, vengono confermate anche nel test in pista, supportati anche da una strumentazione per il rilevamento dati.

 
Il velo d'acqua rotto dall'anteriore
Il velo d'acqua rotto dall'anteriore

La prova è poi continuata in sella a due moto dalle caratteristiche a dir poco antitetiche, una BMW RT 1200 e una leggerissima Yamaha MT-07, sulle quali ci siamo alternati alla guida, questa volta con l’asciutto. La grossa gt tedesca montava delle Pilot Road 4 in versione GT, mentre la piccola naked giapponese delle più adatte Standard.
In entrambi i casi i pneumatici francesi si sono comportati onestamente, anche se messi alla frusta da un manipolo di tester che quando vede i cordoli non capisce più niente, a prescindere dalla moto che hanno sotto al sedere. La destinazione prettamente turistica delle Pilot Road 4, lo dice il nome stesso, le rende poco propense agli strapazzi tipici della pista, e infatti le finalità del test non erano queste, bensì testare e appurare le doti di equilibrio in percorrenza di curva, e linearità nelle fasi di discesa in piega. In entrambi i casi le Pilot Road 4 si sono comportate bene, e solo nel caso della BMW 1200 RT hanno mostrato una sorta di galleggiamento in fase di frenata dovuto forse al fatto che il Telelever non affonda come una forcella classica.
Alla fine non possiamo che elogiare il lavoro svolto da Michelin, che dopo un periodo in cui ha sofferto una concorrenza particolarmente aggressiva, torna ad avere una gamma di prodotti, e questo Pilot Road 4 ne è la riprova, all’altezza del proprio marchio e della propria storia.
 

Sono stati utilizzati:
Giacca Dainese Laguna
Guanti Dainese Druids S-ST
Stivali TCX R-S2
Pantaloni Dainese D6

foto Michelin