La Norton e l'acqua santa

Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Il reverendo Shergold portò in chiesa i motociclisti "sporchi e cattivi" fondando il Club 59, uno dei più celebri e attivi d'Inghilterrà. Un documentario d'epoca racconta la loro storia
  • Maurizio Tanca
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11 aprile 2013


Il cortometraggio, che inizia con una sana scalciata alla pedivella di avviamento di una bellissima Norton (una 650 SS, ci sembra), racconta anche del Club59, noto anche come “The 9”, un club di motociclisti davvero molto particolare, la cui storia che merita attenzione. Infatti venne fondato nel 1959, nell’East End londinese, dal reverendo John Oates come ritrovo per i giovani, una sorta di oratorio, quindi. Quando il prelato venne trasferito alla chiesa londinese di Santa Brigida, in Fleet Street, gli subentrarono prima padre Graham Hullett, e poi padre William Shergold, appassionato motociclista praticante, con tanto di Norton Dominator in dotazione, che possiamo vedere anche in azione, e attorniato dai suoi ragazzi. Ed è a lui che venne in mente l’idea di trasformare il Club59 in uno “Church Club”, un club ecclesiastico insomma, dedicato anche ai giovani motociclisti. E quale luogo poteva essere migliore del già famosissimo Ace Cafè, per reclutare adepti? Risultato: in soli 18 mesi, il sodalizio contava già oltre 500 membri: “la loro uniforme è rigorosamente una giacca di pelle nera, e le loro capigliature sarebbero certamente un incubo per qualunque sergente maggiore”, cita simpaticamente lo speaker Tim Turner nel suo commento.

 

Il reverendo Shergold benedice le moto in chiesa
Il reverendo Shergold benedice le moto in chiesa

Naturalmente il prelato motociclista, oltre ad offrire ai giovani biker un punto di aggregazione e svago, istituì anche la possibilità di benedire in chiesa le loro moto, oltre ad officiare i loro matrimoni e a battezzare i loro figli. Il simpatico sacerdote è deceduto nel 2009, ma il Club 59 è tutt’ora attivo, e conta oltre 3.000 membri.

L’istituzione di padre Shergold divenne presto famosa, tanto da attrarre anche l’attenzione di membri della Famiglia Reale, come la principessa Margaret ed il marito Lord Snowdon, e celebrità dello spettacolo come il cantante Cliff Richard e l’attrice Elisabeth Taylor e, non ultimo, il vescovo Trevor Huddleston, famoso per le sue campagne contro l’apartheid. E fu proprio al Club 59 che nel 1968 venne proiettato per la prima volta il celebre film The Wild One (Il Selvaggio, con Marlon Brando), fino ad allora bandito in Inghilterra.

Tornando al video, troverete anche immagini girate nell’allora attivissimo stabilimento Triumph di Meriden, e altre relative ad una benemerita coppia londinese che per puri scopi benefici aveva organizzato nella propria villetta una sorta di call center ante litteram,che gestiva un gruppo di oltre 400 motociclisti volontari dislocati in tutto il territorio circostante, che con le loro moto, 24 ore su 24, svolgevano servizi umanitari a domicilio, tipo trasportare sangue, plasma, medicinali urgenti e via dicendo.
 

 

 

 

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