Incidentalità stradale 2024: cosa cambia

Incidentalità stradale 2024: cosa cambia
Nel 2024, la mobilità è tornata a livelli simili a quelli pre-pandemia, con un aumento significativo degli spostamenti per lavoro, studio e turismo. Nonostante l'incremento del traffico, il numero delle vittime stradali è rimasto stabile rispetto al 2023. Tuttavia, si è registrato un aumento sia degli incidenti che dei feriti.
25 luglio 2025

I dati del 2024 confermano il ritorno a una mobilità pre-pandemia, ma con un bilancio stradale contrastante. Mentre il numero di vittime si mantiene quasi stabile, si registra un preoccupante aumento di incidenti e feriti.

Dati chiave del 2024:

  • Vittime: 3.030 morti, in leggero calo (-0,3%) rispetto al 2023. Tuttavia, rispetto al 2019, le vittime sono diminuite del 4,5%.

  • Incidenti e feriti: 173.364 incidenti e 233.853 feriti, entrambi in aumento del 4,1% rispetto al 2023.
     

    Analisi sull'incidentalità stradale in Italia nel 2024

    I dati del 2024 confermano il ritorno a una mobilità pre-pandemia, ma con un bilancio stradale contrastante. Mentre il numero di vittime si mantiene quasi stabile, si registra un preoccupante aumento di incidenti e feriti.

    Dati chiave del 2024:

  • Vittime: 3.030 morti, in leggero calo (-0,3%) rispetto al 2023. Tuttavia, rispetto al 2019, le vittime sono diminuite del 4,5%.

  • Incidenti e feriti: 173.364 incidenti e 233.853 feriti, entrambi in aumento del 4,1% rispetto al 2023.

  • Nonostante il dato generale sulle vittime sia stabile, l'analisi per categoria di utenti della strada rivela dinamiche preoccupanti:

  • Aumenti significativi:

    • Motociclisti: 830 vittime, con un aumento del 13,1%.

    • Occupanti di autocarri: 146 vittime, con un aumento del 30,4%.

    • Monopattini elettrici: 23 morti (+10% rispetto al 2023) e un aumento dei feriti a 3.751.

  • Diminuzioni notevoli:

    • Occupanti di autovetture: 1.252 vittime, in calo del 6%.

    • Ciclisti: 185 vittime, in calo del 12,7%.

    • Pedoni: 470 vittime, in calo del 3,1%

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Incidenti per tipologia di strada

L'aumento di incidenti e feriti si osserva su tutte le tipologie di strade, ma è particolarmente marcato sulle autostrade:

  • Autostrade: Aumento degli incidenti del 6,9%, dei feriti del 7% e, soprattutto, delle vittime del 7,1%.

  • Strade urbane: Diminuzione delle vittime del 2,1%.

  • Strade extraurbane: Lieve aumento delle vittime (+0,1%).

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Confronto europeo e cause principali

L'Italia si posiziona al 19° posto in Europa per mortalità stradale, con un tasso di 51 morti per milione di abitanti, superiore alla media UE27 di 45. A livello europeo, il numero di vittime è calato del 2,2% rispetto al 2023.

Le cause principali degli incidenti rimangono invariate:

  • Distrazione

  • Mancato rispetto della precedenza

  • Velocità eccessiva

Questi tre fattori sono responsabili del 37,8% degli incidenti totali.

Violazioni del Codice della Strada

La velocità eccessiva si conferma la violazione più sanzionata dopo il divieto di sosta, rappresentando il 34% del totale. Si registra un aumento delle sanzioni per mancato uso del casco e per guida sotto l'effetto di stupefacenti, mentre diminuiscono quelle per mancato uso delle cinture di sicurezza e per guida in stato di ebbrezza.

Il crescente traffico è confermato anche dai dati sul mercato auto, con un aumento delle immatricolazioni dello 0,7% e un incremento del 2,2% delle percorrenze medie annue sulle autostrade.

Il Commissario Straordinario dell’Automobile Club d’Italia, Gen. Tullio Del Sette, commenta così il report annuale sulla situazione degli incidenti nel nostro Paese: “I dati sull’incidentalità stradale per il 2024, resi noti da Istat ed elaborati insieme con l’Automobile Club d’Italia, confermano come il fenomeno sia ancora drammaticamente presente sulle nostre strade. Nel 2024 i morti sono stati oltre tremila, un numero enorme. Rispetto al 2023, il decremento è stato infinitesimale: appena dello 0,3%”. “I costi sociali degli incidenti - valutando solo l’impatto dei danni alle persone - raggiungono quasi l’1% del PIL del Paese. Sono istantanee di un problema gravissimo al quale tutti - le istituzioni pubbliche in primis - devono dare una risposta pronta e corale. Da parte sua, l’Automobile Club d’Italia deve continuare, con rinnovato impegno, la propria giornaliera opera di sensibilizzazione ed istruzione, attraverso campagne dedicate e con l’impegno quotidiano degli operatori nel settore - dal lavoro coi più giovani nelle piazze d’Italia a quello formativo nelle autoscuole - affinché si sviluppi una sensibilità sempre maggiore verso il tema della sicurezza e della prevenzione”.
Il Sub Commissario dell’Automobile Club d’Italia, Giovanni Battista Tombolato, dichiara: “I dati sugli incidenti rappresentano una tragedia per il nostro Paese. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il nuovo Codice della Strada, costruito in sinergia con le istituzioni, sta dimostrando quanto questa tematica rappresenti una priorità assoluta per il Governo e l’ACI è assolutamente al fianco delle istituzioni, con il massimo impegno, per fornire dati, personale e competenze sulla sensibilizzazione e la formazione riguardo la sicurezza e l’educazione stradale. L’impegno congiunto che stiamo mettendo in atto sarà fondamentale per far sentire ogni persona - conducente, passeggero, ciclista o pedone - più al sicuro e raggiungere risultati importanti”.

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