Ride in the USA. Dainese e l'Italia oltre oceano

Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
Il marchio italiano rilancia lo store di Orange County in California e nei prossimi mesi quelli delle atre sedi USA
  • Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
16 dicembre 2015
Venerdì scorso sono andato alla re-inaugurazione del Dainese D-Store a Costa Mesa, nel cuore della famosa Orange County qui in California. L’occasione era di quelle importanti perché il negozio pilota di Dainese è stato completamente ridisegnato e segna il primo visibile cambiamento voluto dalla nuova proprietà del gruppo.
All’evento erano presenti molti personaggi di spicco, tra i quali Eddy Lawson (che ha pure fatto qualche acquisto!), Scott Russell e Nicky Hayden.

Una prima infarinatura riguardo ai cambiamenti me l’ha data Chris Jonnum, personaggio leggendario del giornalismo americano e responsabile dell’ufficio stampa di Dainese USA:
«Rispetto alla vecchia configurazione è cambiato molto. Gli uffici che erano nel retro del negozio sono stati spostati all’interno della sede Dainese, che dista poco lontano da qui, e ora la metratura riservata all’esposizione e alla vendita è quasi raddoppiata. Proprio oggi è arrivata Carla, direttamente dall’Italia, e sarà la modellista che lavorerà qui in pianta stabile, nel nuovo laboratorio “a vista” posto verso il retro dello store».
 
Maggiori dettagli, anche commerciali, me li ha dati Shelli Bohrer, che è la Retail Coordinator North America, ovvero si occupa di tutti i D-Store americani.
«La ristrutturazione del D-Store Orange County è il primo passo voluto dalla nuova proprietà ed allinea il look del negozio a quanto già si vede in Europa ed Asia, dove il marchio Dainese sta registrando una espansione incredibile. Nei prossimi mesi provvederemo alla ristrutturazione degli altri D-Store a San Francisco e Chicago, mentre a brevissimo apriremo la nuova location di Orlando in Florida, nello stesso complesso che ospita l’ACE Cafè».
 
Che criterio è stato seguito nel ridisegnare lo store?
«Oltre a guadagnare maggior spazio spostando gli uffici, il concetto di base era dare maggiore visibilità ai prodotti. Per questo abbiamo optato per pareti e soffitti scuri che facessero da sfondo uniforme sul quale gli espositori - molto minimalisti ed industrial” NdA - spiccassero. L’illuminazione è stata organizzata con molta cura, con un occhio quasi fotografico. Adesso ogni capo o gruppo di prodotti ha un suo faretto dedicato che lo isola dal contesto ed attira immediatamente l’occhio del cliente».
 
«A livello di D-Store stiamo cercando nuove location nelle città più importanti, prima tra tutte New York. Il D-Store nei nostri piani non è solamente un punto di vendita ma anche una show-room dove vedere e toccare con mano i nostri prodotti: ogni store ha le sue caratteristiche specifiche, tarate sul mercato a cui si rivolge. Qui a Los Angeles trattiamo principalmente la gamma moto e bici, a Chicago, dove tra l’altro le moto sono fortissime, abbiamo anche la linea neve, mentre a San Francisco abbiamo fatto debuttare la nostra linea dedicata all’equitazione, un mercato di nicchia molto esigente ed esclusivo che ci sta dando grandi soddisfazioni».
 
Manterrete la distribuzione tradizionale?
«Certo, abbiamo molti negozi indipendenti di altissimo livello che da anni investono nel marchio e questa collaborazione continuerà e si rafforzerà nel futuro».