Italiano Enduro 2020. Passirano: il ponte levatoio non va giù

Italiano Enduro 2020. Passirano: il ponte levatoio non va giù
Piero Batini
  • di Piero Batini
La prova inaugurale della stagione dell’Enduro non andrà in scena. Si deciderà più avanti se recuperarla o cancellarla definitivamente dal calendario. Impasse Coronavirus
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
26 febbraio 2020

Passirano, Brescia. Era tutto pronto. Il Moto Club RS77 lavorava da tempo sulla Prova-capolavoro inaugurale degli Assoluti d’Italia di Enduro e la scelta di Passirano come sede della prima stagionale, non casuale, era il segnale delle grandi novità, dello smalto del Campionato Italiano, da sempre uno dei nazionali più referenziati e in gran vena di rilancio. Ma i tempi non son quelli della baldoria. Più o meno importante, più o meno sensato nelle manifestazioni e nell’approccio, più o meno super o sotto valutato, il problema Covid-19 è oltremodo serio. E come tale va trattato.

La notizia è che la prima degli Assoluti d’Italia non s’ha da fare, e non si farà. La comunicazione arriva dopo che le decisioni relative alle misure di contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus sono diventate concentriche. E l’Organizzatore e Promoter dell’Italiano Enduro comunica che la 1a prova degli Assoluti d'Italia-Coppa FMI/Coppa Italia in programma il 1° marzo a Passirano (BS) non verrà disputata.

Per ora, seppure il risultato non cambi, si tratta di una sospensione. L’eventuale recupero e/o annullamento verrà comunicato successivamente, ma di fatto Passirano non accoglierà l’apertura del Campionato.

Toni Mori si allinea perfettamente alle decisioni dell’istituzione. La faccenda, il Promoter l’ha già soppesata e già nei termini del minimo di buonsenso non lasciava spazio a soluzioni di compromesso o superficiali, accomodanti. Toni Mori la decisione probabilmente l’avrebbe presa ugualmente, e neanche si sofferma sulle conseguenze che l’annullamento di una gara, o anche soltanto il suo trasferimento o differimento geografico o di data, comporta su tutta la filiera economica e organizzativa.

È chiaro che siamo in un momento chiave della vicenda. Quello in cui si chiudono le porte per aprire una finestra su una realtà più misurata. Siamo tutti chiamati a un impegno di rigore e, anche, sacrificio, e lo sport, e l’Enduro non fanno certamente eccezioni.

La prima Prova del Programma Italiano diventa dunque quella di Arma di Taggia, metà marzo.