Lucchinelli jr in carcere a Ravenna

Lucchinelli jr in carcere a Ravenna
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Arriva la notizia che il figlio del campione del mondo è coinvolto in una faccenda di droga. Per avere una conferma chiamiamo subito Marco | N. Cereghini
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
9 febbraio 2012

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Il resto del Carlino pubblica la notizia dell’arresto per droga di Cristiano Lucchinelli, il figlio trentaduenne di Marco, ad opera della Guardia di Finanza di Busto Arsizio.


Il pezzo on line è pieno di "sembra" e "si dice": la cosa migliore è chiamare subito il padre, Lucchinelli senior, che conferma in parte l’evento, avvenuto qualche giorno fa, ma lo ridimensiona e nega alcune circostanze.


"Prima di tutto –esordisce il campione del mondo 500 del 1981- non si tratta di due chilogrammi di cocaina, come è stato scritto, ma di marijuana, il che è ben diverso. Sostanza che non arrivava dal sud America bensì dalla Spagna. Vero: Cristiano era andato a ritirare questa spedizione alla Malpensa ed ora è in carcere a Ravenna. E mi dispiace moltissimo, è una cosa che non doveva fare, se aveva voglia di fumare poteva fare diversamente, certo due chili sono tanti, il reato è grave, ma insomma se adesso ha sbagliato pagherà".

Il Resto del Carlino accenna anche ad una precedente vicenda del luglio 2003: Cristiano era stato inseguito e fermato, era con un'altra persona, aveva droga nell’auto; però Marco precisa che, giusto due settimane fa, Cristiano era stato prosciolto dopo aver dimostrato che la droga non era sua.
"Ora mi dispiace tanto per lui, perché è un bravo ragazzo, aspettava di cominciare con me i corsi di pilotaggio, lui fa l'istruttore, e non aveva bisogno di combinare questo guaio. Io per lui ci sarò sempre, gli ho appena mandato un telegramma. Certo ha sbagliato e dovrà pagare. Rischia cinque anni. Però dico anche che non ha ammazzato nessuno, non ha fatto affondare la Concordia, non ha rubato".

Marco si accalora, al telefono, si capisce. E a voi è superfluo ricordare che anche lui aveva avuto guai con la giustizia, tanti anni fa, per via della droga. Eppure ha intorno un mucchio di gente che continua a volergli bene. Io tra quelli.

"E io sono l’ultimo che può parlare, visto quello che ho combinato in passato. Si vede che era destino: quello che ho fatto passare ai miei genitori adesso mi torna indietro. Io quando ho sbagliato ho pagato, Cristiano farà lo stesso, ma resta un bravo ragazzo e io gli voglio ancora più bene".