Sui passi dolomitici solo con la prenotazione? Tutto rimandato

Sui passi dolomitici solo con la prenotazione? Tutto rimandato
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
L’impegno risale a due anni fa: dall’estate 2024 i passi dolomitici sarebbero diventati una sorta di ZTL, con accesso a numero chiuso e su prenotazione. Invece per ora il progetto è fermo, anche se il traffico turistico estivo e la concentrazione dei mezzi sui passi resta intollerabile
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
20 marzo 2024

Lo ricorderete: nell’autunno del 2022 era stata pubblicizzata una iniziativa chiamata Dolomiti Low Emission Zone per ridurre drasticamente il traffico sui passi dolomitici. Era una intesa tra la regione Veneto e le province di Belluno, Bolzano e Trento - nonché i ministeri competenti delle Infrastrutture e dell’Innovazone Tecnologica- con precisi traguardi intermedi fino ad arrivare alle Olimpiadi invernali del 2026 a Cortina.

Già nell’estate 2024 -aveva scritto a suo tempo il Governatore del Veneto, Luca Zaia - si salirà sui passi del Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella solo prenotando online e fino all’esaurimento dei parcheggi disponibili”.

Nelle intenzioni si sarebbero creati grandi parcheggi a valle dove lasciare le auto e le moto, sarebbero stati potenziati i mezzi pubblici e gli impianti di risalita per raggiungere i passi e, per chi proprio non voleva fare a meno di salire con il proprio mezzo, scattava l’obbligo di prenotazione online e il controllo automatico ai varchi elettronici alla base delle salite.

Il problema del sovraffollamento turistico estivo è grave su tutti i passi, non soltanto sui quattro valichi del cosiddetto Sellaronda. Chi li frequenta sa bene che, dai primi di luglio a fine agosto, è un delirio: concentrazione, traffico, inquinamento ambientale, confusione, scarsità di parcheggi sono intollerabili. Anche chi cammina ad alta quota paga lo scotto. Si avvantaggiano soltanto alcuni operatori turistici, e nemmeno tutti. Ma intanto del progetto non si parla più, sembra essersi fermato.

Dei varchi previsti per ora non c’è traccia

Per essere aggiornati abbiamo raggiunto l’amico Oliver Call, che conosce meglio di chiunque altro quelle strade: organizza da anni le giornate in moto sulle Dolomiti con Dolomites Tour Ride a San Vigilio di Marebbe (BZ). A che punto siamo?

“Purtroppo niente di concreto - risponde Oliver al telefono - so che le Province si sono incontrate a Roma con un Ministro, dicono che abbiano trovato un accordo per avere maggiore libertà negli interventi della riduzione del traffico. Qui in alta stagione è come a Venezia, troppa gente; e non tanto per quelli che soggiornano ma soprattutto per quelli che passano, tipo i tedeschi che vanno al mare e decidono di passare da qua”.

Call ci informa al proposito che in Austria hanno trovato un rimedio: chi transita nel Paese non può uscire dall’autostrada, nei giorni di grande traffico, e se viene fermato sulle strade statali scatta la multa. Anche in Svizzera ne stanno parlando.

“Qui sui passi c’è anche un problema di concentrazione: dalle 9-11 c’è un traffico pazzesco, poi dalle 11 alle 15 non c’è nessuno e dopo le 16 tutti risalgono in auto per rientrare. La situazione è invivibile, ma risolverla mi pare problematico: ci sono due regioni e tre province differenti, è difficile mettersi d’accordo e molti albergatori sono contrari, come in Badia o in Val di Fassa”.

Dovevano installare dei varchi, dei portali per controllare gli accessi sul modello di quelli piazzati in val di Braies. Si doveva partire già dalla scorsa estate, l’hanno fatto?

Di portali non ne vedo. Ai clienti io dico, venite sereni: se ci saranno limitazioni ci sposteremo con le moto un po’ più in là. Ma qui si dice che quelle strade non potrebbero neanche chiudere parzialmente: sono di collegamento, se una qualunque associazione fa un esposto, lo vince. Quello che stanno facendo è elaborare una strategia, sui passi del Sellaronda cercano di scoraggiare il traffico privato. Di più non credo che si possa fare…”.

Il passo Sella avevano provato a chiuderlo, nel 2023, almeno parzialmente…  “Quando hanno chiuso il Sella, quando ci hanno provato con una giornata di chiusura durante la settimana, hanno fatto più danno che bene. Nessuno lo sapeva, uno arriva là e diventava matto. Come fa un americano a prenotare online? Così il traffico lo aumenti, invece di diminuirlo… ”.

Scoraggiare gli arrivi e i transiti, dunque. Ma Oliver Call vede anche che mancano i controlli sulle strade.

 “Controlli non ce ne sono, io l’estate salgo quattro volte alla settimana. Ci sono quelli fuori di testa, in moto e in auto, ma chi li controlla? Sui social abbiamo visto dei video da pazzi: un motociclista ventenne austriaco andava fortissimo e diceva pure “distruggete le Dolomiti!”. Ha messo nei pasticci anche noi, per un po’ siamo stati controllati ad ogni uscita, poi per fortuna hanno capito: con i nostri gruppi ci atteniamo alle regole e i Carabinieri adesso ci salutano”.

Aumentano le manifestazioni ciclistiche

Fino a qui, il parere dell’esperto. Intanto, sempre nell’ottica di scoraggiare i mezzi a motore e incoraggiare chi rispetta l’ambiente, per la prossima estate 2024 sono stati arricchiti i calendari delle manifestazioni ciclistiche.

In particolare, per Veneto e Alto Adige sono previste due chiusure a giugno (Sellaronda Bike Day e Dolomites Bike Day), una a luglio (la Maratona des Dolomites) e due a settembre. In Lombardia, i passi dello Stelvio e del Gavia, dello Spluga, campo Moro, Forcola e San Marco saranno alternativamente chiusi al traffico motorizzato per un totale di 15 giorni.

Per chiudere va segnalato che la Provincia di Bolzano si porta avanti: ha adottato il "Piano Clima Alto Adige 2040" con l'obiettivo di rendere l'Alto Adige neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040. Nella prima fase sono previste circa 150 misure specifiche per i trasporti, l'edilizia, il riscaldamento, l'agricoltura e la silvicoltura, l'industria, il turismo e la riorganizzazione del sistema energetico. Di queste, 79 sono già state avviate e 18 sono attualmente in fase di sviluppo.

E’ stata creata anche una piattaforma (si chiama KlimaLand) per rimanere aggiornati sullo stato di avanzamento delle misure, e il database è accessibile al pubblico. E’ già in vigore una misura con effetto immediato: gli eventi motoristici con motori a combustione convenzionali su strada, nello spazio aereo e sull'acqua non saranno più sostenuti finanziariamente da alcuna istituzione pubblica in Alto Adige. Questo include anche i raduni di auto d'epoca e gli spettacoli motoristici e aerei.

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