Moteros e Parrilleros: a Bogotà torna il divieto di portare un passeggero in moto

Moteros e Parrilleros: a Bogotà torna il divieto di portare un passeggero in moto
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Dopo un grave attentato a una stazione di Polizia, il Sindaco di Bogotà torna a introdurre il divieto di portare un passeggero sulla moto
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
6 aprile 2022

Torna in Colombia il divieto di circolare in moto con un passeggero, e torna per le stesse ragioni che molti anni fa ne avevano consigliato l'adozione, ovvero il contrasto alla criminalità e al terrorismo. Dopo l'attentato alla stazione di polizia di Ciudad Bolívar (parte sud di Bogotà) del 27 marzo che ha causato la morte di due bambini e il ferimento di altre dieci persone, il sindaco della capitale colombiana Claudia López ha decretato il divieto di circolare in due in motocicletta dalle 19:00 alle 4:00 di ogni giovedì, venerdì e sabato, cercando così di scoraggiare e ostacolare quella parte di criminalità che sfrutta le due ruote per agire.

C'è da aggiungere che il parco circolante motociclistico colombiano è molto ampio e cresce a ritmi sostenuti: sono circa 10 milioni di motociclette (tre in più rispetto all'Italia) e composto in gran parte da moto da diporto quotidiano, economiche e di cilindrata fino a 300 cc. È ancora un mercato che usa la moto per la motorizzazione di massa, sia per ragioni di pura economia che per divincolarsi nel traffico delle metropoli come Medellin o, appunto, Bogotà.

 

 

Accanto al divieto appena introdotto c'è anche l'obbligo di riportare su abbigliamento e casco il numero di targa della moto, misura anche questa mutuata da periodi meno recenti della storia dello stato Latinoamericano e l'intero pacchetto (tra cui il divieto di bere alcol in tutti i parchi e gli spazi verdi tra le 22:00 e le 4:00, orario in cui sono vietati anche gli assembramenti di persone) fa parte di una più ampia serie di provvedimenti per tutelare l'ordine pubblico e la sicurezza che avranno effetto dall'11 aprile e dureranno fino alla fine di giugno, mirati a frenare potenziali attacchi da parte di gruppi criminali durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali il cui primo turno si terrà il 29 maggio.

L'impossibilità di portare un passeggero con sè nelle ore notture tre volte la settimana ha scatenato le proteste dei moteros (i parrilleros sono, invece, i passeggeri) che hanno reagito con blocchi stradali mandando in tilt la circolazione stradale, rifiutando l'accostamento con la criminalità. Altre proteste sono attese per martedì prossimo.

Foto: thecitypaper